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giovedì 17 marzo 2011

Transsiberian

Titolo: Transsiberian
Regia: Brad Anderson
Anno: 2007
Paese: Gran Bretagna, Germania, Spagna
Giudizio: 3/5

Marito e moglie in crisi, Roy e Jessie cercano di salvare il loro matrimonio partendo per un viaggio sulla celebre linea ferroviaria Transiberiana. Lì fanno conoscenza con un’altra coppia, quella formata da Abby e Carlos, venditori di matrioscke. Ma quando a bordo del treno salgono alcuni spietati criminali in fuga, il viaggio si trasformerà in una escalation di violenza, e molte persone si riveleranno essere diverse da come si erano presentate.

Forse molti, me compreso, non sanno che la tratta Transiberica è o veniva usata come mezzo per importare eroina. Anderson che sa fare il suo mestiere ci conduce in un bel thriller recitato con enfasi da un team di attori europei e non, che sfrutta al meglio la location e i bei paesaggi che naturalmente mi riportano alla mente la stazione fantastica di Vladivostok e annessi vari.
La trama che verso la metà sembra indirizzarsi su un percorso tematico unico devia come le possibilità della tratta per snodarsi in altre sottotrame interessanti.
Il film interpretato da attori americani ma che americano non è vista la produzione e che dubito avrebbe avuto vita facile se fosse stata a stella e strisce, riesce a mantenere alta la suspence grazie anche a degli ottimi dialoghi dello stesso regista coadiuvato da Will Conroy.
Qualcuno ha scritto che dopo averlo visto farà passare la voglia di percorrere la Transiberiana e qui tutta la mia disapprovazione su uno dei viaggi più importanti della vita di un'essere umano.
I protagonisti scelgono la seconda classe, ma la terza dove ho viaggiato io si vedrà comunque in alcune scene così come il "famoso" vagone ristorante dagli incontri assai strani e altre simpatiche situazioni che non starò a precisare.
Interessante notare la connotazione russa così come i racconti e le metafore che uno dei personaggi enuncia sulle sorti della grande madre.