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lunedì 13 maggio 2024

Spaceman


Titolo: Spaceman
Regia: Johan Renck
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

L'astronauta Jakub Procházka si trova da 189 giorni da solo in una missione spaziale ai confini della galassia e si rende conto che sua moglie Lenka, rimasta incinta, potrebbe non aspettarlo più quando ritornerà sulla Terra. In un momento di disperazione, riceve un inaspettato sostegno da Hanus, una creatura aliena che si nasconde nelle viscere dell'astronave. Nel tempo lunghissimo che passano insieme, Jakub cerca di capire che cosa è andato storto nella sua relazione e come fare per riconquistare la donna che ama
 
Spaceman è un altro film solitario e intimista all'interno di un astronave in mezzo allo spazio profondo come lo era stato al tempo il bellissimo MOON. Renck, l'autore della serie di CHERNOBYL, prendendo spunto dal romanzo da cui il film è tratto spinge molto su questa sorta di dialogo prima interno e poi esterno, questa espiazione della colpa legata alle responsabilità come futuro padre e dalle colpe dei padri (il suo torturatore comunista ai tempi della guerra). In questa sorta di catarsi interna e dai pochi e accennati dialoghi con il capitano del progetto, Tuma, la quale cerca di mantenerlo su un piano lucido proprio quando Jakub intraprende un viaggio onirico dove conoscerà questo ragno gigante ovvero Hanus l'alieno.
Tutti i dialoghi con esso riescono ad essere molto reali e portano l'alieno a cercare di comprendere la natura umana spiegando quella aliena e le differenze tra obbiettivi e bisogni delle due razze. Rimane un’intensa quanto bizzarra seduta psicoanalitica di un’ora e quaranta a gravità zero, dando l’opportunità all’ormai (s)perduto Jakub di metabolizzare, seppur a distanza di settecento milioni di chilometri dall’amato globo terracqueo, l’ormai deteriorato rapporto con l’amata moglie Lenka
E' un film lento e solitario, Jakub appare e viene definito "l'uomo più solo del mondo", un weirdness strano e per certi versi assurdo soprattutto dove sembra andare a parare nel climax finale