Restless

Titolo: Restless

Regia: Gilles Bourdos

Anno: 2005

Paese: Francia
Giudizio: 2/5

Bruno è cresciuto in una famiglia con problemi di alcolismo e desidera intensamente sfuggire al suo passato. Anche Elise, testimone dell'omicidio di sua madre, vorrebbe fuggire. Il caso li unisce ma la combinazione si rivela letale. A dispetto del suo aspetto esteriore, Bruno è mentalmente e irrimediabilmente instabile e questo lo condurrà a compiere gravi atti di violenza.

L’opera prima del regista francese è un giallo forse troppo complesso nell’insieme che seppur con un buon cast finisce col confondere lo spettatore senza dare risposta ai mille interrogativi che il film semina durante la prima parte.

La regia è buona, non vi è quasi mai un primo piano dei protagonisti e gli stessi appaiono sfuggevoli e sempre nervosi trasmettendo un’ansia incredibile per due ore.

La combinazione tra l'ossessivo sognatore, la bella prigioniera e la sua nevrotica guardiana è un triangolo interessante che Bourdos cerca di esasperare al massimo ma senza purtroppo caratterizzare bene alcuni personaggi perdendosi parte della storia negli ultimi due atti risultando quindi inconsistente e poco credibile(gli omicidi di Bruno, le indagini che muoiono ancora prima di partire).

Uno degli elementi di spicco poteva essere la storia d’amore tra lui e lei, siccome condividono un tragico passato, vittima e carnefice che si passano il testimone, inizialmente sembrava essere uno dei temi cari del film ma risulta anch’esso troppo breve e solo nell’ultima parte mostra tutta la sua disperazione.

Il ritmo troppo spesso è debole o forse in un’ultima analisi vuole essere opposto alle scene enfatiche che invece trascinano l’azione anche se pure in questo caso rispecchiano cliché già masticati per il genere.

Dimenticandosi del doppiaggio italiano da denuncia, il film ha invece un’ottima scenografia artistica, particolare fondamentale per lo svolgimento della storia.