Titolo: 47 metri uncaged
Regia: Johannes Roberts
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Yucatan, Messico. Mia e Sasha,
sorellastre, non vanno molto d'accordo. Mia è introversa, timida e
viene bullizzata a scuola. Sasha è sicura e disinvolta e anche un
po' infastidita dall'atteggiamento passivo di Mia. Il fatto che la
famiglia si sia dovuta trasferire in Messico a causa del lavoro del
padre, che si occupa di ricerche archeologiche sottomarine, non aiuta
Mia, che si sente fuori posto. Per favorire l'intesa tra le
sorellastre, il padre compra loro i biglietti per un'escursione su
una barca dal fondo vetrato per vedere gli squali. Ma Sasha ha
un'altra idea e, con le amiche Alexa e Nicole, trascina Mia sino a un
laghetto nascosto da dove si può accedere alla città sommersa dei
Maya, sede, da un altro accesso, delle ricerche del padre.
Adeguatamente attrezzate, le ragazze si immergono nelle caverne
sottomarine, ma gli squali le attendono.
Sequel del fortunato 47 metri, Uncaged
è un gradino superiore, trait d'union la stessa regia di Roberts
ormai affezionato all'horror. Un film con tante figlie d'arte da
Corinne Foxx, Sistie Rose Stallone e poi che non c'entra niente ma il
nome è strambo Khylin Rhambo.
Citta maya nascosta sotto i fondali
marini, due sorellastre che diventeranno inseparabili dopo aver
vissuto il peggio, più personaggi per aumentare le morti e i colpi
di scena nonchè il clima ansiogeno, una spedizione che finirà molto
male, squali bianchi cechi abbandonati in quel regno dimenticato dove
non ci si riesce a capacitare dove trovino il cibo e statue nei
fondali che crollano appena una di loro ci si appoggia contro. La
tensione nel film è alta, lo squalo arriva dopo ed è un bene (come
la vecchia scuola insegna) tutta la suspance legata al livello di
ossigeno è ottima come la scelta del ritmo, lento e molto
d'atmosfera, senza lesinare le scene d'azione ma immettendone poche e
funzionali soprattutto nel terzo atto.
Se i dieci minuti finali sono la parte
più bella, quel momento poco prima dove tutte loro quattro più il
padre della protagonista si troveranno come esche in mezzo a due
squali giganti (per tutto il film era uno, poi nel terzo atto
aumentano) e correnti marine di una potenza devastante, devo dire che
il divertimento e l'ansia sono assicurati per un survival movie
davvero ben diretto ad alzare l'asticella di un'estate con pochi
shark movie.