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sabato 22 novembre 2025

Monkey (2025)


Titolo: Monkey (2025)
Regia: Oz Perkins
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

In soffitta c'è una scimmietta giocattolo un po' misteriosa. Apparteneva al papà dei gemelli Hal e Bill che, da bambini, la ritrovano e ne azionano il meccanismo ruotando la chiave nella schiena. È l'inizio di una serie di morti orribili che distrugge la loro famiglia. Passano 25 anni e il giocattolo maledetto riappare. Ecco una nuova scia di sangue che costringe i due fratelli, ormai separati, a fare i conti con il loro oscuro passato.
 
Oz Perkins è un altro dei registi moderni horror tra i più talentuosi in giro. Finora ho apprezzato e adorato ogni sua opera e anche questo Monkey per quanto esca completamente dai binari a cui l'autore ci ha abituati è davvero una piccola chicca.
Partiamo subito dal fatto che Oz Perkins è diabolico. Nei suoi film non si ride e si sorride mai, non avvengono jump scared, i corpi non esplodono e non ci sono scene trash.
C'è il grottesco, il macabro, la ritualità, il folklore. Per questo Monkey è completamente un'altra cosa, un'opera dove sicuramente Oz si è divertito come pochi. Ricordiamoci che è l'adattamento di un celebre racconto di Stephen King, prodotto da James Wan. Un film quasi chiamato a comporre non suo per quanto concerne la sua politica d'autore. Monkey probabilmente in mano ad un altro candidato non avrebbe dato questo risultato che mi ha fatto ridere e crea alcuni siparietti davvero crudeli da commedia horror splatter fatta su misura.

Maledetto sortilegio


Titolo: Maledetto sortilegio
Regia: Eddy Matalon
Anno: 1977
Paese: Canada
Giudizio: 3/5

Nel corpo di una ragazzina si reincarna l'anima della cuginetta, morta qualche anno prima in circostanze drammatiche e decisa a vendicare le colpe della propria madre, infedele verso il marito.
 
Negli anni '70 si provava a uscire dai soliti binari e cercare di non scopiazzare dai capolavori destinati ad essere il marchio di fabbrica del sotto genere horror appartenente alle case infestate e alle possessioni. Che fossero di bambini o di oggetti come in questo caso un bambolotto maledetto almeno abbastanza sinistro e alcune scene decisamente forti per il taglio dell'epoca e perchè ad essere protagonista fosse una bambina urlante che con una mano si scrolla le sanguisughe e con l'altra si copre le tette durante il "blood-bath".
Sottospecie di BALLATA MACABRA dei poveri di origine canadese, se da una parte si fa apprezzare per la caratteristica vibe grezza da low-budget dell'epoca, nonché per l'intuitivo utilizzo di una bambola (all'occorrenza pure semovente) come chiave di volta perturbante, dall'altra sprofonda nel ridicolo a causa di uno script destrutturato (eventi che si susseguono senza un vero senso di progressione psicologica, personaggi che appaiono e scompaiono di scena secondo le necessità), interpretazioni scadenti (in particolare i genitori di Cathy) e infine un montaggio grossolano. Quite trash.


Conjuring-Rito finale


Titolo: Conjuring-Rito finale
Regia: Michael Chaves
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Nel 1986, in una cittadina della Pennsylvania, per la sua cresima, la giovane Heather Smurl riceve in regalo dai nonni un vecchio e grande specchio comperato in un mercatino. Subito le cose cominciano a farsi strane. Heather e la sorella Dawn pensano che la colpa sia dall'inquietante specchio e così lo buttano di nascosto nella spazzatura. Le cose però non migliorano, tra visioni orribili e fatti inquietanti che coinvolgono tutta la famiglia Smurl. I coniugi Ed e Lorraine Warren, indagatori del paranormale, si sono di fatto ritirati dalla ricerca sul campo, dopo l'infarto che ha colpito Ed nel film precedente, limitandosi a incontri e conferenze, supportati dalla figlia Judy, che è una sensitiva come sua mamma e si è felicemente fidanzata con l'ex poliziotto Tony. Padre Gordon, che ha collaborato più volte con i Warren, va a visitare gli Smurl in seguito al fragore mediatico suscitato dal loro caso e capisce che c'è davvero qualcosa di mostruoso in atto. Però muore in circostanze tragiche e misteriose prima di poter approfondire. Judy, sconvolta come i genitori dalla morte di padre Gordon, capisce che la stessa è collegata a quanto sta accadendo in Pennsylvania e capisce anche che quella famiglia in pericolo va aiutata.
 
