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giovedì 19 luglio 2018

Body Melt



Titolo: Body Melt
Regia: Philip Brophy
Anno: 1993
Paese: Australia
Giudizio: 4/5

Più vicende che vedono protagonisti alcuni personaggi legati fra loro da un unico filo conduttore: la vitamina Vimuville. Si tratta di un prodotto realizzato da un'omonima industria farmaceutica, mirato alla cura e al mantenimento del fisico. Una volta entrato in circolo nel nostro corpo, il Vimuville crea dapprima allucinazioni, per poi culminare con uno spaventoso effetto a catena che si sviluppa rabbiosamente all'interno dell'organismo, sciogliendo i corpi di chi ne ha fatto uso.

Tra i film che hanno reso interessante il sotto filone dell'horror Body bags è sicuramente il Melt Movie (film dove sono presenti liquefazioni di corpi) e figlio di quel Body Horror che tutti amiamo.
Un genere bizzarro e weird che sempre con sangue a profusione ha avuto una sua piccola filmografia dopo i successi dei primi due film di Jackson evidenti caposaldi del genere e dopo altre incursioni da parte per esempio degli orientali su tematiche simili come gli esperimenti sul corpo ad esempio in NAKED BLOOD dopo essere passati dalla lente di Tsukamoto per i suoi Body Horror.
Body Melt è un po Troma, soprattutto la parte dei bifolchi, è un po tante cose che ci raccontavano la vita e la "quotidianità" degli australiani.
Multinazionale farmaceutica, trasformazioni, palestrati impasticcati, nella galleria di elementi con cui Brophy farcisce il suo film per farlo diventare quella schifezza purulenta che tutti aspettavamo non si è davvero risparmiato niente cercando però fino all'ultimo di portare avanti anche la sua critica e la sua politica su quanto queste pasticche e gli interessi da parte di dottori e squali delle grosse aziende pensino solo ai profitti senza avere nessun tipo di riguardo nei confronti dei pazienti (la scena della donna incinta con il feto/poltiglia che attacca il marito è incredibile).
Le scene cult sono davvero troppe è inutile provare ad elencarle tutte.
Un cult con una messa in scena che ha dell'incredibile a partire dalla fotografia e dai colori sgargianti senza mai arrestare il ritmo del film ma anzi passando da uno scenario all'altro in cui le situazioni tragicomiche, quelle poche che ci sono, si susseguono senza sosta .
Un horror trash favoloso che a distanza di anni non perde nessun colpo, anzi e in cui le fantasiose scene splatter sono montate in maniera rapida e convulsa, con vorticosi ed improvvisi movimenti di macchina per sottolineare gli effetti letali della vitamina come succedeva in Baby Blood prodotto anch'esso anarchico e splatter uscito in Francia tre anni prima.