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lunedì 24 marzo 2025

Mr Pinkle-Season 1


Titolo: Mr Pinkle-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

Nella piccola e antiquata comunità di Old Town, la famiglia Goodman e il loro innocente figlio di sei anni Tommy hanno un border collie satanico di nome Mr. Pickles. I due trascorrono le loro giornate divertendosi in giro mentre all'insaputa di Tommy, della famiglia o di chiunque altro tolleri Mr. Pickles, eccetto il nonno di Tommy che cerca di farlo scoprire, il cane sgattaiola segretamente via per uccidere e mutilare le sue innumerevoli vittime. Il cane spesso ricompone e resuscita le sue vittime che poi risiedono nella sua tana sotterranea e eseguono i suoi ordini. Attraverso la sua furia malvagia e omicida contro coloro che minacciano Tommy, Mr. Pickles sembrerebbe portare ordine a Old Town, che altrimenti sarebbe piena di crimini di fronte ad uno sceriffo incapace.
 
Mr. Pinkle mi è stata presentata come una delle opere d'animazione più violente degli ultimi anni e manco a farlo apposta posso dire che si avvicina molto a quell'idea di violenza senza senso e raccapricciante come se SOUTH PARK avesse deviato in chiave satanista sotto molti aspetti.
Ora uno degli aspetti è la durata degli episodi di undici minuti che scorrono molto velocemente e aprono e chiudono siparietti con personaggi agghiaccianti che cercano di mostrare ogni nefandezza possibile e dove la stessa natura del protagonista Mr. Pickles è un servo di Satana ma al contempo un salvatore dai veri pericoli della società come a sottolineare la dicotomia onnipresente tra bene e male. L'asino uccello, il doc Walton che innesta delle protesi al seno al piccolo Tommy, il Bigfoot, l'Uomo Formaggio, Bello Kid, pedofili, criminali nani, cannibali, membri di società segreta, trash, fetish, fisting, bondage, sadomaso, la tana di Mr. Pinkle in cui avviene ogni tipo di orgia di sangue e mostruosità. Il tutto con uno stile che sembra quasi ironico quando invece è totalmente grottesco e libero da ogni tipo di critica e censura con un umorismo nero e cupo. Si ha proprio l'impressione di aver voluto creare qualcosa di anarchico dando un calcio in culo ad ogni tipo di perbenismo ma molto poco critico come invece succedeva per la saga di Trey Parker e Matt Stone. Qui sembra solo essere un divertissement accentuando gli aspetti violenti, grezzi, che prendono in giro tutto e tutti senza distinzione alcuna. Si fa beffe dei problemi e dei disagi, accentua problematiche che diventano punti di forza dei singoli personaggi ed è demenziale come pochi.

Wolf Man


Titolo: Wolf Man
Regia: Leigh Wannell
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Blake, cresciuto in una casa tra i boschi dell'Oregon, ora è un padre senza lavoro che vive a San Francisco e accudisce la figlia. Quando riceve una lettera dove lo stato certifica la morte del genitore, da tempo scomparso, Blake convince la moglie Charlotte e la figlia Ginger a trasferirsi temporaneamente nella casa d'infanzia, dove spera di ritrovare la serenità coniugale in crisi. Ma i boschi da cui proviene non erano sicuri quando era un bambino e ancor meno lo sono adesso, così non appena cala la notte una bestiale creatura minaccia la famiglia e ferisce Blake, dando inizio alla sua trasformazione.
 
Ultimamente i film sulla licantropia stanno andando molto forte se pensiamo agli ultimi esempi di quest'anno e al prossimo film di Eggers. BEAST WHITING, MAZEY DAY, WEREWOLVES, sono alcuni esempi e questo sceglie a differenza del trash o del puro horror il dramma psicologico come nel primo. Ovvero chi si trova appestato da un male o da una maledizione senza volerlo ed è costretto a convivere con questa sofferenza contando che attorno a lui c'è una famiglia con moglie e figli da tutelare e proteggere proprio da se stessi. Wolf Man riesce a fare meglio di Beast Whiting troppo ridondante nel non mostrare quasi mai nulla se non nel finale con una pessima c.g. Qui c'è la trasformazione, il crescere di un male che viene visto e vissuto dalla propria compagna e con cui si cerca senza riuscirci di trovare una soluzione quando in realtà non può che essere tutto riportato ad un'unica scelta ovviamente la più drammatica

Eastfield exorcism


Titolo: Eastfield exorcism
Regia: Nick Kozakis
Anno: 2023
Paese: Australia
Giudizio: 3/5

Lara è una donna tormentata, la cui anima è divisa tra scienza e fede. Viene spinta dal marito a farsi aiutare per liberarsi dal giogo di una congregazione di fanatici e una spietata esorcista cercherà di salvare la sua anima, anche a costo di far patire le torture dell'inferno a una donna innocente.
 