Qualcuno lo ha definito il capitolo finale ma queste saghe franchising ho imparato che quando incassano riescono contro ogni previsione a inventarsi capitoli sequel o prequel, reboot o altre soluzioni che forse vedremo più avanti. Il risultato non cambia. Il Rito finale è abbastanza brutto e noioso, cerca di trovare con Judy e Tony i due nuovi paladini che possano portare avanti il lavoro di Ed e Warren, abbiamo tre demoni al servizio di un quarto che trattasi poi di una vecchia loro conoscenza e una lotta finale contro uno specchio che per un attimo mi ha lasciato basito come a chiedermi se davvero mi stessi trovando davanti ad un horror o un b-movie di stampo marcatamente trash. Il film poi è molto lungo, attraversa eoni in anni di distanze tra voli pindarici e la nascita di Judy che forse è l'unica parte veramente orrorifica del film.

domenica 26 ottobre 2025

Everyone will burn


Titolo: Everyone will burn
Regia: David Hebrero
Anno: 2021
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

In un piccolo villaggio di Leon, Maria José si prepara a porre fine alla sua vita dopo non essere riuscita a superare la morte del figlio. Tutto però cambia quando riceve la visita di Lucia, una bambina che potrebbe essere collegata a una leggenda locale sull'apocalisse. Con l'enigmatica Maria al suo fianco, Maria José affronterà la città che l'ha emarginata e il marito che l'ha abbandonata, sentendosi nuovamente madre.
 
A me piace quando gli spagnoli esagerano dimostrando di riuscire nell'impresa.
Un cinema che passa spesso inosservato forse perchè da noi mal distribuito ma negli ultimi anni ha saputo regalare delle chicche degne di nota come la splendida opera malinconica d'animazione di Pablo Berger o quel capolavoro che è la MESITA DEL COMEDOR uno dei migliori film di tutto il 2022. Qui abbiamo un pianeta decimato da incendi, nani con super poteri, masse di gente decelebrata, la Santanchè e molto altro ancora. Macarena Gomez ancora una volta dimostra di essere uno dei più grandi talenti della sua generazione dando carattere e personalità ad una donna fragile con una grossa perdita che vuole semplicemente farla pagare a tutti affinchè magari "tutti possano bruciare". Abbiamo soprannaturale, superstizione, possessione, poteri extrasensoriali, il tutto legato a questo patto tra la bimba senza nome che verrà chiamata Lucia e Maria che da "madre" dovrà cercare di livellare il potere pazzesco che si nasconde in quella che appare come un'inviata dal divino quale esso sia lascerò a voi scoprirlo

Bring her back


Titolo: Bring her back
Regia: Danny Philippou, Michael Philippou
Anno: 2025
Paese: Australia
Giudizio: 4/5

Dopo la scomparsa del padre, trovato morto sotto la doccia, Andy vorrebbe l'affidamento della sorella Piper, ipovedente, a cui è molto legato. Però gli mancano tre mesi ai diciotto anni e perciò Andy ottiene per il momento solo di non essere separato dalla sorella e di essere anche lui affidato provvisoriamente a Laura, una ex assistente sociale che ha perso la figlia dodicenne Cathy, annegata. Laura li accoglie con notevole cordialità.
Nella sua casa, grande e isolata, c'è anche Oliver, un altro ragazzino affidato a lei che non parla in seguito a un trauma. Ancora turbato dai postumi del rapporto problematico che aveva col padre, Andy cerca di mostrarsi affidabile per non compromettere le possibilità dell'affidamento della sorella, ma la vita a casa di Laura si mostra subito ricca di mistero e di inquietudine. Laura, infatti, sembra seguire un suo piano diretto a qualcosa di oscuro e tenebroso.
 
Il problema dell'horror o di alcuni film di genere in generale è quando vengono osannati a prescindere. Capita soprattutto in questo genere quando possono esserci alcune annate sfortunate. Ora senza stare a elencare tutti gli horror visti del 2025 questo è di sicuro tra i più interessanti. Perchè è un horror sul sociale, pieno di scene d'effetto, di due giovani registi australiani che ci credono, hanno talento e voglia di mettersi in gioco e hanno dimostrato di saperci fare con TALK TO ME e poi riescono a far paura senza giocare con jump scared ma incontrando le fragilità e le debolezze dello spettatore. Perchè qui c'è tanta carne al fuoco. Genitori disfunzionali, dramma familiare, magia nera, tutto in una discesa disturbante nella follia del lutto e nella sete di resurrezione, guidata da un rituale oscuro, ambiguo e brutale. Un horror soprannaturale che parla di possessioni, misteriose videocassette in lingua russa che mostrano rituali e gente che sembra tornare in vita in stati quasi mostruosi. Il film è costellato da immagini disturbanti: denti spezzati, corpi gonfi, autolesionismo estremo, bambini traumatizzati. Ma più ancora della violenza visiva, colpisce la rappresentazione dell’alienazione emotiva: Andy tenta disperatamente di proteggere Piper, ma viene discreditato, isolato, ucciso. Piper invece, nonostante la cecità, riesce a vedere la verità più degli adulti che la circondano.

