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venerdì 26 aprile 2024

We die alone


Titolo: We die alone
Regia: Marc Cartwright
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

L'introverso Aidan cerca la propria anima gemella, a modo suo. Finché crederà d'averla trovata...

Aidan è uno come tanti che soffre di solitudine ma non riuscendo a recarsi agli appuntamenti con i match sui social inscena degli inquietanti incontri in casa prendendo un manichino e fingendo di avere la ragazza di fronte. Solo in questo modo sembra riuscire a comunicare. Eppure a lavoro riesce ad essere se stesso e senza nemmeno accorgersene trova un'altra anima gemellata con la sua, Elaine, la quale solo nel finale vedrà un colpo di scena toccante quanto ormai slegato dagli intenti della storia. Chelsea e Aidan sono in parte la riprova di qualcosa che non funziona, di due psicopatie a confronto le quali cercano di avere la meglio sull'altro. Da una partenza molto soft e timida si passa alle maniere forti finendo in un vero e proprio bagno di sangue.

sabato 17 febbraio 2024

Simulacrum


Titolo: Simulacrum
Regia: Alessio Nencioni
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

Un manipolo di uomini si aggira tra le macerie di un’era antropocenica dissolta… sono dei sopravvissuti, scarti di una tecnoscienza che si è completamente alienata, abbandonando la propria residuità biologica parassitaria. K. è uno di questi umanoidi smarriti, nudi, in dipendente ricerca di un segnale che possa disvelare qualche artefatto utilizzabile, una retro-tecnologia sfruttabile, una connessione interfacciabile. Ricerca disperata, cieca, insieme a compagni ostili, regrediti, afoni, in un mondo ermetico svuotato di ogni significato; sotto la cui superfice una sub umanità ancora più involuta, scorre come veleno all’interno di tunnel orrorifici.

Simulacrum per Nencioni della Magnetic Head Production con i suoi tredici minuti, è un corto sbalorditivo che riesce grazie al suo taglio distopico, fantascientifico, post apocalittico e sperimentale a mettere in scena in quasi un'unica location i residui germinali dell'umanità.
Individui spogli che sembrano tornati agli albori della società in un esistenza primitiva dove prevalgono gli istinti, la violenza e la sopraffazione. Gli scarti che sopravvivono sembrano dividersi tra chi sceglie una sorta di proto rave continuo dimenticandosi di tutto e vivendo all'interno di una caverna di perdizione. Oppure dei sopravvissuti dell'Apocalisse che c'è stata trovandosi con ciò che rimane della tecnologia, vivendo di stupri e trovando sulla propria strada personaggi inquietanti e sacerdotesse che cercano ancora un contatto con Madre Natura

domenica 26 novembre 2023

Cigno


Titolo: Cigno
Regia: Wes Anderson
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un ragazzo, Peter Watson, viene molestato e sostanzialmente rapito da due bulli feroci, senza cuore e armati di pistola. Peter è intelligente ed è un appassionato studioso di fauna selvatica, in particolare di uccelli. Il suo tormento, dunque, aumenta ulteriormente quando i bulli puntano la loro pistola contro un bellissimo cigno.
 
Ancora Roald Dahl in un racconto di poco più di dieci pagine per una vicenda di formazione, un piccolo viaggio dell'eroe del protagonista che incappa in una vicenda di bulli. Una sorta di prequel per Meravigliosa storia di Henry Sugar se non altro per definire e contestualizzare sentimenti ed emozioni umane. Eppure dei quattro cortometraggi usciti quest'anno e quasi tutti relative ai racconti dello scrittore britannico, questo a mio avviso è il più puntiglioso e risente di un'impostazione troppo filosofeggiante con sfoggio di dialoghi e un'impostazione teatrale che non riesce a beneficiare la vicenda anzi snaturandone in parte l'interesse e la natura stessa del racconto. Seppur come sempre ci troviamo di fronte ad una scenografia pazzesca, il Cigno diventa per certi aspetti, tra gli altri, una sorta di esercizio di stile dell'autore, aspetto che spesso gli è stato rimproverato.


