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martedì 21 maggio 2013

Chi ha incastrato Roger Rabbit?

Titolo: Chi ha incastrato Roger Rabbit?
Regia: Robert Zemeckis
Anno: 1988
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

A Cartunia vivono insieme uomini e cartoni animati, tra questi Roger Rabbit, tormentato dalla gelosia verso la moglie Jessica. Quando muore un uomo che poteva essere l'amante di Jessica, Roger é il primo ad essere sospettato. Ma a dargli una mano interviene il detective Valiant, che riuscirà a risolvere il mistero..

Chi ha incastrato Roger Rabbit è un film che rivisto a distanza di molti anni, ti lascia basito e sconvolto di fronte alla capacità e al talento di Zemeckis di essere sempre stato molto sperimentale nel suo cinema. Trattando argomenti delicati e sposandoli con l’horror LA MORTE TI FA BELLA, costruendo una delle saghe più immortali della storia del cinema sul viaggio spazio/tempo RITORNO AL FUTURO, di saper adattare perfettamente il suo cinema con l’animazione e la c.g BEOWULF scritto con l’ottimo Gaiman e infine uno dei suoi primi film , proprio questo, che è riuscito a convertire animazione, target per bambini (con le dovute accezioni), noire e poliziesco.
Un film che nella sua logica concentra anche la sua presa di posizione e la paura di vedere tramontati i cartoni per cercare sempre di inseguire gli interessi di mercato che poi come in questo caso possano essere tangenti o superstrade.
E’un film dalle innumerevoli trovate. Le slapstick, le citazioni che non sembrano mai finire, il livello tecnico eccezionale che riesce ad unire realtà e fantasia creando il primo film di genere meglio realizzato.
Un cast che sa dare il giusto credito ai personaggi, con un Lloyd in stato di grazia nel ruolo del giudice.
Il film che poi è ispirato ad un romanzo di Gary Wolf, amalgama tutto dai personaggi della Disney a quelli di tutte le altre casate, vede l’abbandono di Gilliam al progetto, trova enormi problemi prima di vedere la luce soprattutto per le innumerevoli difficoltà tecniche.
Un film che come dicevo segue un target universale eppure riesce a togliersi quegli sfizi e quelle chicche che sembrano quasi strizzare l’occhio ai film di paura come nella scena in cui il giudice scioglie la scarpetta nella salamoia e via dicendo.
Un film che nel suo bisogno di essere al passo con i tempi, di stravolgere le regole e i personaggi Disney (il pulcino che anziché aiutare il protagonista lo fa precipitare giù da un palazzo) alla natura in fondo dei personaggi dei cartoni che non è poi così carina e comica come sembra ma invece rivela personaggi abbastanza stanchi e insofferenti nei confronti degli umani (una sorta di amore/odio da parte di entrambe le parti) e anche e soprattutto di chi non riuscendo ad accettare la sua natura decide di sterminare tutto il resto della razza…
Forse è vera l’unica grande critica apportata al film secondo cui proprio accumulando sempre più trovate e via dicendo viene smorzato un po’ lo spirito narrativo che nella seconda parte procede con numerosi intoppi di sceneggiatura.
L’abbattimento del muro tra realtà e fantasia comunque è uno spettacolo!