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domenica 18 aprile 2021

City Hunter private eyes


Titolo: City Hunter private eyes
Regia: Kenji Kodama
Anno: 2019
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Ryo ha una nuova cliente, la modella Ai, che scatena naturalmente i suoi più bassi istinti, al solito comunque tenuti sotto controllo dalla fida Kaori a colpi di pesanti armi contundenti. Ai sembra essere la chiave di un macchinoso piano del boss della Dominatech, che oltretutto è un ex compagno di scuola di Kaori, da ragazzino vittima di bullismo e aiutato dall'energica ragazza. Ryo nasconde la gelosia che prova per il rapporto tra l'uomo e Kaori mentre in città la situazione si fa sempre più calda, con l'arrivo di mercenari e droni e il coinvolgimento non solo degli ex rivali Umibozu e Miki, ma pure delle proprietarie del Cat's Eye, il trio di sorelle e inafferrabili ladre "occhi di gatto".
 
City Hunter non mi ha mai fatto impazzire, mi è sempre parso una sorta di Occhi di gatto con un poliziotto maschio in più come protagonista. In questa nuova ed esilarante avventura, bisogna ammettere che Kodama, esperto di animazione, non si è fatto mancare proprio nulla inserendo azione e sparatorie a gogò assieme a tutti i vecchi personaggi della serie animata e creando un plot narrativo decisamente di livello. City Hunters appare come un'avventura leggermente sopra la soglia con diversi colpi di scena ma dall'altro lato un fattore incontrovertibile ovvero una critica forte che investe tante opere nostalgiche nell'eccessivo rispetto per il materiale originale senza fare quello sforzo in più che poteva risultare più accattivante e dare più originalità alla trama e alla struttura.
Trattandosi di un fan service la risposta viene da se, ma a parte questo limite nel concepimento, l'animazione è buona, il ritmo è concitato, forse sono troppe le slapstick tra la perversione patologica di Ryo a differenza invece delle scene rocambolesche in cui lo stesso sbaraglia a mani nude una pletora di nemici. Sempre giocando sul non prendersi sul serio e il suo contrario, risulta un'opera con una discreta dose di intrattenimento.