sabato 27 settembre 2025

Esorcismo di Emma Schmidt


Titolo: Esorcismo di Emma Schmidt
Regia: David Midell
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Iowa, 1928. Padre Joseph Steiger, parroco della chiesa di St. Joseph, riceve da un suo superiore un incarico delicato. Si tratta del caso di una donna, Emma Schmidt, che soffre molto, per cause che sembrano sfuggire alle possibilità di cura della scienza medica. È quindi necessario praticare un esorcismo. La parrocchia di padre Joseph è stata scelta come luogo adatto allo scopo, ma a praticare l'esorcismo sarà l'anziano padre Theophilus Riesinger, che giunge pronto al difficile compito.
All'arrivo anche di Emma tutto è pronto. Padre Joseph ha il compito di prendere nota di quanto accade durante l'esorcismo, mentre ad assistere l'esorcista sono le suore del convento cui si appoggia la parrocchia. Le prime sedute dell'esorcismo mostrano subito che le cose non saranno facili e padre Joseph comincia a pensare che forse sarebbe meglio rivolgersi a uno psichiatra per cercare di aiutare la donna. Ma padre Theophilus è determinato e pronto a tutto.
 
Sarà perchè sto scrivendo queste recensioni dopo mesi che ormai ho visto alcuni film ma di questo ennesimo caso di esorcismo non mi è rimasto praticamente nessun ricordo a parte il cast che non ha fatto bella figura. Forse perchè Al Pacino preferivo ricordarmelo come il diavolo in quel bellissimo film e forse perchè ormai la materia cinema "possessioni" sembra stia di nuovo fallendo o cadendo presso dei clichè più che appurati come i tremendi LUCIFERINA, IMMACULATE, EXORCISM, ESORCISTA-CREDENTE, ESORCISTA DEL PAPA e invece quello che c'è di buono in prodotti come EASTFIELD EXORCISM, OMEN-ORIGINI DEL PRESAGIO, LAST NIGHT WITH THE DEVIL, SORELLA MORTE. Dicono che abbia ispirato l'Esorcista, che sia tratto come ormai spesso ci viene spacciato come storia vera, ma sembra parlare più di drammi personali e scelte da compiere piuttosto che concentrarsi sull'orrore e i jump scared. E' tutto questo sarebbe stato favoloso visti anche gli attori coinvolti ma il film è davvero noioso e sembra perdere quella poca solidità che almeno all'inizio sembrava voler delineare.

mercoledì 25 giugno 2025

Luciferina


Titolo: Luciferina
Regia: Gonzalo Calzada
Anno: 2018
Paese: Argentina
Giudizio: 2/5

La novizia Natalia, dopo essere stata informata della morte della madre, è costretta a lasciare il convento per raggiungere la sorella Angela. Al ritorno trova il padre infermo e scopre che le circostanze che hanno condotto al decesso la madre non sono affatto chiare. Riti satanici e messe nere pare fossero i passatempi preferiti, e di casa, tra i genitori. Nonostante gli attriti dovuti a diversità di carattere, Natalia si lascia coinvolgere dalla disinibita sorella -madre mancata per un aborto praticato- e dai suoi amici per tentare un esperimento a base di allucinogeni estratti dalle piante. Raggiunta un'isola deserta, sotto la guida di uno sciamano, i ragazzi si preparano per compiere il rito. Natalia scopre nei dintorni un vecchio convento, poi convertito in ospizio ed ora abbandonato. La corrispondenza del luogo con un sogno fatto in precedenza non lascia più ombra di dubbio: Natalia, in grado già di percepire l'aura delle persone, è dotata di poteri paranormali. Ma per quale motivo ha queste doti?
 
Luciferina è il terzo horror di Calzada che qui raggiunge l'apoteosi per come voglia dichiaratamente ed esageratamente subissare il film di meta concetti scomponendolo come più gli pare. Il problema quando non sei un genio o un vero autore è proprio il rischio di mandare in confusione l'arco narrativo. Luciferina se possiamo trovarlo interessante per più di una scelta estetica proprio cercando di inserire scene e concetti estremi come Natalia che riesce ad esorcizzare l'amato Abel scopandoselo a sangue dopo una lotta all'interno di una chiesa sconsacrata oppure sottolineare più volte un feto con una pessima cg e chiamare in causa orge, sette, lo stesso demonio ma tutto in un mix che non riesce mai ad andare a fondo come vorrebbe. Luciferina rimane un prodotto amorfo e vittima di troppe pecche in fase di scrittura, con poca sostanza e molta confusione perdendo di vista le linee guida che intende seguire

lunedì 24 marzo 2025

Mr Pinkle-Season 1


Titolo: Mr Pinkle-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

Nella piccola e antiquata comunità di Old Town, la famiglia Goodman e il loro innocente figlio di sei anni Tommy hanno un border collie satanico di nome Mr. Pickles. I due trascorrono le loro giornate divertendosi in giro mentre all'insaputa di Tommy, della famiglia o di chiunque altro tolleri Mr. Pickles, eccetto il nonno di Tommy che cerca di farlo scoprire, il cane sgattaiola segretamente via per uccidere e mutilare le sue innumerevoli vittime. Il cane spesso ricompone e resuscita le sue vittime che poi risiedono nella sua tana sotterranea e eseguono i suoi ordini. Attraverso la sua furia malvagia e omicida contro coloro che minacciano Tommy, Mr. Pickles sembrerebbe portare ordine a Old Town, che altrimenti sarebbe piena di crimini di fronte ad uno sceriffo incapace.
 