Ancora una volta si aderisce al filone delle possessioni parlando però e concentrandosi sullo scontro tra scienza e religione, tra giustizia e fede. Nello specifico credo riportando ancora una volta la frase dei fatti realmente accaduti, abbiamo queste sorte di crisi che apparentemente riportano ad una possessione contando le visioni o allucinazioni di Lara dove balla nuda nel giardino di casa con un demone che la invita ad una danza del fuoco in mezzo ad un bosco. Un prete particolarmente agguerrito che combatte gli esorcismi proprio dal punto di vista fisico e un'avvocatessa che vorrebbe salvare Lara in altre circostanze meno folkloristiche e avventate.
Il film di Kozakis ha tanti pregi e altrettanti difetti, esagerando quando deve sugli aspetti più banali e scontati ma cercando anche dalla sua di far ragionare sulla presa di posizione del marito di Lara, sull'assoluto silenzio di lei e di quello che non vorrebbe vedersi lasciare fare e soprattutto dalla confraternita che sembra obnubilata dal potere del leader religioso. Alla fine dopo un climax alquanto tragico ci penserà la giustizia

venerdì 28 febbraio 2025

Nosferatu (2024)


Titolo: Nosferatu (2024)
Regia: Robert Eggers
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

In Germania, a Wisborg, nel 1838, Thomas Hutter, novello sposo della bellissima Ellen, viene inviato dall'agenzia immobiliare per cui lavora, in una remota residenza dei Carpazi. Appena arrivato nella regione è tormentato da incubi e assiste a barbariche pratiche locali, inoltre a portarlo nel castello del conte Orlock arriva una carrozza misteriosamente senza cocchiere. Il conte pretende che lui firmi un contratto in una lingua antica e incomprensibile. Solo troppo tardi Hutter ne scopre la natura di non-morto ma, incapace di contrastarlo, si rifugia nella propria camera. Quando la creatura lascia il maniero per la città, per avvicinarsi a Ellen dalla quale è ossessionato già dall'adolescenza di lei, Hutter rischierà la vita pur di fuggire. Nel mentre Orlock ha scatenato una pestilenza a Wisborg, che gli permette di agire indisturbato. Darà a Ellen tre giorni di tempo per cedere alla sua mortale corte.
 
Eggers è uno dei miei registi contemporanei preferiti. Fa solo film in costume e sembra disdegnare il presente. Gli piacciono i film storici. Unica premessa, WITCH è il migliore poi c'è LITEHOUSE poi NORTHMAN e infine NOSFERATU. Parabola discendente, speriamo che nonostante tutto continui con questa potenza artistica. Ora questo Nosferatu ho dovuto vederlo un paio di volte al cinema per entrare bene nel cuore di cosa mi è tanto piaciuto e cosa mi anche leggermente annoiato. E' una via di mezzo tra Nosferatu di Murnau e il Dracula di Coppola. Dove il vampiro sembra per alcuni aspetti un mezzo zombie, dove la stessa caratterizzazione è ridotta ai minimi dialoghi e vediamo tutto quanto non ci si potrebbe mai aspettare da una descrizione estetica di un vampiro.
La parte che ho amato di più al di là del reparto tecnico che rasenta come sempre con Eggers la perfezione, è stata la caratterizzazione di Ellen, una "strega", una diversa, una posseduta, colei che parlava con la natura che sentiva cose che gli umani non sentivano ma a cui ha risposto Orlock diventando il suo amante e il suo negromante sotto certi aspetti.
Nosferatu è un altro tassello importante, forse il più rischioso richiamando i classici, nella filmografia di un regista che ormai si è già guadagnato l'olimpo di chi mescola il cinema di genere

Man in the white vain


Titolo: Man in the white vain
Regia: Warren Skeels
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nel 1974, in una pittoresca e tranquilla cittadina di provincia della Florida, un minaccioso furgone bianco stalkera una giovane ragazza, ma il fatto che i suoi genitori non le credano trasporta l'intera famiglia in un terrificante incubo di Halloween.
 
