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sabato 5 marzo 2022

Tre piani


Titolo: Tre piani
Regia: Nanni Moretti
Anno: 2021
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Tre piani, tre famiglie e la trama del quotidiano che logora la vita, disfa i legami, apre le ferite, consuma il dramma. Al piano terra di un immobile romano vivono Lucio e Sara, carriere avviate, spinning estremo e una figlia che parcheggiano dai vicini, Giovanna e Renato. Al secondo c’è Monica, che ha sposato Giorgio, sempre altrove, ha partorito Beatrice senza padre e ‘ha’ un corvo nero sul tavolo. All’ultimo dimorano da trent’anni Dora e Vittorio, giudici inflessibili che hanno cresciuto Andrea al banco degli imputati. Un incidente nella notte travolge un passante e schianta il muro dello stabile, rovesciando i destini e mischiando i piani.

Tre piani è un film altalenante con tante cose belle e altre noiosissime e recitate in maniera superficiale.
Tre storie che finiranno per forza in tragedia almeno apparentemente per poi livellarsi e trovare un equilibrio nel climax finale dove verranno inseriti alcuni personaggi in grado con il loro carattere di dare polso alla vicenda ed è il caso ovviamente di Tommaso Ragno e Stefano Dionisi.
Vicende reali che Moretti a voluto sondare addentrandosi in un personaggio corretto quanto scomodo nei modi e nel non saper mai essere adeguato con il proprio figlio. In questo caso l'ascesa di Andrea e la scena iconica dove prende a calci il padre è il simbolo di una famiglia in parte disfunzionale. Come dicevo con una recitazione piatta e blanda in cui i limiti di Scamarcio, della Rohrwacher e della Buy e dello stesso Moretti sono fin troppo evidenti, non manca qualche ingenuità come la rivolta dei razzisti contro gli africani nella Caritas (scena quanto mai patetica e fuori misura) la fuga di Monica e la storia d'amore con il cognato, infine la Buy che parla alla segreteria telefonica per lasciare messaggi al defunto marito. Per qualche strana ragione però nonostante poi una regia pessima, il film è riuscito a non risultare così noioso anche se spesso in alcune scene è troppo prolisso. A questo punto spero vivamente visti i limiti che rimanga l'ultimo film di Moretti dal momento che seppur salvandosi in estremo vanta tanti e troppi difetti che non vorrei rivedere.