Mr. Pinkle mi è stata presentata come una delle opere d'animazione più violente degli ultimi anni e manco a farlo apposta posso dire che si avvicina molto a quell'idea di violenza senza senso e raccapricciante come se SOUTH PARK avesse deviato in chiave satanista sotto molti aspetti.
Ora uno degli aspetti è la durata degli episodi di undici minuti che scorrono molto velocemente e aprono e chiudono siparietti con personaggi agghiaccianti che cercano di mostrare ogni nefandezza possibile e dove la stessa natura del protagonista Mr. Pickles è un servo di Satana ma al contempo un salvatore dai veri pericoli della società come a sottolineare la dicotomia onnipresente tra bene e male. L'asino uccello, il doc Walton che innesta delle protesi al seno al piccolo Tommy, il Bigfoot, l'Uomo Formaggio, Bello Kid, pedofili, criminali nani, cannibali, membri di società segreta, trash, fetish, fisting, bondage, sadomaso, la tana di Mr. Pinkle in cui avviene ogni tipo di orgia di sangue e mostruosità. Il tutto con uno stile che sembra quasi ironico quando invece è totalmente grottesco e libero da ogni tipo di critica e censura con un umorismo nero e cupo. Si ha proprio l'impressione di aver voluto creare qualcosa di anarchico dando un calcio in culo ad ogni tipo di perbenismo ma molto poco critico come invece succedeva per la saga di Trey Parker e Matt Stone. Qui sembra solo essere un divertissement accentuando gli aspetti violenti, grezzi, che prendono in giro tutto e tutti senza distinzione alcuna. Si fa beffe dei problemi e dei disagi, accentua problematiche che diventano punti di forza dei singoli personaggi ed è demenziale come pochi.

Eastfield exorcism


Titolo: Eastfield exorcism
Regia: Nick Kozakis
Anno: 2023
Paese: Australia
Giudizio: 3/5

Lara è una donna tormentata, la cui anima è divisa tra scienza e fede. Viene spinta dal marito a farsi aiutare per liberarsi dal giogo di una congregazione di fanatici e una spietata esorcista cercherà di salvare la sua anima, anche a costo di far patire le torture dell'inferno a una donna innocente.
 
Ancora una volta si aderisce al filone delle possessioni parlando però e concentrandosi sullo scontro tra scienza e religione, tra giustizia e fede. Nello specifico credo riportando ancora una volta la frase dei fatti realmente accaduti, abbiamo queste sorte di crisi che apparentemente riportano ad una possessione contando le visioni o allucinazioni di Lara dove balla nuda nel giardino di casa con un demone che la invita ad una danza del fuoco in mezzo ad un bosco. Un prete particolarmente agguerrito che combatte gli esorcismi proprio dal punto di vista fisico e un'avvocatessa che vorrebbe salvare Lara in altre circostanze meno folkloristiche e avventate.
Il film di Kozakis ha tanti pregi e altrettanti difetti, esagerando quando deve sugli aspetti più banali e scontati ma cercando anche dalla sua di far ragionare sulla presa di posizione del marito di Lara, sull'assoluto silenzio di lei e di quello che non vorrebbe vedersi lasciare fare e soprattutto dalla confraternita che sembra obnubilata dal potere del leader religioso. Alla fine dopo un climax alquanto tragico ci penserà la giustizia

venerdì 28 febbraio 2025

Nosferatu (2024)


Titolo: Nosferatu (2024)
Regia: Robert Eggers
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

In Germania, a Wisborg, nel 1838, Thomas Hutter, novello sposo della bellissima Ellen, viene inviato dall'agenzia immobiliare per cui lavora, in una remota residenza dei Carpazi. Appena arrivato nella regione è tormentato da incubi e assiste a barbariche pratiche locali, inoltre a portarlo nel castello del conte Orlock arriva una carrozza misteriosamente senza cocchiere. Il conte pretende che lui firmi un contratto in una lingua antica e incomprensibile. Solo troppo tardi Hutter ne scopre la natura di non-morto ma, incapace di contrastarlo, si rifugia nella propria camera. Quando la creatura lascia il maniero per la città, per avvicinarsi a Ellen dalla quale è ossessionato già dall'adolescenza di lei, Hutter rischierà la vita pur di fuggire. Nel mentre Orlock ha scatenato una pestilenza a Wisborg, che gli permette di agire indisturbato. Darà a Ellen tre giorni di tempo per cedere alla sua mortale corte.
 
