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sabato 27 settembre 2025

Weapons (2025)


Titolo: Weapons (2025)
Regia: Zach Cregger
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Nella fittizia cittadina americana di Maybrook, in Pennsylvania, 17 bambini, sui diciotto di una classe delle elementari, sono misteriosamente scappati di casa, nel cuore della notte, alle due e diciassette minuti. Le indagini non arrivano a niente e un mese dopo, in seguito a un'assemblea con i genitori, che prelude alla riapertura della scuola, la vita di alcune persone legate alla scomparsa viene stravolta da un crescendo di eventi sempre più inquietanti. Si tratta della maestra Justine, di Archer, il padre di uno dei ragazzi scomparsi, e di un poliziotto di nome Paul che ha una relazione extraconiugale con Justine.
 
Zach Cregger al suo secondo horror potrebbe diventare uno dei must tra i giovani promettenti.
Un horror psicologico dove bambini, famiglie disfunzionali, streghe e incantesimi brutali portano a rendere questa pregevole chicca un film di genere dove spicca anche l'indagine da parte di chi non ti aspetti e un'atmosfera che semina per quasi tutto il film prima di esplodere in un apoteosi che mischia horror, slasher e splatter a tante risate e un impianto ironico che non ti aspetti.
Alla fine quando sai parlare di folklore e quando sai portarlo come metafora in una fiaba nera vinci quasi sempre. Cregger lo sa e si diverte mostrando una critica sui falsi costumi e modi di una comunità di provincia portandola all'estrema disperazione passando per una galleria di attori che non ha bisogno di presentazioni dove Amy Madigan diventa la villain perfetta decisamente inquietante e priva di scrupoli. Ci sono già alcune scene da manuale come il discorso di Gladys al nipote Alex a tavola di fronte ai genitori, ma anche gli assurdi teatrini tra il poliziotto Paul e il tossichello Anthony. C'è tanto mistero, una vicenda che unisce storie diverse dividendo il film con i nomi dei personaggi per un finale mai così esagitato e folle.

Secret Level-Season 1


Titolo: Secret Level-Season 1
Regia: Dave Wilson
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 15
Giudizio: 4/5

La mia fortuna sotto certi aspetti è stata quella di non sapere nulla di questa nuova serie antologica d'animazione che come LOVE DEATH & ROBOTS la cui ultima stagione risale al 2022 si muove su diversi generi e narrazioni in questo caso tutte legate ai videogiochi.

Alcuni episodi sono davvero interessanti e pieni di azione, violenza e un'uso interessante quanto mai eccessivo di cg e parlo ovviamente per Dungeons & Dragons perfetto a parte il finale sul più bello, Sifu che mischia tradizione e cultura millenaria orientale con le arti marziali, New World è un nì nel senso che è troppo spavaldo e solo per certi aspetti mi è piaciuto con la stessa dimensione temporale che seppur originale finisce per essere un deterrente. Unreal Tournament carino nel suo sposare la causa che anche i robot possano essere senzienti e delle sorti di gladiatori del futuro su cui nessuno avrebbe mai scommesso. Warhammer 40.000 decisamente tra i migliori in assoluto per il tasso di violenza e perchè sembra una specie di Mad Max che incontra i demoni. Da qui in avanti secondo me la serie prende degli scossoni importanti, riesce comunque a portare a casa altri episodi importanti dimostrando il suo enorme valore qualitativo e riuscendo nella sua brevitas a portare a casa delle mini storie affascianti e molto diverse l'una dalle altre

Village-Season 1


Titolo: Village-Season 1
Regia: Milind Rau
Anno: 2023
Paese: India
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 3/5

La famiglia del dottor Gautham Subramanian - composta dalla moglie Neha e dalla figlia Maya - affronta un lungo viaggio verso sud da Chennai fino alla città portuale di Thoothukudi. Proprio mentre stanno attraversando il villaggio deserto di Kattiyal, la macchina dei Subramanian si guasta irrimediabilmente. Quando si muove per cercare nelle vicinanze qualcuno a cui chiedere aiuto, però, Gautham scopre che il villaggio in realtà è infestato da mutanti assetati di sangue. Il dottore deve trovare un modo per salvare la famiglia e per liberare il villaggio da questa pestilenza.
 