domenica 19 novembre 2023

Deratizzatore


Titolo: Deratizzatore
Regia: Wes Anderson
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

In un paesino americano il proprietario di una pompa di benzina vive sotto l'assedio dei topi. Chiama perciò un derattizzatore della zona, noto per essere un vero esperto nel suo campo. L'uomo si presenta spiegando come sia fondamentale nel suo mestiere conoscere da vicino le sue prede; il suo studio dei ratti nel corso degli anni è stato talmente assiduo e approfondito da renderlo oramai simile fisicamente a essi. Ma questa non è certo la cosa più strana di questo bizzarro personaggio e lo si scopre non appena egli si mette all'opera.

Un altro Wes Anderson in un corto di venti minuti dopo HOTEL CHEVALIER del 2007.
In un anno è uscito un lungo, un medio e ben tre cortometraggi. Ralph Fiennes è un attore così posato e versatile che oltre offrire nei corti successivi il ruolo di Roald Dahl, si presta perfettamente ai meccanismi dell'autore e dell'opera in questione regalando piccoli gesti e una mimica facciale perfetta per connotare un personaggio ambiguo e fuori dal comune.
Un pifferaio magico post moderno che viene chiamato per risolvere questioni che solo lui, pensando come i ratti, riesce a sorprendere risolvendo i problemi in maniera assolutamente atipica.

Veleno


Titolo: Veleno
Regia: Wes Anderson
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nell'India di epoca coloniale, l'inglese Harry Pope una sera viene scoperto nel suo bungalow, sdraiato assolutamente immobile sul suo letto, visibilmente stressato. A trovarlo è Timber Woods, al quale, con un sussurro urgente, Pope dice che un serpente si è addormentato a pancia in giù sotto le lenzuola e che non può muoversi per paura di svegliarlo e di essere morso. Il serpente, dice, è un krait, il cui veleno potrebbe uccidere un uomo in tre minuti netti a meno che non gli venga immediatamente somministrata una dose di antidoto. Harry ordina a Timber di convocare il dottor Ganderbai, che si precipita e inizia a formulare una missione di salvataggio. Il piano del dottor Ganderbai prevede di inzuppare le lenzuola di Harry con del cloroformio, sperando che metta fuori combattimento il serpente.
 
Ritorna Roald Dahl dopo uno dei capolavori del regista ovvero Fantastic Mr Fox.
Tornano i cortometraggi curati nello stesso anno con Deratizzatore e Cigno. Torna la solita forma qui con l'ausilio di una ciurma di attori che ha prestato enfasi, eleganza e grazia in tutti i lavori, cambiandosi i ruoli e i costumi ma mantenendo quella spensieratezza tipica di alcuni personaggi andersoniani.
Torna Roald Dahl scrittore venerato dal regista che decide di omaggiare in tre diverse formule lo stesso anno. Questo forse rimane il secondo migliore dopo Deratizzatore dove le vicissitudini infervorate e frementi non sembrano mai fermarsi o spegnersi quando invece trasportano il protagonista da una stanza e da un luogo ad un altro e con l'elemento di sottofondo, il serpente, ben costruito nel suo nascondersi senza essere quasi mai palesato. Una struttura e una prosa fitta che non concedono mai un respiro, entro cui poter dare sfogo ad un resoconto in prima persona in cui la scena si svolge ma soprattutto viene narrata, con chi racconta rivolto spesso a condividere lo sguardo dello spettatore.

venerdì 11 agosto 2023

Strange Thing About The Johnsons


Titolo: Strange Thing About The Johnsons
Regia: Ari Aster
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Lo scrittore Sidney Johnson coglie per sbaglio suo figlio di dodici anni, Isaiah, nell'atto di masturbarsi. Imbarazzato, si scusa e lo rassicura che si tratta di qualcosa di perfettamente naturale, senza avere idea che il figlio si stesse masturbando su una sua fotografia.
 