Eggers è uno dei miei registi contemporanei preferiti. Fa solo film in costume e sembra disdegnare il presente. Gli piacciono i film storici. Unica premessa, WITCH è il migliore poi c'è LITEHOUSE poi NORTHMAN e infine NOSFERATU. Parabola discendente, speriamo che nonostante tutto continui con questa potenza artistica. Ora questo Nosferatu ho dovuto vederlo un paio di volte al cinema per entrare bene nel cuore di cosa mi è tanto piaciuto e cosa mi anche leggermente annoiato. E' una via di mezzo tra Nosferatu di Murnau e il Dracula di Coppola. Dove il vampiro sembra per alcuni aspetti un mezzo zombie, dove la stessa caratterizzazione è ridotta ai minimi dialoghi e vediamo tutto quanto non ci si potrebbe mai aspettare da una descrizione estetica di un vampiro.
La parte che ho amato di più al di là del reparto tecnico che rasenta come sempre con Eggers la perfezione, è stata la caratterizzazione di Ellen, una "strega", una diversa, una posseduta, colei che parlava con la natura che sentiva cose che gli umani non sentivano ma a cui ha risposto Orlock diventando il suo amante e il suo negromante sotto certi aspetti.
Nosferatu è un altro tassello importante, forse il più rischioso richiamando i classici, nella filmografia di un regista che ormai si è già guadagnato l'olimpo di chi mescola il cinema di genere

venerdì 6 settembre 2024

Immaculate


Titolo: Immaculate
Regia: Michael Mohan
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

La giovane Cecilia, novizia americana, arriva a Roma da Detroit per prendere i voti e diventare suora. Viene accolta molto cordialmente nel convento cui è destinata, adibito principalmente alla cura di suore anziane e malate. Cecilia si trova subito bene e fa amicizia con l'altrettanto giovane Guendalina. Trova serenità anche nelle parole confortanti di padre Tedeschi: è lui che l'ha voluta lì, per il suo bene. Tutto sembra quindi svolgersi per il meglio, ma, dopo aver preso i voti ed essersi acclimatata alla vita del convento, Cecilia comincia ad avvertire malesseri. L'incredibile responso è che, pur non avendo mai avuto rapporti sessuali, è incinta. La convinzione generale al convento è che si tratti di un miracolo e che Cecilia porti in grembo il Salvatore, ma le cose prendono presto una piega sinistra.
 
Passano gli anni anzi i decenni e continuiamo a dover ripetere ROSEMARY'S BABY piazzandolo in ogni dove che sia una magione, una città o un convento in Italia. Immaculate con quella strana scelta di lingue partiva peraltro bene, la location è fatiscente e alcune scelte più prosaiche e meno ancorate ai jump scared le ho apprezzate. Il problema però smonta il film fin dal primo atto dove ci rendiamo subito conto che qualcosa di brutto sta succedendo e che Cecilia è trattata stranamente troppo bene dal padre e gli altri gregari. C'è la scena in cui la novizia come lei viene punita da queste suore malvage col velo rosso che non ha molto senso se non altro perchè la nostra a mio vedere poteva cercare di fare qualcosa e quella stessa risorsa delle suore col velo rosso poteva e doveva essere più impattante nel film. Ripeto, alcune scelte mi sono piaciute, l'idea di scegliere queste sorte di punizioni quasi inquisitorie (la croce incandescente sui piedi per marchiare le ribelli) ma alla fine è la storia di lei che deve dare alla luce l'anticristo e quando deve fuggire ai soprusi diventa una macchina di morte uccidendo tutti

Exorcism


Titolo: Exorcism
Regia: Joshua John Miller
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Anthony Miller è un attore in difficoltà per svariati motivi: di recente è diventato vedovo, ha un trascorso di dipendenze varie e la sua carriera è in declino. Ha anche un problematico rapporto con la figlia adolescente Lee, espulsa da scuola per il carattere ribelle. Anthony accetta di subentrare a un attore misteriosamente defunto rilevandone il ruolo da protagonista di un film horror di genere esorcistico, ma ben presto le cose sul set prendono una piega strana e terrificante. Anthony, in particolare, comincia a comportarsi in modo inquietante tanto da preoccupare sia la figlia, che lo assiste sul set, sia il vero prete che funge da consulente al film.
 
E pensare che questo film era stato girato molto prima dell'ESORCISTA DEL PAPA. Almeno quello era tra il weird e il trash e padre Amorth aveva un suo perchè. Qui il film prova, sbagliando innegabilmente, a prendersi dannatamente sul serio in un'operazione che negli intenti poteva essere anche interessante, come spunti e riflessioni, ma che dal secondo atto, dopo un primo noiosissimo, non ne azzecca una, portando a casa dei jump scared davvero detestabili e fuori luogo.
Crowe è il meno peggio. Continua ad essere un alcolizzato e forse questo poteva essere anche un elemento interessante per caratterizzare il suo personaggio ma quando comincia a sentire il demone e a fare tutto quello che fa (addirittura la figlia lo trova nudo di spalle sotto una doccia dove sembra che si stia pisciando addosso) si comincia a deragliare e Lee la figlia non riesce mai a dare l'impressione di sostenere il dramma che vive, così come alcuni personaggi di contorno decisamente inutili da Sam Worthington nel ruolo di Joe fino al regista Adam Goldberg.

mercoledì 3 luglio 2024

Omen-Origine del presagio


Titolo: Omen-Origine del presagio
Regia: Arkasha Stevenson
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Roma, 1971. La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto. La accoglie benevolmente il cardinale Lawrence che la segue sin da quando era bambina, all'orfanotrofio. E proprio in un orfanotrofio a Roma la conduce il cardinale perché Margaret vi lavori con le suore che lo gestiscono, in attesa di diventare suora anche lei. Nel frattempo, Margaret condivide un appartamento in città con l'altrettanto giovane spagnola Luz, che prenderà i voti prima di lei. Luz, più disinvolta, le fa conoscere anche la vita notturna capitolina, ma in questo clima di letizia giunge inaspettata la visita di padre Brennan, un sacerdote scomunicato che avvisa Margaret di un grave pericolo che ha a che fare con una strana orfana, Carlita, che, vilipesa da tutti, Margaret ha invece preso a ben volere. Margaret allontana seccata padre Brennan, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea.
 
