Titolo: Bright
Regia: David Ayer
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
In un presente immaginario, elfi, orchi
e creature fatate, non più esiliate in remote periferie e mondi
confinanti, vivono gomito a gomito con gli uomini nella città di Los
Angeles. Ma gli umani gracilini non sempre accettano la diversità
dei nuovi arrivati, soprattutto se sono orchi zannuti e corpulenti in
divisa da poliziotto. L'agente Nick Jakoby, il primo della sua razza
a indossare il distintivo, viene affiancato dal poliziotto umano
Scott Ward, non troppo entusiasta di passare il turno in compagnia
dell'ottusa creatura mitologica. Durante la pattuglia serale però, i
due scoprono l'esistenza di una misteriosa bacchetta magica, nelle
mani di una ragazza elfo di nome Tikka. L'uomo e l'orco dovranno
collaborare con individui di specie diverse, fare squadra con la
divisione magica dell'FBI e rinsaldare il legame tra partner, per
arginare la febbrile caccia all'arma che agita la comunità magica e
non.
Bright è un film davvero insulso.
Come rovinare un'idea. Buttare nel
calderone elementi presi a caso dall'universo fantasy di Del Toro,
infilare a caso orchi, fate, tecnologia e stronzate. Ad un certo
punto si vede pure un drago volare sopra la città.
I mondi fantastici esistono ma bisogna
saperli costruire con delle regole che possano essere giustificate
pur non essendo realistiche. Questa semplice condizione sembra essere
sfuggita agli ideatori del film, agli sceneggiatori e a una regia che
si è fiondata sull'azione dimenticando il resto.
Parliamo anche del confusissimo cast
dove Smith recita Smith e Edgerton per fortuna è sotto una maschera.
Bright sbaglia tutto tentando di creare una sua specifica e originale
mitologia con il risultato di mascherare in modo patetico alcune
tematiche come quelle interrazziali in modo misero e senza un'intento
alla base forte e coinvolgente.
Per il resto la trama è sempre quella,
non diverte affatto nonostante alcuni dialoghi vogliano ribadire il
contrario, è la sinossi potrebbe essere: se la bacchetta magica
finisce nelle mani sbagliate arriva il Signore Oscuro.