Ari Aster è un buon regista. A detta di molti uno dei maggiori nel campo dell'horror moderno.
Per me non lo è mai stato ma questo cortometraggio finora è il suo pezzo forte contando che è stato il primo lavoro per la tesi di laurea. Famiglia afroamericana, omosessualità, pedofilia inversa e gerontofilia. Crudo, amaro, minimale. Pochi dialoghi, spazio alle esressioni, ad un padre che si presta, che vorrebbe spezzare questo circolo vizioso senza riuscirci. Qualcosa di mai visto e di originale. Un tema perverso portato agli estremi senza però mai mostrare ma facendo solo intuire facendoci immaginare le previsioni più nefaste e gli effetti imprevisti oltre conseguenze inattese.
Un'opera di mezz'ora che solamente nel finale mostra qualche pecca di presunzione esagerando con la violenza a dispetto di quanto con una precisione millimetrica è riuscito a lesinare precedentemente creando una tensione costante.

martedì 1 novembre 2022

Giant god warrior appears in Tokyo


Titolo: Giant god warrior appears in Tokyo
Regia: Shinji Higuchi
Anno: 2012
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Sembra una giornata normale nella frenetica Tokyo, una giornata come tante altre: il traffico fluisce caoticamente lungo la rete stradale, la popolazione vaga per le vie armeggiando con tablet e cellulari, del tutto ignara del pericolo che incombe imminente sulle loro teste. Nell’indifferenza generale fra i monumentali grattacieli edochiani inizia a delinearsi la figura di un gigantesco meccanoide intenzionato, una volta sceso a terra, a cambiare per sempre il volto della metropoli.
 
Prodotto dallo studio Ghibli, questo corto di 10 minuti molto scifi e live action sembra portare ormai all'imminente catastrofe e fine del mondo da parte dei guerrieri invincibili, coloro che come per il tempo della creazione, in quella stessa settimana distruggeranno pianeti e poi chissà..
Con la voce narrante di una ragazza che racconta come sia stata una profezia annunciata dal fratello, dell'arrivo dei giganti, questo omaggio ai mostri kaiju non poteva che avere le sigle e le influenze del creatore di NEO GENESIS EVANGELION, GAMERA e gli stessi guerrieri di NAUSICAA NELLA VALLE DEL VENTO. Dimenticate qualsiasi tipo di redenzione, missione salvifica, qualche eroe che subentra a combattere la minaccia. Niente di tutto questo. Arrivano e purgano il genere umano con raggi potentissimi e nel giro di poco il mondo è ko.

sabato 18 giugno 2022

Love, death and robots-Season 3


Titolo: Love, death and robots-Season 3
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