I film sulla possessione pervadono in maniera ormai da anni un sotto genere dell'horror. E' bisogna dire che se per molti casi i risultati sono buoni e insperati per altri il destino è fatuale con risultati impietosi basti per esempio ESORCISTA-CREDENTE o ESORCISTA DEL PAPA. Qui almeno una sufficienza il film se la porta a casa tutto sommato per una messa in scena a Roma più che pregevole, un cast azzeccato e alcune scene come quella del suicidio di sorella Anjelica, le suore e i medici che praticano aborti sembrando quasi dei macellai, la dipartita di padre Harris e tutto ciò che deve far sì per creare quel giusto fil rouge con il cult del '76.
Anche il personaggio di Margaret vive un vero e proprio calvario, una via crucis fatta di tentazioni, del nascondere un segreto di cui è portatrice inconsapevole, della sua curiosità che manifesta apertamente senza rigidi dogmi fino ad una vera e propria discesa all'inferno.

giovedì 16 maggio 2024

Late night with the devil


Titolo: Late night with the devil
Regia: Cairnes Brothers
Anno: 2023
Paese: Australia
Giudizio: 4/5

Una trasmissione televisiva in diretta nel 1977 va terribilmente storta, scatenando il male nei salotti della nazione
 
E' sicuramente una sorpresona il film dei fratelli Caines ma non è a mio avviso l'horror dell'anno. Infatti l'idea era quella di GHOSTWATCH dove la sera di sabato 31 ottobre 1992 il canale principale della BBC, la televisione pubblica britannica, trasmise un finto programma in diretta presentandolo come «un film insolito e a tratti inquietante per celebrare Halloween». Un’ampia parte del pubblico, quella che non aveva ascoltato o aveva ascoltato distrattamente quel messaggio introduttivo, prese il film per un vero programma in diretta di indagini sul paranormale. Ad accrescere la credibilità della trasmissione, che fu vista da circa 11 milioni di spettatori e spettatrici, contribuirono la reputazione della rete televisiva e la notorietà di un conduttore e di una presentatrice che recitavano nella parte di sé stessi.
In questo caso l'idea si accentra e concentra sul paranormale e in particolare la possessione per regalare quei pochi minuti di granguignolesco e horror dilaniante nel finale e invece puntare su una semina e raccolta molto interessante a partire dal personaggio dell'illusionista Carmichael Hunt e il suo voler trovare una spiegazione logica anche quando sembra non esserci (la scena in cui illude uno della troupe ad avere degli insetti al suo interno è una manna dal cielo). Ma così come la fantastica Lilly D'Abò che riesce a caratterizzare così bene il personaggio di questa bambina posseduta come non vedevo da tempo. E'un film che carica piano piano la molla per poi ovviamente delirare nel finale e regalare poche ma edienti scene ad effetto dove per la scenografia e altre scelte hanno addirittura usato l'AI.

lunedì 13 maggio 2024

Exhuma


Titolo: Exhuma
Regia: Jae-hyun Jang
Anno: 2024
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 5/5

A uno sciamano viene offerta una grande somma di denaro per spostare una tomba. Si muove con il suo compagno, Ji Gwan.
 
Exhuma è un film davvero formidabile che sancisce il momento d'oro che ormai da anni sta passando la Corea del Sud nel cinema di genere e non solo. Qui dal punto di vista dell'originalità e di cosa e come venga raccontato mi ha ricordato THE WAILING.
Si parla di geomanti che non credo il cinema abbia quasi mai menzionato. Ci sono terreni da tastare e assaggiare, tombe da spostare, maledizioni e rituali per purificare e allontanare maledizioni, ci sono possessioni e infine vengono evocati o liberati demoni e anime con tanta rabbia in corpo.
Ci sono alcuni passaggi del film dove sono rimasto davvero a bocca aperta.
Il film poi è strutturato come un dittico sviluppandosi nella prima parte come un thriller horror soprannaturale con un bambino da salvare e una maledizione da esorcizzare. L'altra parte invece è più didascalica per alcuni aspetti molto più scientifica e teologica, minimale nella sua ricerca e nella descrizione delle origini di questo male arrivando però a delle trovate semplicemente fuori dalla portata di alcuni horror moderni. Perchè quello che Jae-hyun Jang sembra controllare meglio a parte l'impianto estetico che coincide con la perfezione totale è proprio l'atmosfera e di come riesce a crearla e dipanarla entrando nella psiche dello spettatore che può aspettarsi qualsiasi cosa da un momento all'altro. 
Exhuma non è un film semplice e di facile fruizione, ha una trama articolata e concettualmente impegnativa ma anche molto folkloristica ed esoterica. Saprà rimanere impressa grazie ad un susseguirsi di sequenze genuinamente impressionanti, a volte totalmente inedite.

