Titolo: Ant Man ant the Wasp
Regia: Peyton Reed
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
In seguito agli eventi di Captain
America: Civil War, Scott Lang è agli arresti domiciliari. La
richiesta di aiuto del professor Hank Pym e della figlia Hope però
lo obbligano a trovare uno stratagemma per eludere la polizia e
tornare in azione.
Ogni volta che la faccenda si fa troppo imponente e si decidono le sorti del mondo, la Marvel ha bisogno del suo minimaxieroe più divertente per alleggerire l'atmosfera.
Ogni volta che la faccenda si fa troppo imponente e si decidono le sorti del mondo, la Marvel ha bisogno del suo minimaxieroe più divertente per alleggerire l'atmosfera.
Che cosa ci si doveva aspettare dal
sequel del riuscito Ant-Man?
Risate, nuovi antagonisti (ancora più
sorprendenti del deboluccio calabrone), oppure una trama diciamo un
po meno quantica?
Eh sì perchè il film diretto da
Peyton Reed amante della commedia, fa molta fatica a decollare e
quando ci riesce il risultato non è poi granchè.
Troppo dramma familiare, troppo humor
scientifico che non fa ridere, pochi combattimenti e poi manca un
vero nemico contando che la ragazzina che soffre di una sorta di
"schizofrenia molecolare" che la fa diventare una sorta di
fantasma vivente.
Insomma un film fatto un po troppo alla
svelta con alcune idee carine, un contenuto extra, come sempre dopo i
titoli di coda, abbastanza prevedibile, attori in parte, Wasp che tra
le eroine probabilmente se la gioca tra le più affascinanti, ma
tutto questo non basta.
Ant Man ant the Wasp non riesce ad
emergere come il precedente, forse anche coadiuvato da una certa new
entry nel panorama dei supereroi troppo forti, mentre questo è
ironico e sa tanto dell'anti eroe come Deadpool e compagnia varia.
Davvero non si capisce cosa sia andato storto.