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martedì 9 giugno 2015

What we do in the shadows

Titolo: What we do in the shadows
Regia: Taika Waititi
Anno: 2014
Paese: Nuova Zelanda
Festival: TFF
Giudizio: 4/5

Un gruppo di vampiri con sede in Nuova Zelanda lotta per capire la moderna società e per adattarsi al mutevole mondo che li circonda.

Negli ultimi anni sui vampiri si è mosso davvero poco di originale.
Possiamo annoverare STAKE LAND, WE ARE THE NIGHT e questa godibilissima, fresca, originale commedia e insieme mockumentary sui vampiri made in Nuova Zelanda.
Una maniera piuttosto ironica che riesce per quasi tutta la durata, tolta una mezz'ora un pò leziosa nella parte centrale, a uscirsene de-strutturando e facendo una sorta di parodia dei luoghi comuni dei vampiri.
Dai ghoul, alle banshee, ai lupi mannari, alla bestia, alla convivenza, tutto sembra possedere le carte per riuscire a trovare un buon intrattenimento low-budget.
Complice lo script, le interpretazioni intense, il film è stato diretto a quattro mani da Taika Waititi, qui alla sua opera terza, e Jemaine Clement, alla sua opera prima, anche protagonisti della pellicola.
Senza inventare nulla, ma lavorando sull'immagine del vampiro, i due autori prendendo spunti vari e citazioni a bizzeffe, sfruttano le difficoltà nell'era dei media, Skype e YouTube, sconsacrando con l'ennesimo giro di vite il terreno più sconsacrato di tutti, ma anche il più duro a morire e allo stesso tempo prendendo un ventaglio di situazioni su cui incentrare l'impianto ironico come l'omoerotismo, il non potersi specchiare, la maledizione di vivere in eterno e restare sempre della stessa età.

What we do in the shadows tenta di “dare risposte a quelle domande che nessuno ha il coraggio di porre” a volte in modo singolare, alle volte intrappolato in piccoli pantani da cui difficilmente riesce ad uscirne, sempre bilanciato, ma alla fine arrivando ad un traguardo, unendo due elementi molto abusati e confermando che le idee sono alla base di un buon risultato.