Urlo dalle tenebre


Titolo: Urlo dalle tenebre
Regia: Angelo Pannacciò
Anno: 1975
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

Strane cose accadono nella famiglia Forti, la suora missionaria è convinta che il fratello sia preda di una possessione diabolica e chiama dagli USA un esorcista per liberarlo
 
Interessante questa pellicola sul filone della possessione diretto da Pannacciò. Ha tutti i crismi del cinema di genere ma sapendo andare oltre e mostrando alcune scene d'impatto per l'epoca come ad esempio mostrare una suora nuda e i pensieri lesbo demoniaci e diversi nudi in generale con una scena che infrange anche il tabù madre/figlio. L'aspetto medico che rifugge ogni teoria soprannaturale quando invece arriverà un vero e proprio esorcista a occuparsi di Piero Forti e la sua lenta disce sa all'inferno di quest'ultimo arrivando a macchiarsi di sangue le mani dopo vari omicidi alcuni voluti altri figli di maledizioni e allucinazioni.
Il climax finale è dolorosissimo scegliendo ancora una volta la teoria che il male non si può sconfiggere ma solo allontanare prima che si ripresenti. Tutta la storia poi sulla nascita della strega Elena Svevio, sulla traversata diabolica di Verné, iniziata il giorno in cui, a Monte Gelato, vide tra le cascatelle la Monticelli nuda che lo adescava e poi spariva, ritrovando però un piccolo medaglione con una croce rovesciata e la scritta Tahal. Da lì scopriamo la strega e la sua maledizione per poi fare la sua conoscenza quando vengono ripercorsi i fatti che nel Settecento portarono Elena Svevo a restare incintata del canonico infame Garofalo, con il mercimonio dell’ubiqua Mimma Monticelli, sgravandosi di Tahal, il figlio di Satana, prima di venire arsa viva come strega. Un film con un'atmosfera insolita che grazie ad una fotografia e una soundtrack perfetta di Giuliano Sorgini e il suo brano Messa Nera riuscendo ad essere una nenia perfetta.
A distanza di mesi Urlo dalle tenebre ancora riesco a ricordarlo molto bene soprattutto in alcuni passaggi e per un film di questa caratura con un budget limitato è un mezzo miracolo.

giovedì 9 maggio 2024

Devil's Doorway


Titolo: Devil's Doorway
Regia: Aislinn Clarke
Anno: 2018
Paese: Irlanda
Giudizio: 4/5

Nell'ottobre del 1960, padre Thomas Riley e padre John Thornton vengono mandati dal Vaticano a indagare su una statua della Vergine Maria che piange sangue in un convento nelle campagne irlandesi, che funge da istituto per prostitute, disabili mentali e donne incinte non sposate. Nella speranza di catturare le prove dell'apparente miracolo, padre Thornton filma l'inchiesta con una videocamera portatile da 16mm. Tuttavia, la madre superiora continua a negare ogni fenomeno soprannaturale e le sue opinioni empie su internate e suore scioccano entrambi i sacerdoti. Continuando con le loro indagini, i due preti scoprono la presenza di Kathleen O'Brien, una sedicenne incinta che mostra segni di possessione demoniaca.
 
"Per oltre 200 anni, la Chiesa cattolica d'Irlanda ha tenuto le donne rinchiuse in un istituto chiamato Lavanderia Maddalena. C'erano prostitute, orfane, vittime di abusi, inferme mentali, e donne single in stato interessante. Nel 1960, due sacerdoti furono inviati alla Lavanderia Maddalena per indagare su un presunto miracolo." (Didascalie prima dei titoli di testa)
Devil's Doorway è un pò tante cose, un mockumentary, un found footage, la possibilità da parte di due preti di riprendere dal vivo tutta una serie di fatti improbabili che stanno accadendo in una delle case MAGDALENE che conosciamo bene fin dal doloroso film di Peter Mullan.
Esorcismi, statuette che piangono, rituali satanici, apparizioni di bambini in piena notte, un finale nelle profondità di un convento che sembra aprirsi ad un certo tipo di aldilà infernale e via dicendo.
E' un film molto ben costruito soprattutto in fase di post produzione dove il sound designeer e le musiche d'atmosfera contribuiscono a creare tensione e spessore narrativo e visivo.
Prima di tutto è un'indagine, uno scontro tra due preti a loro volta molto diversi e le suore e soprattutto la madre superiora che nascondono alcune raccapriccianti realtà che sembrano essersi impossessate del convento e di alcune disagiate mentali. Questi atteggiamenti al limite del paradossale e del delirio più cieco portano in auge il tema di un certo tipo di fanatismo religioso destinato a non scomparire mai ma semplicemente nascondendosi dietro alcune mura dove è difficile entrare e provare a cercare di portare tutto su un piano razionale

domenica 19 novembre 2023

When Evil lurks


Titolo: When Evil lurks
Regia: Demian Rugna
Anno: 2023
Paese: Argentina
Giudizio: 4/5

In un villaggio sperduto, due fratelli si imbattono in un uomo posseduto da un demone che sta per partorire il male incarnato. Decidono di sbarazzarsi dell'uomo, ma finiscono involontariamente per aiutarlo a scatenare l'inferno.
 
