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martedì 22 marzo 2011

Doom

Titolo: Doom
Regia: Andrzej Bartkowiak
Anno: 2005
Paese: Usa/Repubblica Ceca
Giudizio: 2/5

Una squadra di marines viene mandata su una remota postazione scientifica dislocata su Marte.
Goat, il capo della missione nonché il più spesso della squadra, nasconde ai suoi uomini che la missione è pericolosa e probabilmente molti di loro non faranno ritorno.
Si arriva così sulla stazione in cui troviamo molti civili inconsapevoli della minaccia che gli gravita attorno. Il livello di quarantena è al livello 5 e questo non lascia presagire nulla di buono.
Come d’altronde quasi tutti gli esperimenti condotti sull’isola, i quali hanno scombinato l’ordine genetico umano grazie ad un particolare gene che ne deforma la struttura fisica e rende i mostri delle bestie fortissime in via d’evoluzione.
Naturalmente i nostri cari amici della Rrts sapranno comportarsi a dovere trovando armi che non hanno un senso, senza però dare lo spettacolo allo spettatore di vederli tutti morti.

Una delle cose più belle del film è la dottoressa Samantha Grimm, sorella del protagonista John Grimm. Una figa abbastanza sconcertante che tiene alto il livello d’attenzione durante tutto il film, cosa che non fanno i mostri.
Il film è una cozzaglia di luoghi comuni, rimandi ad altri film o se vogliano chiamarle citazioni improprie. Si parte da ALIENS, SPECIE MORTALE, LA COSA ed altri cento che non mi vengono in mente.
Il cast non dovrebbe sorprendere e non lo fa se non per la dottoressa(Rosamund Pike) e il soldato con i sensi di colpa, Karl Urban.
Insomma tante armi, tanti colpi al vento, pochi mostri e di quei pochi più della metà sono scienziati in trasformazione.
Il pezzo in soggettiva che rimanda al gioco e il pestaggio tra i due alla fine e veramente troppo tamarro, ma forse è questo ad interessare così tanto.