Man in the white vain è quell'horror di cui non parla nessuno ma che dalla sua spara dei colpi importanti e d'effetto. Un film che mostra benissimo gli anni '70, con una protagonista sveglia e intrepida caratterizzata in maniera eccellente esplorando un dramma familiare costruito ad hoc dando risalto a tutti i personaggi senza apparire mai superficiale ma inquadrando ottimanete umori, sentimenti ed emozioni. Un killer che non si vede nascosto nelle lamiere ma letale in grado di colpire piccoli, adolescenti, adulti, di qualsiasi età dovendo sopperire ad un bisogno maniacale in quanto stolker di seguire e tampinare le proprie vittime.
Skeels fa un lavoro formidabile per scenografie, costumi, musiche, si vede che è un film molto sentito che carica la sua final girl per farla esplodere nel finale in un confronto corpo a corpo dove vediamo quale peso possa avere la rabbia di un'adolescente e di quanto debba sacrificarsi lei per salvare una comunità che non sembra come a Derrick rendersi conto di quello che sta succedendo.
Un film che mi ha sorpreso in positivo, che sembra più un dramma familiare con Annie sempre braccata che non sa se sta lentamente impazzendo o se davvero è stata presa di mira.

Castlevania Nocturne-Season 2


Titolo: Castlevania Nocturne-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Mentre la rivoluzione travolge la Francia, Richter Belmont lotta per difendere l'eredità della famiglia e per impedire l'ascesa di una spietata vampira assetata di potere.
 
La seconda stagione di Castelvania dopo la delusione cocente della serie di CASTLEVANIA del 2018 non poteva realizzarsi meglio di così. Contesto storico degno di nota e reso in maniera soddisfacente apportando anche personaggi storici come Robespierre ma soprattutto Erzsebet Bathory personaggio poco conosciuto ma con una storia quasi inverosimile. I personaggi sono ottimamente caratterizzati dalla parentesi iniziale in Egitto con Alucard a Richter che diventa a tutti gli effetti l'eroe principale ben affiancato da maghe di ogni tipo e componenti della famiglia Belmont.
Sembra in parte Berserk con tutta la galleria di demoni infernali, il sodalizio con la chiesa, dove tutto sembra corrotto e ci sono bagni di sangue in quasi ogni episodio. L'animazione poi è perfettamente bilanciata e il ritmo come non succedeva nella serie precedente è molto alto senza lasciare mai momenti di noia e incompiutezza. Se già i primi episodi sono interessanti nel finale si avrà una vera guerra tra vampiri, divinità, creature infernali, esercito e il nostro manipolo di protagonisti.


Rippy


Titolo: Rippy
Regia: Ryan Coonan
Anno: 2024
Paese: Australia
Giudizio: 2/5

Un canguro assassino si aggira nell’Outback australiano seminando morti. Toccherà ad una sceriffa e ad un gruppo di improbabili persone mettersi alla caccia di questo mostro.

Un canguro posseduto che per alcuni esperimenti e liquidi immessi nelle acque diventa una super furia mezza zombie (perchè la perla trash è che è pure mezzo zombie). Il perchè si sia trasformato solo lui nella fauna non è dato saperlo ma uccide prevalentemente di notte, forse perchè di giorno dorme, appare dal nulla e non lesina nemmeno i bambini che vanno a correre di notte nell'outback australiano (il perchè non sarà mai chiaro essendo una delle cose più pericolose al mondo).
C'è una protagonista che rasenta il vuoto assoluto con un flash back della morte del padre più che imbarazzante, una storia d'amore tra anziani e Michael Biehn che fa quel che può provando a dare un minimo di attorialità in un film che rasenta l'imbarazzo recitativo e poi un finale in un pub dove a colpi di ascia si combatterà il canguro killer.

Black Cab


Titolo: Black Cab
Regia: Bruce Goodison
Anno: 2024
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

Quando Anne e Patrick prendono un taxi nero dopo una serata fuori, il loro autista è loquace e persino allegro, ma i due non sono dell’umore per conversare. Infatti, la coppia è a malapena in buoni rapporti. Questo cambia quando si rendono conto che il conducente non ha intenzione di portarli a casa. Intrappolati nel taxi senza alcuna via di fuga, il tassista conduce la coppia su una strada deserta e presumibilmente infestata. Qual è il suo vero obiettivo? È folle o semplicemente malvagio? E perché ha scelto Anne e Patrick come sue prossime vittime?
 