Folklore sudamericano. Argentina e sette regole su come comportarsi con i demoni.
Se sgarri paghi, pagano tutti e soprattutto pagano a caro prezzo i bambini o diventando vittime come un vaso di miele da cui si strappano carne e organi per essere mangiati oppure diventando gli stessi carnefici.
Il tema di una maledizione che colpisca bambini e animali è molto conosciuta soprattutto nell'horror e nella narrativa di genere. In questo caso Rugna con un budget modesto e attori dotati di una disperazione inusuale è riuscito a dipanare un dramma con un ritmo straordinario regalando alcune scene macabre, grottesche e parecchio gore.
Che sia uno degli horror dell'anno è pressochè scontato. Perde qualcosa nel terzo atto, nel teatro quando i bambini prendono il controllo. Crea un climax finale micidiale senza risparmiare nemmeno l'autismo e mostra come ancora la stregoneria, le maledizioni e la procedura per esorcizzare alcuni mali incurabili siano nelle radici della comunità.
Un film brutale e robusto che non intende risparmiare nessuno. Rugna è una bella rogna da tenere sott'occhio. Aterrados non era affatto male ma qui ha saputo superarsi. Aspettiamo con la bava alla bocca SATANIC HISPANICS che dovrebbe uscire a breve

Sorella morte


Titolo: Sorella morte
Regia: Paco Plaza
Anno: 2023
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Nella Spagna del dopoguerra, Narcisa - giovane novizia dotata di poteri soprannaturali - arriva in un vecchio convento trasformato in scuola femminile per lavorare come insegnante. Con il passare dei giorni, gli strani eventi e le situazioni sempre più inquietanti che tormentano Narcisa finiranno per portarla a dipanare una terribile matassa di segreti che avvolgono il convento e ne perseguitano gli occupanti.
 
Ogni paese europeo per fortuna ha i suoi outsider. Plaza e uno di questi. Porta a casa un'altra firma elegante e inquietante prendendo uno stilema abbastanza abusato dimostrando come quando si ha la classe si è in grado di fare ciò che si vuole. Qui ci troviamo di nuovo di fronte ad un'opera mistica, goticheggiante, assolutamente reale nel suo racconto del passato e come sempre alle prese con un male difficile da identificare e decifrare. La clausura come scelta e condizione dove sembra comunque impossibile poter nascondere certi misfatti e violenze sessuali. Plaza dimostra ancora nella sua maniera artigianale di fare cinema come si possa far paura con i vecchi strumenti avvalendosi di una ricostruzione storica e con scenografie e attori sempre di altissimo livello

Esorcista-Credente


Titolo: Esorcista-Credente (2023)
Regia: David Gordon Green
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Angela nasce sotto una cattiva stella. Vittima di un terremoto ad Haiti quando è ancora nel grembo materno, il suo stesso concepimento è legato a una dolorosa scelta paterna. Tredici anni dopo sembra una ragazza serena e perfettamente integrata, ma in segreto coltiva la speranza di comunicare con lo spirito della madre e, insieme all'amica Katherine, compie un rito magico proibito. Anziché con la madre di Angela, le due ragazze entreranno in contatto con un'entità maligna che si impossesserà del loro corpo. Per comprendere quel che sta accadendo alle figlie, i genitori delle ragazzine si rivolgono a Chris McNeil, madre di Regan, oggetto 50 anni prima di un celebre caso di possessione demoniaca.
 
David Gordon Green mi sta simpatico. I suoi esordi prima di passare all'horror non erano davvero niente male. UndertowPrince AvalancheJoe avevano un'atmosfera e una direzione tecnica notevole e molto piacevole. Poi ha fatto come si dice il botto e allora sono arrivati i compiti più difficili e progetti che forse non ha potuto nemmeno scrivere o supervisionare.
Il Credente, prequel che non comprendo vista la natura dei temi che sciorina, è l'opera peggiore che abbia diretto nell'horror. Visto al cinema, mi aspettavo almeno qualcosa quando invece è un film che ci mette tantissimo a partire con un primo atto che poteva tranquillamente non esistere.
E poi questo calderone di religioni, preti e sciamani per condurre non uno ma ben due esorcismi assieme (non ci vuole un genio per capire che è una pessima idea e si da ancora più potere alle forze del male). Un film sbagliato negli intenti con un padre e il suo conflitto religioso interno, un'evocazione da parte delle due ragazzine con una catenina in mezzo al bosco davvero insignificante.