Titolo: Conan il Barbaro
Regia: John Milius
Anno: 1982
Paese: Usa
Giudizio: 5/5
Nella mitica Era Hyboriana, tra la
caduta di Atlantide e l’inizio della storia conosciuta, il giovane
Conan del popolo dei Cimmeri, barbari fabbricatori di spade dalla
superba fattura, vede tutta la sua tribù massacrata dagli uomini del
malvagio stregone Thulsa Doom (James Earl Jones),bramoso di conoscere
il fondamento della loro arte, il Segreto dell’Acciaio. Dopo anni
passati come schiavo prima e gladiatore poi, Conan riconquista la
libertà e giunge nella città di Shadizar, dove in compagnia
dell’amante Valeria e dell’amico Subotai si crea una fama come
ladro e mercenario. Viene dunque ingaggiato dal re della città per
una missione della massima importanza: salvare la figlia del monarca,
fuggita per unirsi agli adepti di Thulsa Doom del cui perverso
fascino è caduta vittima. Di fronte all’occasione di vendicarsi
dell’assassino della sua famiglia, il Cimmero accetta e parte con i
suoi compagni alla volta del palazzo dello stregone.
Schwarzenegger, qui al suo esordio,
verrà ricordato nella storia del cinema per CONAN, TERMINATOR,
PREDATOR e ATTO DI FORZA
Gran parte del resto che ha fatto è
merda contando che non è mai stato un attore ma un fisic du role
da sfruttare al meglio nelle produzioni più indicate .
Conan il Barbaro non è solo un cult e
un capolavoro, ma un viaggio epico nella formidabile mente di Robert
E. Howard creatore di personaggi come SOLOMON KANE e di altri
straordinari romanzi e racconti brevi pubblicati tra il1932 e il1936
su Weird Tales (da ricordare soprattutto di Howard ALI NOTTURNE,
FIGLI DI ASSHUR) oltre che per la memorabile saga di Conan.
John Milius grazie al contributo nella
sceneggiatura di Ridley Scott e alla colossale produzione che sta
dietro l'immenso Dino de Laurentis e sorella, riesce a dare vita ad
un kolossal che per gli anni aveva forse il più grande allestimento
scenografico mai visto per il genere e alcuni effetti speciali
precursori per l'anno in cui è uscito.
Dal serpente gigante, agli spiriti che
vogliono impossessarsi del corpo di Conan, alla trasformazione di
Thulsa Doom, alla strega licantropa con cui Conan copula all'inizio
del film.
Tutto all'interno del film funziona
perfettamente grazie anche all'incommensurabile colonna sonora di
Basil Poledouris, che sottolinea mirabilmente tutte le fasi del film
a cui susseguono le fantastiche inquadrature, veramente suggestive, e
la generale atmosfera epica della pellicola, nella quale tra l'altro
i dialoghi sono ridotti al minimo, per lasciare posto al linguaggio
delle immagini.
La sceneggiatura ha un impianto
perfetto e la trama infatti è solida e scorrevole alternando ironia
a momenti più sanguinolenti.
Conan The Barbarian possiamo definirlo
un giocattolone pieno di magia nera, una pellicola dopata di fantasy
ed epicità, a cui segue il sequel CONAN IL DISTRUTTORE e di cui è
stato fatto un remake qualche anno fa con Jason Momoa che non vale
nemmeno l'unghia dell'originale.
Conan vuole essere a tutti gli effetti
uno spaccato dei valori del periodo storico che lo ha visto nascere
rimanendo un tuffo nell’America del passato che riesce a toccare la
parte più machista.
Un classico che va visto almeno una
volta, anche solo per fare un piacevole salto di due ore nel mondo
fantastico dell’era Hyboriana inventata dallo scrittore.
L'unico difetto di Milius come di
Eastwood è quello di essere conservatori e spesso nei loro film, più
per il primo regista direi, questa visione d'intenti emerge in
maniera nemmeno troppo velata.
Per Crom e per l'Acciaio!