1-Tre robot: anche qui si riparte con il trio di robot, in un episodio divertente ma anche cinico e soprattutto post-apocalittico. L'uomo non fa che promuovere armamenti nucleari e guerra allora chi è veramente il prescelto a finire su Marte e forse iniziare una nuova era? Non di certo l'uomo.
2-Un brutto viaggio: straordinario. Solitario. Survival mood. Melville, Poe, e molti altri sono i contagiati prescelti per questo episodio tutto a mare su una nave dove una creatura farà strage dei marinai cercando una vittima sacrificale per il suo piano..crudo, violento, sovrannaturale..la bestia che riesce a comunicare con il sopravvissuto usando uno dei corpi delle vittime è uno dei momenti più alti del corto.
3-La pulsazione della macchina: forse siamo di fronte ad uno degli episodi più onirici, visionari e scifi di tutto il progetto con deviazioni cyberpunk. Per salvare la specie si varcano i satelliti naturali di Giove, dove avviene l'incidente e si perde la speranza sopraggiungendo i farmaci, le droghe, per provare a dare ancora un senso alla ricerca di qualcosa che non è facile spiegare..allucinato come il viaggio della protagonista e gli incubi dove comincia a vedere la realtà attorno a sè astratta e bidimesionale e dove il confine tra realtà e follia diventa sempre più labile.
4-La notte dei minimorti: a seguito di un incidente clamorosamente ironico, i non morti prendono il sopravvento e fanno manbassa degli umani in tutte le zone del mondo. Impossibile contrastarli. Con uno stile ipertrofico e un ritmo incredibile..
5-Morte allo squadrone della morte: totale. Scott, Cameroun, tutta l'azione di uno squadrone che sembra uscito da Alien(s) in lotta contro un orso mutante quasi impossibile da abbattere. Splatter, distruzione, esplosioni, di tutto e di più senza far mancare quella violenza devastante in uno dei corti meglio confezionati dove seppur gli intenti e il senso di fondo sono assai banali, il potere dell'intrattenimento e del ritmo trova un impatto deflagrante
6-Sciame: tanta scifi anche qui alle prese con una frontiera spaziale con due scienziati cyborg alle prese con una razza aliena insettoide dovendo appurare se la razza in sè è in grado di pensare e dotata di capacità intellettive. Una riflessione con sfumature filosofiche sull'altro alieno dove la paura e la curiosità si fondono per entrare in uno scenario visivamente molto imponente e ricco capace di lasciare diverse riflessioni.
7-Mason e i ratti: dall'Irlanda un vecchio che vuole sterminare famiglie intere di ratti mercenari armate che non vogliono proprio lasciare la fattoria in cui vivono. Il vecchio che fa parte della vecchia scuola non riuscendo a stanarli chiederà l'ausilio delle armi hi-tech. Il risultato è un abominio più letale degli stessi topi che il vecchio non potrà sopportare a lungo..a tratti commovente, violento e truculento dove ancora una volta viene demonizzata la tecnologia..
8-Sepolti in sale a volta: un'altra chicca con uno stile visivo eccellente, sembra quasi di vedere un film vero e proprio portando al top l'animazione videoludica in un progetto d'animazione. Quasi lovecraftiano per certi aspetti dove le montagne della follia sono il crepuscolo dove una squadra dei corpi speciali arriva nelle grotte dell'Afganistan per recuperare un'ostaggio prigioniero dei terroristi ma quello che troveranno mano a mano che scendono nelle profondità della terra sembra essere puro male. Una metafora sulla guerra, sull'invasione e su molto altro ancora.
9-Jibaro: folklore e mitologia, relazioni tossiche, in questo splendido affresco con uno stile minimale, un'animazione esemplare seppur non esente da difetti per l'incredibile complessità con la quale è stata realizzata. Un amore così violento e impossibile che lascerà basiti lasciando da parte i dialoghi e comunicando solo di sguardi e movimenti del corpo. Cruenta, feroce, senza lieti fini, ma lirismo puro. Una vera perla per uno dei corti top dell'intero progetto.

Abc of death


Titolo: Abc of death
Regia: AA,VV
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

27 differenti registi mettono in scena 26 modi differenti, perversi, brutali e violenti, di morire. Ogni cortometraggio è realizzato a partire da una lettera dell'alfabeto, iniziale di una parola scelta per dare sfogo alla fantasia horror.
 
In Abc of death ad ognuno è stato dato modo di esprimersi nella piena libertà sfruttando ogni strumento cinematografico e stile possibile. Qualcuno ci ha preso gusto, qualcuno è risultato particolarmente ispirato e qualcun altro ha fatto il suo senza incidere o lasciare nulla di originale. 26 cortometraggi sono tanti. I nomi in cabina di regia vantano la creme de la creme dell'horror internazionale. Ci sono alcuni dei miei registi preferiti come Weathley, Gens, Vigalondo, Iguchi, Yamaguchi, Tjahjanto, West, Cattet & Forzani. Il livello generale soddisfa in parte, dal momento che il limite più grosso è proprio la durata e molti autori chiamati in causa avevano storie e sceneggiature da lungometraggi o mediometraggi per cui la narrazione a volte viene stroncata di netto. Alcune suggestioni sono visivamente stimolanti soprattutto nell'animazione e nella stop motion (Klutz) ma anche in scelte complesse come Removed di Spasojevic dove un ospedale pratica rimozioni chirurgiche di pezzi di pelle su una cavia umana, i quali diventano – immersi in soluzione – pezzi di pellicola. Oppure Pressure di Rumley dove una madre per comprare la bici alla figlia sarà disposta a tutto, oppure ancora esperimenti molto fantasiosi come Hydro-Electric Diffusion o Unearthed girato in pov proprio sui vampiri dell'outsider Weathley.

