Titolo: Morti non muoiono
Regia: Jim Jarmush
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Il film è ambientato nella tranquilla
cittadina di Centreville, dove qualcosa non va come dovrebbe. La luna
splende grande e bassa nel cielo, le ore di luce del giorno diventano
imprevedibili e gli animali iniziano a mostrare comportamenti
insoliti. Nessuno sa bene perché. Le notizie che circolano sono
spaventose e gli scienziati sono preoccupati. Ma nessuno prevede la
conseguenza più strana e più pericolosa che inizierà presto a
tormentare Centerville: I morti non muoiono - escono dalle loro tombe
e iniziano a nutrirsi di esseri viventi, e gli abitanti della
cittadina dovranno combattere per la loro sopravvivenza.
Dopo la parentesi vampiri riuscita
perfettamente, uno dei maestri della nuova Hollywood ci riprova con
gli zombie inserendo alcune critiche alla società e a tante altre
cose come aveva fatto in passato il padre dei non morti.
Si ride, ci si prende anche sul serio,
si muore, ci sono alieni, astronavi, momenti splatter, un cast corale
da far venire la bava alla bocca, una recitazione che sembra quella a
scenette di COFFEE AND CIGARETTES e poi tanti altri particolari per
gli amanti del cinema horror e del cinema politico di Jarmush.
Una commedia molto più semplice del
previsto anche se poi analizzandola bene l'intento più grosso è
proprio quello di mostrare dopo il film manifesto del '68, come tutto
da allora sia persino peggiorato, a partire dalle mode, dai giovani,
dalla futilità della vita, dall'egoismo, dalle regole e infine dalla
coscienza di ognuno di noi sempre più radicata nel profondo
malessere dell'egoismo (l'incidente iniziale della gallina scomparsa
è perfetta così come il capro espiatorio interpretato da uno
stralunato Waits).
Qui gli zombie potevano essere
tranquillamente sostituiti da un'invasione aliena, da una minaccia
incombente, dagli effetti del riscaldamento globale, invece l'autore
ha voluto dire la sua in un film che omaggia più di quanto si pensi
e sceglie in maniera accurata le location delle vittime e dei
sopravvissuti. Infine i dialoghi sono intrisi di un cinismo e di una
visione così limitata della vita che porta la Swinton aliena (in
tutti i sensi) ad andarsene lasciando il genere umano a morire
decimato dagli zombie. Boom!