Titolo: Fist of the North Star
Regia: Tony Randel
Anno: 1995
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Dopo una catastrofe nucleare, il mondo
è caduto nel caos e nell’anarchia. Shin, maestro della Croce del
Sud, decide di assumere il potere, uccidendo sia i suoi colleghi, sia
i maestri nemici del Pugno del Nord. Ma uno sopravvive, è Kenshiro,
che vaga nel deserto, rifiutando però di vendicarsi, nonostante Shin
tenga prigioniera la sua amata Julia.
Arriverà in un paese, Paradise Valley, che sta per essere invaso dalle truppe di Shin, e questa volte non potrà scappare dal suo destino…
Arriverà in un paese, Paradise Valley, che sta per essere invaso dalle truppe di Shin, e questa volte non potrà scappare dal suo destino…
Il film in questione è il primo e
unico live action sulle gesta del famoso lottatore diventato famoso
per la saga animata. Low budget, un mestierante con poca esperienza,
un cast improvvisato dove spuntano alcuni attoroni, uno scenario post
apocalittico anch'esso reso il più realistico possibile ma a guardar
bene risulta tutto palesemente finto dove la credibilità dobbiamo
sforzarci noi di ricrearla.
E poi botte da orbi, effetti in c.g
dove grava l'assenza di soldi, trucco e costumi inguardabili a
partire dal vestiario e dalle cicatrici di Ken, tanta voglia di
crederci per un film che negli anni ha saputo diventare un piccolo
cult trash tra gli amanti del genere e al contempo è stato uno dei
pochi ad aver avuto il coraggio di inscenare le gesta di Ken almeno
nella prima parte delle sue avventure.
Il problema di Randel era quello di
credere in ciò che faceva senza rendersi conto che se almeno
l'intento fosse stato quello di renderlo una parodia allora ci
sarebbe riuscito, ma invece il film sin dall'inizio si prende
maledettamente sul serio fino all'incontro con Shin altalenando
momenti clamorosamente comici e girati malissimo come la morte di
Bart o alcuni incontri dove la coreografia è ridicola soprattutto
se pensiamo all'incontro finale tra Ken e Shin. (che finisce a calci
nei maroni e testate) Per finire poi altri spiacevoli incontri dove
anzichè usare le tecniche di Hokuto si passa direttamente alle armi
da fuoco sparando ai nemici.