ABCs of death 2


Titolo: ABCs of death 2
Regia: AA,VV
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Sequel della più ambiziosa antologia cinematografica mai realizzata. Ciascuno dei 26 registi coinvolti - tra i massimi talenti a livello mondiale del cinema contemporaneo - dirige uno dei 26 capitoli individuali, libero di scegliere una parola - che inizia con la lettera a lui assegnata - per creare una storia dedicata alla morte.

Anche qui troviamo alcuni dei master dell'horror contemporaneo: Robert Morgan , Aharon Keshales e Navot Papushado, Jim Hosking, Jen e Sylvia Soska, Vincenzo Natali, Steven Kostanski, Julien Maury e Alexandre Bustillo. Nonostante la critica abbia bocciato il primo capitolo per dare risalto a questo secondo penso invece che in un modo o nell'altro siano sullo stesso piano anche se in questa seconda tranche sicuramente si verte meno sul weird quindi sulle flautulenze e le merde assassine del primo capitolo.
A is for Amateur (di E. L. Katz) è assolutamente ironico e grottesco allo stesso tempo dove un killer rimane imprigionato nell'impianto di ventilazione ma riuscirà lo stesso, anche da morto, a svolgere la propria missione.
B is for Badger (J. Barratt) Barratt al suo esordio dirige un mockumentary sulle radiazioni e delle talpe cannibale in pochissimi minuti se non fosse che non le vediamo mai..ma di per sè la prova non è affatto male
C is for Capital Punishment (J. Gilbey) un uomo viene incolpato ingiustamente per la morte di una ragazzina di cui non è il responsabile. Finirà davvero molto male..
D is for Deloused (R. Morgan) R.Morgan non compare tra i registi eppure il suo corto in stop motion è forse uno dei risultati più originali, malati che meglio coglie lo spirito del progetto
I is for Invincible (E. Matti) sembra la parodia dei classici risultati in cui si cerca di uccidere i parenti per avere l'eredità..ma con gli ultracentenari sarà molto difficile.
J is for Jesus (D. Ramalho) un torture porn lgbt su un omosessuale che come Gesù torna in vita per vendicare il suo compagno..blasfemo ma originale
O is for Ochlocracy (H. Ohata) una corte di morti viventi giudica una donna per aver ucciso alcuni di loro..
W is for Wish (S. Kostanski) chi, da bambino, non ha mai desiderato di vivere le avventure del suo eroe preferito?
Ecco, gli (s)fortunati ragazzini protagonisti di questo corto scopriranno, a loro spese, che il loro sogno è diventato realtà. Crudelissimo, violentissimo, bellissimo dall'autore di Psycho Goreman e Manborg.


giovedì 12 maggio 2022

Bobby yeah


Titolo: Bobby yeah
Regia: Robert Morgan
Anno: 2011
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5

Il film racconta la storia di Bobby Yeah, una strana creatura che incontrerà altrettanto strane situazioni e personaggi dopo aver rubato un animale domestico.
 
