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martedì 9 giugno 2015

Wyrmwood

Titolo: Wyrmwood
Regia: Kiah Roache-Turner
Anno: 2014
Paese: Australia
Giudizio: 2/5

Barry, meccanico e uomo di famiglia, lotta per salvare la sorella che è stata rapita da dei soldati alla vigilia di un'apocalisse zombie. Dovrà combattere sia i non morti che i militari.

Dall'Australia, paese sempre più prolifico e delirante o spiazzante in alcune sue scelte di cinema e di genere, non è la prima volta che si cimenta con il filone zombie movie (UNDEAD e CARGO solo per fare due esempi recenti abbastanza convincenti).
Grazie alla sempre più gettonata idea di rivolgersi alla Indiegogo hanno infatti messo in piedi una campagna di crowfunding che ha avuto come obiettivo quello di raggiungere 20.000 dollari.
E' così, Kiah Roache-Turner, un assoluto sconosciuto, filmaker australiano indipendente, a messo insieme a suo fratello Tristan, plot e vari brandelli di idee presi da altri film mischiandoli con un'atmosfera che ricorda lontanamente lo steampunk.
Il problema di questo ennesimo film di zombie, al di là di qualche trovata che trova nell'ironia i momenti più apprezzabili (Benny l'aborigeno) e proprio di sperimentare due idee davvero trash e malsane.
Da un lato gli zombie che diventano benzina per le macchine stipati dietro come profughi incoscienti, dall'altra la sorella del protagonista, prigioniera e vittima delle deliranti sperimentazioni genetiche di un mad doctor, che alla fine la fa diventare un'arma che riesce a controllare le menti degli zombie.

Se ci mettiamo un montaggio sgrammaticato, la parkinson cam e un ritmo che non lascia tempo di diluire la mole di effettacci e incongruenze, allora rimane veramente poco da poter salvare in questa pellicola volutamente assurda.