Il problema di Black Cab fondamentalmente è quello di non essere mai incisivo e trovare i crismi di un ghost movie e di un patto da fare appunto con un fantasma per riavere indietro il proprio figlio e lo scambio andrà fatto proprio con il nascituro di Anne che però...
E' qui forse l'unico vero interessante climax finale e colpo di scena che restituisce qualche merito ad un film lungo, noioso, dove il personaggio di Patrick è detestabile e dove a parte l'atmosfera e le campagne inglesi sempre nebbiose e misteriose, siamo costretti a finire in una morsa di dialoghi anche abbastanza ridondanti sul perchè Anne sia stata scelta, sul perchè Frost abbia scelto proprio lei e sulla storia tragica e sfortunata proprio del taxista.

giovedì 30 gennaio 2025

Heretic


Titolo: Heretic
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Due giovani missionarie mormoni finiscono intrappolate nella casa di Mr. Reed dopo aver bussato alla porta sbagliata. Ciò che segue è un pericoloso gioco psicologico di terrore, fede e disperazione.

Heretic profetico già dal titolo è quel tipico esempio di horror psicologico e filologico che volevo adorare, trattando la materia religiosa, che parte più che bene anzi meglio, per poi sfociare in un un survivor movie aka revenge movie che non mi ha convinto molto, diventando troppo frenetico e a tratti splatter quando non c'è ne era bisogno vista la sapiente sceneggiatura cucita nel primo atto e mezzo. Heretic è un film che vuole destrutturare le certezze in questo caso di due ragazze missionarie mormoni portandole nella tana di un lupo che conosce perfettamente ogni componente della sua casa mettendo in atto un gioco di paura e di deprivazione dove se vorranno sopravvivere dovranno superare delle prove, aprire delle porte scendere nell'inferno dove ogni stanza nasconde un segreto. E' un film dove Hugh Grant si diverte moltissimo a fare l'affabulatore, il giostraio colui che conduce i giochi e mostra la storia dietro il Monopoly (uno degli aspetti più originali e interessanti del film). E' un film composto prettamente da dialoghi almeno nella prima parte che hanno un rigore logico tale da obbligare qualunque spettatore a prendere sul serio le tematiche affrontate, ma allo stesso tempo lasciandole poi sul più bello in una sorta di limbo dove invece si punta di più sulle prove dei singoli e gli ostacoli da superare.

Chime


Titolo: Chime
Regia: Kiyoshi Kurosawa
Anno: 2024
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

Matsuoka è un insegnante in una scuola di cucina occidentale. Un giorno, uno studente, Tashiro, dice qualcosa di strano durante la lezione: «C’è un rumore, è come un carillon. Qualcuno mi sta mandando un messaggio». Un altro giorno, lo studente dice: «Metà del mio cervello è stato sostituito da una macchina», e compie un’azione drastica per dimostrarlo. Alcuni giorni dopo, Matsuoka sta insegnando a una studentessa, Akemi, che è alle prese con un pollo. Un disagio incomprensibile lo coglie. Sia a scuola che a casa, uno strano terrore comincia a serpeggiare nella sua esistenza

Kiyoshi Kurosawa è un regista di fama internazionale con un curriculum ben nutrito che lo pone come uno dei padri e fondatori del j-horror. Eppure ha saputo con gli anni dare ancora più prestigio ai suoi film con opere clamorose e una mini serie televisiva eccellente come SHOKUZAI-PENANCE. Qui in '45 il regista da prova con perizia, stile ed eleganza formale e visiva di creare un dramma che sembra ammorbare ancora una volta la società nipponica, da un lato lenta e attenta ad ogni dettaglio mentre dall'altra una realtà rampante tutta improntata al successo economico.
E come sempre da una piccola ferita nel caos generale si crea quel dramma che sembra implacabile che arriva con un ronzio, che colpisce giovani studenti e adulti dove non sembra esserci una cura e ci si rassegna al proprio dramma e al proprio destino.

