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venerdì 10 giugno 2011

Hancock


Titolo: Hancock
Regia: Peter Beng
Anno: 2008
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Hancock è un supereroe… ma un supereroe decisamente insolito. Sarcastico, pieno di conflitti e insicurezze, ad ogni impresa eroica che compie, Hancock associa qualche grave danno a cose o persone. La popolazione di Los Angeles, pur inizialmente contenta di avere un supereroe a disposizione, inizia ad averne abbastanza dei guai combinati da Hancock, che reagisce cercando nella bottiglia la cura alla sua infelicità. La vita di Hancock sembra oramai aver preso una brutta china, fino al giorno in cui il PR Ray Embrey decide di aiutarlo a riabilitare la sua immagine. Le cose si complicano quando Hancock pensa bene di iniziare una relazione segreta con la moglie di Ray, la bellissima Mary.

Berg aveva girato una volta un film decente di nome COSE MOLTO CATTIVE poi è naufragato tra le sponde hollywoodiane ritagliandosi una parte di manovalanza nel settore facendo pure l’attore.
Hancock è una cazzata colossale.
Probabilmente gli sceneggitori devono aver pensato che con tutti questi film di supereroi ci poteva stare in mezzo anche uno di colore(tanto per rimettere le cose in equilibrio) e trovare un pretesto di una storiellina mai così banale per un fine bestiale. Hancock nasce proprio nel cinema e spero che li finisca nel senso che non mi stupirebbe se dovessero fare un fumetto tratto dal film(tanto per incasinarsi ancora di più)ma il merchandising è cosa assai seria e gli americani lo sanno.
Cosa dire dunque…qualche scenetta carina il film la confeziona, ma ci mancherebbe anche con il budget assurdo del film. Il cast non funziona, la Theron è fuori parte e Will Smith continua a non piacermi e Bateman lasciamolo lì dov’è che è meglio.
Puntare su un clichè come quello del tipo sfigato, scazzato,alcolizzato non è un’idea origginale ma banale a mio avviso. Il film sbanda poi di atto in atto cercando qua e là di prendersi sul serio ma non riuscendoci cerca di approfondire alcune tematiche per sviare l’attenzione.
Se la maledizione del potere generava nei mutanti degli X-MAN dubbi e perplessità, in questo film sono le smorfie di Smith a dare quel senso di velata malinconia di chi deve convivere con qualcosa che non ha scelto.
Naturalmente il film ha avuto un buon incasso come davvero non ci aspettava da un blockbuster di genere come questo e scoprire che Muccino era stato preso in considerazione per girarlo, beh dice davvero tutto…