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giovedì 3 dicembre 2020

Greenland


Titolo: Greenland
Regia: Ric Roman Waugh
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un ingegnere edile in crisi con la moglie torna a casa per la festa del figlio e cerca di riconquistare la compagna ma lei, pur apprezzandolo come padre, rimane fredda verso il marito. Nel mentre una cometa si avvicina alla Terra e l'uomo è raggiunto da un'allerta presidenziale al telefono, che gli dice di recarsi presso un aeroporto militare con la famiglia. La festa del bambino viene così interrotta, i vicini si allarmano per non aver ricevuto la stessa allerta e la Florida viene colpita e devastata da un frammento della meteora, grande come uno stadio da baseball. Arrivare all'aeroporto militare non sarà però facile e a complicare ulteriormente le cose c'è la condizione diabetica del figlio...

Gerald Butler quando non deve salvare il presidente, cerca di salvare il mondo da catastrofi apocalittiche. Greenland non è un buon film, ma questo si sapeva e la curiosità nel volerlo vedere nasce dalle spudorate scelte narrative del film condite da comicità involontaria unite al senso di patriottismo scellerato americano.
Andiamo per punti. John Garrity ha tradito una moglie gnocchissima e ora lei si sta vendicando cagandolo col contagocce. John è un ingegnere e viene scelto tra coloro che potranno sopravvivere all'estinzione di massa (pochi ma buoni, ognuno selezionato sulla base di un "talento").
John scopre che suo figlio non potrà salvarsi perchè malato (diabetico) e passerà metà del film a cercarlo con l'insulina in mano. Arriverà addirittura ad uccidere un uomo per rimanere poi impassibile a gongolare di fronte al cadavere senza capacitarsi di quanto accaduto.
Ultimamente i disaster movie sono così sentimentali da farli sembrare drammi inconsistenti in cui immettere la tragedia o la fatalità di qualcosa che non si può arginare possa salvare quel poco di buono che da solo il dramma non esprimeva a dovere.
Ma così non è, dopo GEOSTORM, DEEP IMPACT, ARMAGEDDON e altri disastri più che disaster movie, si rimpiangono i tempi di TWISTER, DANTE'S PEAK, QUAKE.
Quasi tutte le scelte del film sono banali e telefonate oltre che prevedibili e vedere lo sparuto gruppo di sopravvissuti nel finale dopo aver trascorso nove mesi in un bunker e sapere che saranno loro a far risorgere la società forse è l'incubo maggiore del film.