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sabato 1 agosto 2020

47 metri uncaged


Titolo: 47 metri uncaged
Regia: Johannes Roberts
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Yucatan, Messico. Mia e Sasha, sorellastre, non vanno molto d'accordo. Mia è introversa, timida e viene bullizzata a scuola. Sasha è sicura e disinvolta e anche un po' infastidita dall'atteggiamento passivo di Mia. Il fatto che la famiglia si sia dovuta trasferire in Messico a causa del lavoro del padre, che si occupa di ricerche archeologiche sottomarine, non aiuta Mia, che si sente fuori posto. Per favorire l'intesa tra le sorellastre, il padre compra loro i biglietti per un'escursione su una barca dal fondo vetrato per vedere gli squali. Ma Sasha ha un'altra idea e, con le amiche Alexa e Nicole, trascina Mia sino a un laghetto nascosto da dove si può accedere alla città sommersa dei Maya, sede, da un altro accesso, delle ricerche del padre. Adeguatamente attrezzate, le ragazze si immergono nelle caverne sottomarine, ma gli squali le attendono.

Sequel del fortunato 47 metri, Uncaged è un gradino superiore, trait d'union la stessa regia di Roberts ormai affezionato all'horror. Un film con tante figlie d'arte da Corinne Foxx, Sistie Rose Stallone e poi che non c'entra niente ma il nome è strambo Khylin Rhambo.
Citta maya nascosta sotto i fondali marini, due sorellastre che diventeranno inseparabili dopo aver vissuto il peggio, più personaggi per aumentare le morti e i colpi di scena nonchè il clima ansiogeno, una spedizione che finirà molto male, squali bianchi cechi abbandonati in quel regno dimenticato dove non ci si riesce a capacitare dove trovino il cibo e statue nei fondali che crollano appena una di loro ci si appoggia contro. La tensione nel film è alta, lo squalo arriva dopo ed è un bene (come la vecchia scuola insegna) tutta la suspance legata al livello di ossigeno è ottima come la scelta del ritmo, lento e molto d'atmosfera, senza lesinare le scene d'azione ma immettendone poche e funzionali soprattutto nel terzo atto.
Se i dieci minuti finali sono la parte più bella, quel momento poco prima dove tutte loro quattro più il padre della protagonista si troveranno come esche in mezzo a due squali giganti (per tutto il film era uno, poi nel terzo atto aumentano) e correnti marine di una potenza devastante, devo dire che il divertimento e l'ansia sono assicurati per un survival movie davvero ben diretto ad alzare l'asticella di un'estate con pochi shark movie.