Un folle ambizioso che crea, da forma a esseri purulenti, giocando con la vita e godendo della sofferenza. Robert Morgan non ha bisogno di presentazioni. Un regista che come Tippett sonda progetti folli e ambiziosi, dando sostanza a forme diverse dell'animazione e della stop motion, creando una galleria di incubi e mostri, creature polimorfe e mutanti, con tanto di congegni di tortura e microorganismi. Un corto allucinato, fuori di testa e disturbante, una metafora sul mondo moderno, sulla scienza e gli esperimenti sull'uomo e sugli animali, in questo caso forme senzienti create come ibridi e mischiate da un demiurgo folle e fuori di testa.


sabato 26 marzo 2022

Diario di un tossicodipendente


Titolo: Diario di un tossicodipendente
Regia: Giorgio Picinni Leopardi
Anno: 2020
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Alex, tossicodipendente e spacciatore, ripercorre gli eventi principali della sua vita disastrata. Un giorno incontra per caso Maddalena, ex-tossicodipendente, che lo convincerà a cambiare vita dopo una notte d’amore.
 
In 17' Leopardi trasforma un cortometraggio partendo dal tema della droga facendolo sfociare in una bella storia d'amore creando di fatto solo le premesse e gli intenti per quello che appare a tutti gli effetti come un happy ending. Il solito cortometraggio richiesto dalla scuola di cinema dove però tra ironia, dramma e stati deliranti, la vicenda in se senza deragliare in uno sfondo così drammatico, punta su toni più vivaci come dimostra la fotografia e la scelta degli attori dove lei Maddalena, interpretata da Giorgia Fiori, riesce ad essere quella venere così mozzafiato da far smettere il nostro protagonista di farsi. Tra spacciatori, fotografie come testimonianza della dipendenza, maschere allucinatorie che sembrano perseguitare il protagonista, incontri e sguardi fugaci, promesse d'amore sotto le lenzuola, questo piccolo esordio lascia ben sperare tracciando i pericoli e l'illusione della droga ma dall'altra lasciando i presupposti per un cambiamento repentino, sicuramente poco realistico nella vita reale ma cinematograficamente valido.

Erax


Titolo: Erax
Regia: Hebru Brantley
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nina e sua zia Opal una sera organizzano un pigiama party ma, nel bel clou della festa, dal libro che stanno leggendo "scappano" delle creature mitiche pericolose chiamate Erax, che sarà dura far rientrare tra le pagine.
 
In 13'Brantley formula una fiaba nera post contemporanea adattandola tra le mura di casa e facendo sgusciare fuori da un libro "trovato per caso" alcuni mostriciattoli in fondo neppure così cattivi.
Una famiglia disfunzionale dove è difficile intuire le pregresse mancanze, una bambina molto sveglia e una zia che prova dal canto suo a mantenere un bel rapporto con la bella nipotina.
Una maledizione, una corsa contro il tempo, uno scontro fisico contro i mostri e un libro che come per gli acchiappa fantasmi è in grado di intrappolare i mostriciattoli senza avverare la profezia che intrappolerebbe Nina e Opal dentro le mura di casa.
Senza infamia e senza lodi, Brantley sceglie un target adattabile a tutte le età, senza violenza e senza momenti particolarmente macabri. Prende la fiaba e la inserisce in un contesto reale creando così un risultato commerciale e scontato ma senza particolari difetti di forma e recitato bene con venature interessanti sul sociale.

martedì 28 dicembre 2021

Risveglio della forza dopo il riposino


Titolo: Risveglio della forza dopo il riposino
Regia: David Silvermann
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 5/5

In un asilo lontano lontano… ma sempre a Springfield, Maggie si avventura nella ricerca epica del suo ciuccio rubato. In questo originale corto che celebra la galassia di Star Wars, questa avventura la porta faccia a faccia con giovani Padawan, Signori dei Sith, noti droidi, truppe ribelli e una battaglia finale contro il lato oscuro
 
Un altro splendido omaggio di questo trio di cortometraggi che uniscono il mondo dei Simpson e della Disney, in questo caso in particolar modo Star Wars. Maggie per riprendere il ciuccio rubato in tre minuti di girato passerà una galleria di situazioni dove non mancherà il combattimento epico, le svariate citazioni e gli easter eggs con una simpatica cornice di immagini tra cui il matrimonio tra Selma e Chewbecca



venerdì 24 dicembre 2021

Toxic Man


Titolo: Toxic Man
Regia: Cadmus Rimbeaux
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Afflitto da una malattia debilitante, l’Uomo Tossico si propone di fermare la cabala di scienziati e burocrati responsabili della sua metamorfosi putrescente con un tentativo di vendetta intensamente surreale e contorto.
 