Blood Star


Titolo: Blood Star
Regia: Lawrence Jacomelli
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

A una distanza di tempo non specificata, Bobbie è da poco uscita di prigione per furto e sta tornando a casa dal suo ex ragazzo quando, in una stazione di servizio, incontra il sospetto sceriffo locale, che non gode di buona reputazione. Poco dopo essere ripartita, la ragazza viene fermata dallo stesso sceriffo per eccesso di velocità e per avergli danneggiato un lampeggiante della macchina, rendendosi presto conto che questo non è il classico controllo da parte della polizia e cadendo vittima del sadico gioco dell’uomo.

Blood Star è un revenge movie di quelli abbastanza flosci nella narrazione e nei tempi. Riesce ad avere una buona mano e una cattiveria di fondo che lo rende un concentrato di misoginia dove alla prima incomprensione una donna finisce al calvario. Abbiamo uno sceriffo che per vendicarsi dei soprusi di una donna al fratello mezzo autistico decide di uccidere ogni ragazza che da sola cerca di attraversare il confine. Avendo l'avvallo di una comunità che crede in lui e luoghi deserti in cui prendersi i suoi tempi per fare il gioco del gatto al topo. Bobbie non è una protagonista per cui si empatizza particolarmente e questo non è un male, però alcune sue scelte sono così banali da manuale delle cose che in un horror una final girl non dovrebbe fare che distruggono gran parte della suspance e della violenza che ci si poteva aspettare. Si lascia vedere ma senza troppi ghirigori e la scena nella stazione di servizio dove la cameriera viene licenziata perchè pensano abbia rubato del denaro ad un cliente è da denuncia per come sia stata girata e pensata male.

Grotesquerie-Season 1


Titolo: Grotesquerie-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

La detective Lois Tryon deve indagare su una serie di omicidi ritualistici estremamente violenti e macabri che sconvolgono una piccola comunità. Ogni scena del crimine è caratterizzata da simbolismi religiosi e messaggi criptici, portando Lois a collaborare con Suor Megan, una giornalista e suora affascinata dai culti e dal true crime. Nel corso delle indagini, Lois deve anche affrontare i propri demoni personali, trovandosi in bilico tra ciò che è giusto e ciò che è inevitabilmente corrotto e oscuro.

Grotesquerie di Ryan Murphy che non conosco perchè non ho mai visto AMERICAN HORROR STORY aveva tutti gli elementi per farsi piacere, dalla religione, al poliziesco, all'indagine, al grottesco, a questo serial killer che imbastisce delle morti come fossero affreschi dimostrando un certo malsano talento nella tortura e tanto altro ancora anche se sui personaggi secondo me poteva risultare più incisiva. Intanto l'aspetto che mi è piaciuto è che tutti in un qualche modo diventano insopportabili nel giro di poco. Nessuno si salva e nessuno riesce mai a contenere i propri vizi, le proprie voglie, i propri eccessi, scegliendo sempre il proprio piacere personale e andando oltre taboo e superando i freni inibitori. Se da un lato l'aspetto della messa in scena, le location, la fotografia, sembra tutta far parte di una cornice interessante e poco squilibrata è forse l'aver voluto destrutturare l'intera vicenda dalla fine del settimo episodio, quando viene abbattuto il serial killer (purtroppo la sua identità diventa inesorabilmente scontata) e da lì per mezzo di plot twist discutibili viene stralciata tutta la precedente vicenda. Tutti diventano l'esatto opposto di quello che erano, diventa LOST in trip. Il consiglio è di vederla fino al settimo episodio e poi di lasciar perdere anche perchè se questo poi avesse avuto uno scopo e un senso ancora potevo accettarlo ma così non è stato.

Beast whiting


Titolo: Beast whiting
Regia: Alexander J.Farrell
Anno: 2024
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

A insaputa degli adulti, la decenne Willow segue i genitori in una delle loro regolari escursioni segrete notturne nel cuore di un'antica foresta. Dopo aver assistito alla terribile trasformazione del padre, anche lei rimane intrappolata nell'oscuro segreto ancestrale che i genitori hanno sempre cercato disperatamente di nasconderle.
 
