Titolo: 2001 Maniacs
Regia: Tim Sullivan
Anno: 2005
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Alcuni studenti universitari, in
occasione delle vacanze estive, decidono di recarsi a Daytona Beach,
ma un imprevisto gli costringe a fermarsi in una piccola cittadina a
mala pena segnata sulla mappa. Gli abitanti, impegnati nei
preparativi per la loro festa annuale gli accolgono molto bene,
invitandoli a fermarsi ancora con loro, ma i ragazzi non sanno che in
realtà la festa é solo una scusa per porre in atto un macabro
rituale...
2001 è un remake del classico TWO
THOUSAND MANIACS di quel pazzo di nome Herschell Gordon Lewis che
contribui a dare vita al filone dello "slasher movie".
A differenza del film originale qui il
target e i protagonisti riprendono il filone del teen horror, con dei
giovani che diventano carne da macello risultando celebrolesi solo in
cerca di divertimento e sesso.
Ci sono remake di cui non si sente il
bisogno o meglio non riescono mai ad azzeccare quasi nulla rispetto
all'originale. Il film di Sullivan pur come dicevo aderendo ai canoni
del filone teen-comedy è un remake coi fiocchi che non sfigura di
certo rispetto all'originale.
C'è tantissimo sangue, frattaglie e
budella come a sottolineare gli aspetti che prevalgono del
sotto-genere.
C'è poi una metafora politica relativa
ai contrasti tra nord e sud e quasi tutto il primo atto e parte del
secondo mostra culi e tette in grandi quantità come a distrarre la
carne da macello e noi spettatori su alcune lacune nella
sceneggiatura dall'arrivo degli ospiti a Pleasentville.
Inoltre Sullivan che deve essere un
mestierante, ha cercato di infarcire il film il più possibile con un
ritmo che non stacca un attimo e buttandosi su trovate e scene ad
effetto che se pur non riescono mai a far paura a causa anche
dell'impianto ironico del film, giocano bene le loro carte tra
evirazioni e sbudellamenti.
2001 come gli abitanti della cittadina
sudista capeggiata da un Englund in gran forma e con tutti i bifolchi
gregari che come sempre fanno paura più di qualsiasi mostro.
Un film tutto sommato divertente,
passato purtroppo in sordina o solo straight to video, creato dal
trio composto da Tim Roth, Tim Sullivan e Scott Spiegel.