Toxic Man è stato girato con due lire come il finale in cui per mancanza di budget il ragazzo tossico dovrebbe colpire i leader di una multinazionale e viene tutto ricondotto allo stile del fumetto.
Per il resto in un quarto d'ora ascoltiamo le digressioni del protagonista che racconta la sua lenta metamorfosi, vediamo il corpo trasformato cascare a pezzi e infine la sua lunga marcia per la vendetta. Un revenge movie post apocalittico e vagamente distopico dove ormai per povertà e altri bisogni, pur di sopravvivere si diventa cavie a tutti gli effetti dando la possibilità alle aziende di usare i corpi dei malcapitati per i loro esperimenti e testare così new drugs da laboratorio.

sabato 18 dicembre 2021

Simpsons in Plusaversary


Titolo: Simpsons in Plusaversary
Regia: David Silvermann
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 5/5

La famiglia più amata d’America organizza una grande festa e tutti sono in lista, tranne il povero Homer. Plusaversary è l’evento dell’anno a Springfield, tra amici provenienti da tutta la piattaforma e musiche adatte a una vera principessa Disney.
 
La trilogia di corti omaggio è stata l'ennesima riprova che ormai i Simpson non hanno e non hanno mai avuto rivali. I precedenti corti a tema Star Wars e Marvel erano già dei piccoli capolavori colti e ispirati in grado in pochissimi minuti di dare una sintesi di un'epoca e di svariati personaggi come accade in questo caso dove forse entrano tutti nell'universo Disney, unendo tutti i mondi possibili con un risultato di pochissimi minuti ma di tantissimi rimandi. Risveglio della forza dopo il riposino e THE GOOD, THE BART, AND THE LOKI sono altri lampanti esempi di come l'immaginazione di Silvermann e soci ormai abbia una tale portata di collegamenti e citazioni da lasciare sempre pienamente soddisfatti

mercoledì 15 dicembre 2021

Visitant (2014)


Titolo: Visitant (2014)
Regia: Nicholas Peterson
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una madre protegge i suoi figli da un demone all’interno della loro casa
 
Visitant è un corto di soli 7 minuti con un ritmo incredibile e una solida metafora alla base tale da designarlo come un dramma sociale su famiglie disfunzionali (in questo caso la madre) e la componente soprannaturale. Un mostro che viene visto solo dalla madre e due bambini che fuggono dalla stessa che armata di coltello minaccia di ucciderli. C'è molta disperazione e sofferenza in questa opera la quale vanta alcuni intenti su cui poter scrivere un lungometraggio.

domenica 21 novembre 2021

Ciao Alberto


Titolo: Ciao Alberto
Regia: McKenna Harris
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Dopo che Luca è andato a Genova insieme a Giulia per studiare, Alberto resta a Portorosso per lavorare con il burbero padre di Giulia, Massimo. Insieme a loro il gatto Machiavelli.
 
Ho visto l'ultimo commovente corto della Pixar, sequel del film LUCA che ancora non ho avuto il tempo di vedere. Cosa vogliamo dire di un team che ormai ha sdoganato tutto il talento che possiede regalando opere preziose, socialmente toccanti e con una freschezza e una semplicità rara di questi tempi. Tra le industrie più potenti per quanto concerne l'animazione moderna, Ciao Alberto è l'ennesimo prodotto Pixar che sonda un emozionante rapporto tra un bambino e un adulto in alcuni scorci e scene emblematiche in grado di riassumere tematiche complesse e facenti parte di quella che rimane la crescita e il percorso di formazione di un giovane adulto con un potere speciale.

mercoledì 20 ottobre 2021

Star Wars-Visions


Titolo: Star Wars-Visions
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 9
Giudizio: 4/5