Anche in questo 2024 i film sui licantropi non sono di certo mancati. Best whiting rientra nella categoria dei film intimisti sul genere. Pochissima azione, il lupo si vede con il contagocce solo nel finale, c'è tanto dramma familiare ed è quasi tutto girato interamente in questa casa sperduta in mezzo ai boschi. Quindi se non altro le premesse c'erano tutte potendo contare anche su un ottimo cast. Eppure la regia indugia troppo, ci sono ripetizioni e dialoghi che sembrano non terminare mai. Lo stesso rapporto tra Noah e la moglie Imogen ha dei punti molto alti quando lei cerca di farlo ragionare sulla pericolosità della trasformazione e su come debba provare a contrastarla dimostrando però al contempo un rapporto da succube per come accetta tutto dal compagno.
La figura del nonno è troppo stereotipata e Kit Harington lavora molto sul corpo e sulla mimica cercando di parlare il meno possibile quasi come se questa maledizione lo distrugga giorno dopo giorno. Un horror insolito dove il dramma colpisce facendo più male di ogni lacerazione della bestia e su come il controllo delle pulsioni sia il vero male dentro da contrastare

mercoledì 1 gennaio 2025

Substance


Titolo: Substance
Regia: Coralie Fargeat
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Elizabeth Sparkle è stata una diva con al suo attivo un Oscar e una stella sulla Hall of Fame, ma la stella si è sporcata e la scintilla ("sparkle") di Elizabeth si è spenta, quantomeno agli occhi del produttore del programma televisivo di fitness che lei conduce da tempo: un uomo convinto che le donne debbano sempre sorridere e che dopo i cinquanta non abbiano più... non si sa cosa, ma è qualcosa alla quale quelli come lui (che si chiama Harvey come il produttore Weinstein) sembrano tenere moltissimo. Quando Harvey, nel giorno del compleanno di Elizabeth, le annuncia che sarà sostituita alla conduzione del suo programma, la donna decide di aderire ad un protocollo sperimentale chiamato The Substance, che promette di restituirle una versione di sé "migliore, più bella e perfetta". A settimane alterne sarà Sue, la bella e giovane neoconduttrice del programma di fitness della rete, e poi di nuovo Elizabeth. Ma l'alternanza sarà difficile da gestire, e si sa che i patti con il diavolo sono sempre a rischio.

REVENGE visto al TFF era un revenge movie poco interessante dal punto di vista della storia ma esaltante in termini pratici di messa in scena, azione e una visione distorta di come andava preso a calci nelle palle il patriarcato e il maschio alpha. Qui la domanda è sempre la seguente come in SOCIETY o in MORTE TI FA BELLA. Fin dove si è disposti ad arrivare per rimanere giovani o vivere nei panni di qualcun altro/a. Quali leggi si è disposti a stravolgere per avere un momento di fama e tornare a far splendere quella stella sulla walk of fame. Fargeat come la Docurnau sperimenta, approfondisce, non si limita ad un genere fondendo sperimentazioni, body horror, scene grottesche e splatter, bagni e profusione di sangue, denunce e ironia drammatica, spingendo sempre sull'acceleratore e regalando una metafora e un film estremo portato all'esasperazione davanti ad una cultura che relega le donne in un ruolo funzionale a quello maschile che le distingue in "chiavabili o inchiavabili", e in base a questo assegna loro l'unico valore possibile.

Vhs-Beyond


Titolo: Vhs-Beyond
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Finalmente siamo ad un altro capitolo a episodi di una delle serie più interessanti di sempre ovvero la saga antologica found footage Vhs. Sette capitoli con pochi passi falsi per la mente contorta del creatore di Bloody Disgusting concentrandosi in questo caso sul tema degli ufo.
STORK parla di un manipolo di agenti che come per REC finisce nel posto in cui non dovrebbe a combattere un'orda di mezzi zombie con al posto del cervello un pulcino. Tutti loro sono creati e comandati da una creatura a forma di cicogna. Interessante soprattutto nel finale a fronte della sparatoria iniziale.
DREAM GIRL come sempre quando ci si imbatte in territori asiatici si esagera buttando e investendo molto sullo splatter. In questo caso dietro l'apparenza di una star di Bollywood si nasconde una dea assetata di sangue che farà una strage in una discoteca seminando terrore e devastando tutto ciò con cui entra in contatto.
LIVE AND LET DIVE tutto su un jet privato segue un gruppetto di ragazzi che stanno per lanciarsi con il paracadute quando una nave aliena improvvisamente rilascia una creatura che oltre a farli precipitare in un aranceto da loro la caccia massacrandoli senza pietà
BABIES è forse uno dei più malati dove una tassidermista con l'amore per gli animali e in particolare per i cani nasconde nel piano sotterraneo gabbie dove fa esperimenti ibridando i geni animali in vittime senza speranze e rendendole aggressive e assetate di sangue
STOWAWAY è sicuramente il più onirico e non a caso e scritto da Mike Flanagan. Senza l'intromissione di mostri, alieni o creature, il viaggio di Halley all'interno di un'astronave aliena la condurrà a fare una scoperta spiacevole e surreale.
ABDUCTION invece ci porta proprio al complotto, all'incontro tra umani e alieni e di come i primi volessero documentare l'accaduto ma non vennero mai presi in considerazione.
Una buona prova in generale dove il livello della messa in scena è abbastanza alto, mantiene le premesse e regala azione, horror e body horror andando a prendere da leggende, fatti di cronaca ed eventi slegati da ogni dove come in quello dell'astronave. Sapendo sempre come alimentare azione e fatti più onirici e diversamente impressionanti.

