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lunedì 24 dicembre 2012

May


Titolo: May
Regia: Lucky McKee
Anno: 2002
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

May è una giovane ragazza dall'infanzia difficile che non conosce il significato dell'amicizia e dell'amore. Lavora in una clinica per animali e vive da sola con la sua unica vera "amica", una bambola che la madre gli regalò quando era ancora piccola.
Dopo l'ennesimo tentativo fallito di conquistare l'uomo dei suoi sogni, deciderà di costruirsi l'uomo perfetto usando le parti delle sue vittime

McKee è uno di quei registi che maturano film dopo film.
Questo suo esordio non è certo da trascurare anche se il passo più importante si rivelerà quello di THE WOMAN. A suo agio anche nell’adattare episodi dei MOH, la sua particolarità è giocata dalla regia e dal taglio delirante che si imprimono bene nella prova e nella catarsi della protagonista.
A metà tra il dramma psicologico e alcune connotazioni splatter-gore, May ha dalla sua inoltre una storia quantomeno originale che se anche ricalca alcuni aspetti già visti, apre un’ottima analisi sulla costruzione della follia. Non è un film semplice e McKee lo sa dal momento che scegliendo questa particolarità imbocca, con la facile possibilità di perdersi a metà strada, un lungo viaggio nel senso di emarginazione, del rifiuto e della solitudine, che viaggiano a pari passo con i sentimenti provati dalla protagonista.
La fragilità femminile e il suo lato deviato sono espressi bene, forse l’unica critica è proprio in quello che May raccoglie e la lunga sequela del modus operandi della ragazza alle volte sembra un po’ troppo noioso e prevedibile.