Ancora una volta la mitologia di Star Wars viene assorbita e rielaborata dagli orientali con un risultato magnifico che conferma la visionarietà e la possibilità di creare un progetto ambizioso senza dover rispettare nessuna dicitura ma avendo in tutto e per tutto carta bianca.
Si inizia nel modo forse migliore, con una qualità grafica e uno stile tra i più alti nell'animazione mondiale e il risultato è pazzesco e furibondo come la citazione di quel mostro assoluto di nome Kurosawa, tra i primi a suggerire inconsciamente a Lucas il suo word building.
IL DUELLO è questo, animazione stilizzata a dovere, cura delle inquadrature e la forza di un bianco e nero squarciato da alcuni inserti di colore, come il rosso delle spade laser. Poesia animata. RAPSODIA SU TATOOINE concede un rallentamento prendendosi molto meno sul serio e regalando una versione meno matura e adulta, ma non per questo banale di quanto possa essere importante la musica. Un divertissement che gioca con ironia anche con i personaggi del mondo di Star Wars lasciando un finale aperto.
I GEMELLI è il delirio puro per gli autori di PROMARE, una battaglia che non risparmia nulla sul piano visivo: colorata, frenetica, più concentrata sulla messa in scena di sequenze di grande impatto con un ritmo esagerato e furibondo forse troppo veloce e disorientante ma di sicuro impatto e con fascino da vendere.
LA SPOSA DEL VILLAGGIO ha qualche richiamo sull'influenza della natura, un tema ambientale, l'impatto con spade laser fuse con le katane, un 2d curato al punto giusto e una narrazione che non fa una piega, rallentando il ritmo dell'episodio visto prima e garantendo una storia a tratti commovente.
IL NONO JEDI è un altro esempio pazzesco, anche qui con alcuni richiami come per NAUSICAA e LAPUTA, con una storia di tradimento e vendetta, uno scontro finale memorabile per l'episodio con il miglior colpo di scena.
T0-B1 è forse il più morbido degli episodi senza tanta violenza e crudeltà, ma mostrando un bambino cibernetico che sogna di diventare Jedi.
IL VECCHIO riporta di nuovo ad una narrazione più classica prendendosi i suoi tempi, facendoci conoscere maestro Jedi e il suo Padawan e arrivando fin sulle montagne per combattere un nemico fortissimo. Anche qui ci sono echi e rimandi a Kurosawa su tutti ma anche di nuovo si trasformano e rielaborano usi e costumi creando un sodalizio graficamente eccellente.
LOP & OCHO è un altro episodio da lacrimuccia, emotivamente uno dei più forti e con una storia davvero interessante e drammatico, forse quella che meno aderisce al word building di Star Wars per abbracciare più l'anime e il concetto di ribellione, famiglia, scegliendo una volta per tutte da che parte stare.
AKAKIRI è forse il più cupo, con un'altra storia straziante dove anche qui la rivalità all'interno della famiglia è il fulcro che genera ogni cosa. La lotta contro l’accettazione di un destino predeterminato e l’incapacità di giudizio dettata dall’intensità delle emozioni lasciando spazio ad un climax finale potentissimo.



martedì 27 aprile 2021

Blade Runner 2049 - Nowhere to run


Titolo: Blade Runner 2049 - Nowhere to run
Regia: Luke Scott
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

La fuga del replicante Sapper Morton

Nowhere to run è il secondo cortometraggio dopo Blade Runner 2049 - 2036-Nexus Dawn in cui si dava spazio a Neander Wallace. Un replicante in fuga, passando dal procacciarsi il lavoro per sbarcare il lunario, continuare a credere in un futuro migliore consegnando un libro ad una ragazzina e incitandola a studiare e credere nell'umanità e infine difendere i più deboli in una rissa da manuale.
Bautista riprende il personaggio che conosceremo poi con il film successivo di Villeneuve, scostandosi dai soliti intenti dei replicanti, apparendo sì come un rivoluzionario ma in chiave pacifista.