Terrifier 3


Titolo: Terrifier 3
Regia: Damien Leone
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Cinque anni sono passati dai fatti raccontati nell'episodio precedente. Sienna, ancora preda di turbe psichiche e in cura presso un ospedale psichiatrico, viene ospitata dagli zii per le festività natalizie, trovando conforto nel loro affetto e nella compagnia della cuginetta Gabbie, con cui ha un rapporto molto profondo. Suo fratello Jonathan, nel frattempo, cerca di dimenticare i traumi del passato dedicandosi agli studi universitari. Solo che il famigerato Art il clown, benché decapitato da Sienna alla fine del film precedente, non è morto e, ripristinata la sua integrità fisica, è pronto a colpire di nuovo in compagnia della demente Victoria, per l'occasione liberata dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. Sienna si ritroverà quindi ancora di fronte alla sua crudele nemesi in un percorso pavimentato di sangue e morti.

Continua l'ascesa di uno dei clown più famosi degli ultimi anni nella scena horror splatter.
Art ritorna come tutte le figure iconiche dell'horror senza poter mai in fondo morire ma trovando sempre un modo per tornare a tormentare le sue vittime. Il secondo era di sicuro il capitolo migliore e Leone con questa saga a basso budget ha saputo fare una palettata di soldi puntando su alcuni elementi interessanti come il mutismo da mimo di Art e giocando su tanti stereotipi esagerandoli all'ennesima potenza. Il personaggio di Victoria è interessante, loro due nella mansion gotica e putrescente valgono una speciale menzione come del resto alcune morti che per quanto ai limiti del gore e del buon gusto riescono ad essere accattivanti e provare quel qualcosa in più con cui Leone e crew si spingono negli eccessi torpidi trovando però anche un certo impianto ironico.

Mangeur d'Ames


Titolo: Mangeur d'Ames
Regia: Alexandre Bustillo, Julien Maury
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 3/5

In una comunità montana riprende piede il vecchio mito di una bestia mostruosa quando scompaiono dei ragazzi e si viene a sapere di una serie di morti orribili e brutali.
 
Finalmente ritornano anche loro in cattedra. Al loro settimo film alcuni dei paladini del new horror francese tornano a fare i conti con un polar atipico. A L'INTERIEUR, LIVID, AUX YEUX DES VIVANTS, LEATHERFACE, KANDISHA, CASA IN FONDO AL LAGO, hanno saputo dire la loro anche se soprattutto l'ultimo mi è sembrato di un livello non paragonabile ai precedenti e se non avessi letto chi erano gli autori non ci avrei creduto. Detto questo hanno provato a sperimentare uscendo da un terreno che sapevano seminare e raccogliere molto bene e cercando una strada più diversificata e complessa in termini di sceneggiatura che guarda a caso non è loro. E' così abbiamo un polar folkloristico dove i nostri creano e dipanano diverse metafore su chi è davvero la preda e il torturatore prendendo solo in prestito l'idea dei due forestieri e delle forme ancestrali credute nel villaggio per metterci di fronte l'effetto del passaggio di questo martirio sui ragazzi e di come vengano lasciati vuoti e con una violenza incredibile da far esplodere. I crismi e la politica d'autore dei due registi tra fotografia e tasso di gore è riconducibile, alcune location come la scuola abbandonata nel finale sembra davvero dare l'idea di una discesa all'inferno devastante per tutti coloro che ci entrano ma per quanto concerne gli intenti di sceneggiatura, purtroppo a dare un colpo in negativo risulta proprio il climax finale

mercoledì 11 dicembre 2024

Mads


Titolo: Mads
Regia: David Moreau
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

Dopo aver provato una nuova droga, Romain si mette in macchina per andare a una festa. Lungo la strada, una donna ferita e in stato confusionale sale sulla sua macchina, per poi perdere totalmente il controllo, ferendosi con estrema violenza fino a uccidersi. Comincia per Romain un incubo a occhi aperti, con 
visioni che sembrano indistinguibili dalla realtà: che droga ha preso? Cosa sta realmente succedendo?

