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venerdì 2 agosto 2019

Coffee and Cigarettes


Titolo: Coffee and Cigarettes
Regia: Jim Jarmush
Anno: 2003
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Undici brevi incontri si consumano intorno al tavolino di un bar, tra chiacchiere surreali, silenzi imbarazzati e schermaglie condite da una dose extra di nicotina e caffeina.

Jarmush è da sempre uno di quei registi della New Hollywood in grado spesso di spiazzare con film molto diversificati per generi, codici e narrazione.
Il film in questione è un divertissement fatto di piccoli schetch, non tutti riusciti e alcuni anche abbastanza noiosi, un film che sembra quasi e molto improvvisato, dove non sempre il filone narrativo o meglio i dialoghi acquistano un senso ben preciso, rimandando spesso a incontri fugaci e apparizioni perlopiù divertenti dal momento che il film avendo un impianto corale mostra un cast di tutto rispetto.
Ancora una volta è l'autore che disegna la sua parabola ironica underground componendo la sua discontinua sinfonia, vagamente esistenzialista, dove tutti i personaggi ricreano o rivivono esperienze passate, fasti perduti, una celebrazione nostalgica della gioia di vivere e della vita stessa nel momento in cui se ne và (si passa da strane apparecchiature per i White Stripes, le innovazioni introdotte da Nikola Tesla, fino alla preparazione di un té all'inglese o l'appuntamento di un dentista). Coffee and Cigarettes riunisce alcuni corti girati dal regista in diversi anni (il più vecchio, protagonista Roberto Benigni, risale al 1986, l'epoca di DOWN BY LAW) scorrendo via leggero e piacevole, risultando a tratti divertente e ironico, a tratti estremamente sconclusionato, tutto tecnicamente fotografato in b/n con ambienti essenziali e camera fissa.