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sabato 13 maggio 2023

Virus 32


Titolo: Virus 32
Regia: Gustavo Hernández
Anno: 2022
Paese: Uruguay
Giudizio: 3/5

Iris è una madre single che lavora come guardiana notturna in uno sporting club abbandonato. Dal momento che non ha nessuno che può prendersi cura della figlia Tata, è costretta a portarsi dietro, al lavoro, la sua bambina di 8 anni. In apparenza non ci sono pericoli: durante il suo giro di ronda, la piccola può giocare indisturbata, mentre la madre la sorveglia con l'occhio delle telecamere. Ma proprio nel momento in cui sono separate, l'edificio viene attaccato da un'orda di zombi. Iris deve ritrovare la bambina e salvarla, mentre altri sopravvissuti si rifugiano nell'edificio e minacciano la loro sopravvivenza.

Virus 32 è un film che aspettavo da tempo se non altro perchè ero interessato a vedere come in Uruguay si cimentassero con un sotto genere del'horror così abusato. A differenza dell'idea dei 32 secondi che non ho trovato poi così originale, funziona molto bene nel film l'atmosfera, l'ansia che Iris e figlia trasmettono, il fatto di aver sfruttato molto bene un'unica location e un make up interessante. Dal piano sequenza iniziale si denota subito come sia precipitata la civiltà e l'elemento assurdo è che nonostante assistiamo ad attacchi degli zombie a danno degli umani, giacchè gli eventi sembrano isolati, il resto delle persone vive tranquillamente quasi come se non volesse vedere ciò che sta capitando. Sequenze ben orchestrate, interpretazioni convincenti, più tensione e meno splatter, Virus 32 ha saputo trovare dei piccoli ma ingegnosi cavilli in grado di offrire agli abituali e sempre più esigenti cultori della materia o semplici appassionati delle varianti sul tema.

martedì 9 dicembre 2014

Mr Kaplan

Titolo: Mr Kaplan
Regia: Alvaro Breckner
Anno: 2014
Paese: Uruguay
Festival: TFF 32°
Giudizio: 4/5

Jacob Kaplan, ebreo sfuggito ai campi di concentramento, vive ora in Uruguay. L'uomo, settantaseienne, è arrabbiato con i suoi familiari, che sembrano ormai aver dimenticato le loro origini ebraiche. Quando incontra un anziano tedesco, Jacob è colto da un dubbio: e se si trattasse di un ex ufficiale nazista? L'eventuale scoperta di un criminale nazista in incognito farebbe riguadagnare alla famiglia di Jacob prestigio presso la comunità. L'uomo inizia così una serie di improbabili indagini, col supporto dell'ex poliziotto (dai modi poco puliti) Contreras.

Semplice e funzionale, dinamico e minimale.
L'opera prima di Breckner suona come un inno alla gioia, come la rivalsa della terza età contro le regole ferree della società che impongono dure e spiacevoli realtà, soprattutto quando sono imposte dal parentado e che non sembrano più lasciare a Kaplan quel ruolo di capofamiglia che non deve dare sempre futili spiegazioni per ogni assurdità che compie.
Partendo come una commedia e diventando una sorta di giallo ironico e pungente al contempo, si respira e si procede con un film misurato e delizioso, interpretato ottimamente dalla coppia di attori, e che solo in alcuni punti concede troppo al melò, soprattutto con il viaggio di redenzione del suo co-protagonista, un ex poliziotto obeso licenziato dall'arma e senza lavoro che ritroverà la voglia di indagare per Kaplan e poi per se stesso e la sua famiglia.
Mr Kaplan è una di quelle commedie che strizzano l'occhio ai generi, portando tanto cinema e tanta azione, momenti di riflessione e scontri generazionali.
Il tutto con un'empatia e una grazia che diventano decisivi e portati in scena con una delicatezza e raffinatezza che faranno sicuramente emergere e far parlare di sè il giovane regista uruguayano.
Lo scontro finale poi tra Kaplan e il "Nazista" fa emergere tutta l'umanità che alcuni esseri umani, nonostante gli orrori della guerra e dell'olocausto, mantengono, dimostrando come gli equivoci, ancora una volta sono alla base di alcune ferree prese di posizione per poi ribaltarsi e mostrare la vera anima di alcuni individui.