Mads è uno dei film più scioccanti ed esagerati degli ultimi anni. Una scheggia malata e impazzita che parla di come una droga "cucinata da non si sa chi" possa devatsare le vite di alcuni giovani e portare ad un rapido raid da parte di un'elite militare che spara prima di chiedere. Mads si divincola tutto in un unico e impressionante piano sequenza, un film che sembra debba sempre cambiare registro dopo pochi minuti diventando ansiogeno e devastante nel suo impatto, nel come ci riporta a quell'horror francese di Laugier e soci, un film che strizza l'occhio a così tante cose ma sapendolo fare bene, devastando le vite dei cittadini di una piccola città, parlando di una sorte di eroina scura che vediamo solo all'inizio in grado di modificare azioni, percezioni e forza..un miscuglio di generi che abbraccia l'horror, il body horror, il gore, lo splatter, il torture, gli esperimenti sugli esseri umani come cavie, condito poi con interpretazioni disperate e stupende
In questa stagione ancora un horror da annoverare tra i migliori in assoluto. Un cinema che sembra esaurire la pazienza dello spettatore, composto di grida che non vogliono mai cessare e di sangue e lamenti come una seduta di tortura barkeriana


Mad Cats


Titolo: Mad Cats
Regia: Reiki Tsuno
Anno: 2023
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Taka, giovanotto senza arte né parte, parte alla ricerca del fratello Mune. Con l'aiuto di un nuovo amico stravagante e di una ragazza burbera e misteriosa incontrati lungo la strada, Taka si ritrova ad affrontare un branco di feroci gatti mostruosi determinati a giustiziare i proprietari di negozi di animali che hanno trattato male i loro simili.
 
Mad Cats è il tipico esempio di film weird wtf che se dato in altre mani, Sion Sono o Miike Takashi solo per fare due nomi a caso, avrebbe avuto un altro esito. Perchè nella sua stralunata follia essendo una sorta di favola nera, c'erano tutte le occasioni d'atmosfera e di intenti da renderlo un esempio che poteva quasi rifarsi alla tradizione dnotomista o un exploitaion di tutto rispetto.
Ci sono alcuni momenti molto interessanti, qualche combattimento vale la pena e la parte iniziale di Taka che vuole capire che fine abbia fatto suo fratello e su cosa stava facendo ricerche trovava una sua connotazione antropologica. Il problema è l'incapacità autoriale di Tsuno di sfruttare al meglio uno spunto tutto sommato interessante insistendo e sfinendo lo spettatore con toni da commedia demenziale ad alto tasso di azione che però non fa ridere per niente.

Radleys


Titolo: Radleys
Regia: Euros Lyn
Anno: 2024
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Una famiglia apparentemente normale nasconde in realtà un oscuro segreto: sono vampiri. Scelgono di non bere sangue nonostante il loro naturale desiderio, ma un giorno la loro verità viene inevitabilmente alla luce.
 
Ultimamente mancavano in tavola film sui vampiri. British poi facevano venire l'acquolina in bocca. Certamente ci sono dei meriti in quello che a tutti gli effetti è un dramma familiare ma più con toni e assortimento da commedia che non un horror a pieno titolo. Infatti i momenti creepy quasi non esistono e quando anche ci sono riflettono ben altre intenzioni e intenti che non quelli di impressionare. Si parla di come sia difficile trattenere gli impulsi. Se vogliamo tutto il film ruota intorno a questa domanda drammatica e dopo l'uccisione di un ragazzo che rischiava di stuprare la figlia dell'adorabile famigliola..tutto sembra costretto a scemare dovendo raccontare la verità ai propri figli circa chi sono e slatentizzare così tutte le pulsioni e passioni. L'ingresso dello zio che non sembra aver freni inibitori porterà tutto questo meccanismo al suo eccesso..