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giovedì 18 luglio 2019

Morti non muoiono


Titolo: Morti non muoiono
Regia: Jim Jarmush
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Il film è ambientato nella tranquilla cittadina di Centreville, dove qualcosa non va come dovrebbe. La luna splende grande e bassa nel cielo, le ore di luce del giorno diventano imprevedibili e gli animali iniziano a mostrare comportamenti insoliti. Nessuno sa bene perché. Le notizie che circolano sono spaventose e gli scienziati sono preoccupati. Ma nessuno prevede la conseguenza più strana e più pericolosa che inizierà presto a tormentare Centerville: I morti non muoiono - escono dalle loro tombe e iniziano a nutrirsi di esseri viventi, e gli abitanti della cittadina dovranno combattere per la loro sopravvivenza.

Dopo la parentesi vampiri riuscita perfettamente, uno dei maestri della nuova Hollywood ci riprova con gli zombie inserendo alcune critiche alla società e a tante altre cose come aveva fatto in passato il padre dei non morti.
Si ride, ci si prende anche sul serio, si muore, ci sono alieni, astronavi, momenti splatter, un cast corale da far venire la bava alla bocca, una recitazione che sembra quella a scenette di COFFEE AND CIGARETTES e poi tanti altri particolari per gli amanti del cinema horror e del cinema politico di Jarmush.
Una commedia molto più semplice del previsto anche se poi analizzandola bene l'intento più grosso è proprio quello di mostrare dopo il film manifesto del '68, come tutto da allora sia persino peggiorato, a partire dalle mode, dai giovani, dalla futilità della vita, dall'egoismo, dalle regole e infine dalla coscienza di ognuno di noi sempre più radicata nel profondo malessere dell'egoismo (l'incidente iniziale della gallina scomparsa è perfetta così come il capro espiatorio interpretato da uno stralunato Waits).
Qui gli zombie potevano essere tranquillamente sostituiti da un'invasione aliena, da una minaccia incombente, dagli effetti del riscaldamento globale, invece l'autore ha voluto dire la sua in un film che omaggia più di quanto si pensi e sceglie in maniera accurata le location delle vittime e dei sopravvissuti. Infine i dialoghi sono intrisi di un cinismo e di una visione così limitata della vita che porta la Swinton aliena (in tutti i sensi) ad andarsene lasciando il genere umano a morire decimato dagli zombie. Boom!