Titolo: Midori la ragazza delle
Camelie
Regia: Suehiro Maruo
Anno: 1984
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5
Midori è una ragazzina che sopravvive
in un circo, subendo quotidianamente le angherie di freaks crudeli,
finché non s’innamora del nano Wonder Masamitsu, un altro scherzo
della natura forse più inquietante e malvagio degli altri ma che
dimostra un certo affetto per la ragazza delle camelie.
Midori è davvero la quintessenza della
malattia, un insolito cabaret dell'orrore, una fiera delle
atrocità, eppure senza mai inciampare nella violenza gratuita ma
inserendola sempre in un contesto, restituendo anche momenti che
possiamo quasi definire poetici (complice la musica probabilmente)
nonostante a fare da quadro generale ci sia una perdita
dell’innocenza davvero brutalizzata.
Giappone anni’50, mondo malato
(eppure non troppo lontano dalla realtà), depravazione (come unica
valvola di sfogo tra i freaks), illusioni, un’elevata dose di
violenza disturbante, psicologica, con incursioni nello splatter e
nel macabro.
Questi possono essere alcuni degli ingredienti con cui
il famoso disegnatore giapponese tratteggia quest’ultimo viaggio
nella rassegnazione.
Un film dotato di uno spietato cinismo e che
sottolinea come l’uomo normodotato sia sempre la bestia peggiore di
tutti a differenza del clima del circo, come sempre metafora di
disagio e prigione per i diversi.
Reperibile su youtube in un formato di
48 minuti.