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domenica 24 aprile 2016

German Angst


Titolo: German Angst
Regia: AA,VV
Anno: 2015
Paese: Germania
Giudizio: 3/5

Tre storie tedesche di amore, sesso e morte a Berlino.

Era da parecchio che non sentivo parlare di Buttgereit. Un regista che ho avuto modo di conoscere numerosi anni fa, grazie a pellicole con un alto tasso di gore come Nekromantik 2, Der Todesking e il malatissimo Schramm
Kosakowski e Marschall invece quasi non gli conoscevo. L'ultimo ha diretto un paio di pellicole interessanti come Masks.
A differenza di quasi tutto il pubblico che ha preferito il Guinea Pig di Buttgereit, mi schiero invece dalla parte del buon Marschall con la sua Mandragora e la ricerca della scopata perfetta.
Due parole sulle trame. Il primo episodio, racconta la storia di una giovane ragazza che vive sola con il suo porcellino d'India in uno sporco appartamento a Berlino, scopriamo che nella camera da letto si trova un uomo, legato e imbavagliato e quello che succederà saranno torture silenziose.
Il secondo episodio racconta di una giovane coppia sordomuta che viene attaccata da un gruppo di teppisti.
Nell'ultimo episodio, un uomo si imbatte in un sex club segreto gestito da un elite di feticisti che promette la miglior esperienza sessuale di sempre usando un farmaco fatto con le radici della leggendaria pianta della Mandragora.
Diciamo che il primo episodio è quello più ad effetto, silenzioso, un torture di quelli difficilmente dimenticabili, in più senza dover stare a spiegare nulla, lascia lo spettatore a farsi seghe mentali su chi o cosa potrebbe aver fatto la vittima.
Il secondo poteva davvero dare tanto, invece scade diventando quasi ironico e puntando ad una violenza in parte gratuita con medaglioni dai poteri strani capaci di entrare nel corpo di chi si ha di fronte. Il terzo è semplicemente il meglio riuscito perchè in fondo ha la storia più simpatica. E'violento ma non esagera mai e in alcuni punti è decisamente folle osando e puntando su una suspance e alcuni elementi davvero interessanti.
Purtroppo bisogna dire che di soldi il film non ne ha ottenuti molti, la produzione e i costi sono stati interamente realizzati con fondi privati e con il crowd founding e il terzo episodio quello di Marschall, anche produttore, è stato di certo il più costoso.
Finalmente un horror a episodi europeo che seppur con alcuni limiti, ha dalla sua una pregevole fattura, alcuni registi che non sentivamo più da un pezzo e la speranza di vedere altri lavori simili.