The Village è quella classica via di mezzo che pur non essendo niente di memorabile è un intrattenimento molto più interessante del previsto unendo folklore (anche se poi prenderà una piega decisamente più battuta ovvero esperimenti da laboratorio) tanto splatter e alcuni esseri deformi interessanti. Ha una storia che si incanala su direzioni diverse riuscendo a districarsi bene senza risultare mai macchinosa ma facendo un buon lavoro di sceneggiatura come d'altronde dal punto di vista tecnico ed estetico riesce a cavarsela molto bene. Paesino maledetto dove sono stati fatti strani esperimenti, una comunità di freak maledetta che vive sottoterra, magnati e imprenditori e task force militari di contractors agguerriti. La serie, breve per fortuna e compatta, fa sfoggio di molti stilemi noti, ciò nondimeno non è così prevedibile come ci si potrebbe aspettare rivelando alcuni twist e colpi di scena non così inaspettati ma nondimeno telefonati come spesso accade.
E' un buon prodotto d'intrattenimento che ancora una volta per chi non lo sapesse inquadra un certo tipo di cinema di genere indiano che ormai è cosa nota come potrete notare guardando il blog.

Screamboat


Titolo: Screamboat
Regia: Steven LaMorte
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

La trama segue un gruppo di newyorkesi terrorizzati da un mostruoso topo di nome Steamboat Willie.
 
Allora penso che il nome del regista sia memorabile e valga il crognale d'oro giusto per citare quei simpaticoni. Questo è un b-movie ignorante e divertentissimo come dovrebbero d'altronde essere. Altro che quella pseudo merda del multi universo dell'horror, Twisted Childhood Universe o Poohniverse. Qui ci si diverte, fa ridere anche se troppo stupido, il topo è memorabile e vorrei averne la marionetta in casa. Poi è cattivissimo perchè in fondo è basato e una rivisitazione del cortometraggio d'animazione del 1928 di Walt Disney e Ub Iwerks, Steamboat Willie dove alla fine il topo venne abbandonato dal suo padre e maestro e questo decise così di vendicarsi. La trama è la più ignorante di sempre ma le trovate a bordo di questa imbarcazione sono fantastiche. Perchè prive di ogni logica, gli screen test sono da denuncia, i dialoghi rasentano ogni tipo di bassezza e vediamo cazzi evirati durante pompini e donne prendere a pugni un pupazzetto di un topo disgustoso e realizzato anche peggio

domenica 27 luglio 2025

Mr.Pickles-Season 2


Titolo: Mr.Pickles-Season 2
Regia: Will Carsola
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

La seconda stagione di Mr. Pickles continua a concentrarsi sulle vicende di Tommy e del suo satanico cane, Mr. Pickles, a Old Town. La trama si infittisce con il ritorno di Agnes, la madre di Tommy, che soffre di amnesia e spinge Mr. Pickles a cancellarle la memoria più volte. Nel frattempo, lo Sceriffo e il suo vice, il padre di Tommy, continuano a pattugliare la città, mentre il nonno cerca di avvertire la famiglia del pericolo rappresentato da Mr. Pickles. La stagione esplora ulteriormente il lato oscuro di Old Town e le conseguenze delle azioni di Mr. Pickles, con nuovi personaggi e situazioni surreali che si intrecciano alla narrazione
 
Lo sapevamo che Mr.Pickles è una delle stagioni e serie tv d'animazioni più violente di sempre.
Se da un lato bisogna andare in Oriente per trovare le serie più aberranti, beh Will Carsola e Dave Stewart sembrano la risposta molto più parziale e limitata di Trey Parker e Matt Stone ad oggi gli unici veri geni che hanno saputo tirar fuori qualcosa di gigantesco come SOUTH PARK.
Mr.Pickles è molto più breve, scordinato, limitato e limitante ma incredibilmente divertente dove Carsola sembra chiedersi ad ogni episodio cosa infilare di cruento e macabro cercando di arrivare subito al punto e continuando una galleria di personaggi e un world building comunque interessante come la storia di Pickles e cosa si nasconde nelle gallerie dentro la sua tana. Si parte con lo splatter con la fazza del sindaco strappata e indossata da Pickles, a nani terribili e cattivi, anche qui una serie di serial killer dal Cannibale, sette vegane, supereroi tossici ormai in pensione, mafiosi come Vito Pizzarelli e per finire il fantastico e spassosissimo Detective Astronauta Delfino

Mr.Pickles-Season 3


Titolo: Mr.Pickles-Season 3
Regia: Will Carsola e Dave Stewart
Anno: 2018
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 10
Giudizo: 4/5

La terza stagione di Mr. Pickles continua a narrare le vicende di Tommy e del suo border collie, Mr. Pickles, un cane apparentemente normale ma che nasconde una natura demoniaca e violenta. Tommy, all'oscuro della vera natura del suo cane, vive avventure spensierate nella piccola città di Old Town, mentre Mr. Pickles semina morte e distruzione, con il nonno dell'unico a conoscenza della verità.

In questa stagione, il nonno si impegna a smascherare Mr. Pickles, ma i suoi tentativi vengono continuamente sventati dal cane, che manipola le situazioni per sembrare innocuo addirittura arrivando a un vero e proprio scontro finale dei due nell'ultimo episodio. La trama si infittisce con nuovi personaggi come quello di Agnes, centrale, già visto nell'ultimo episodio della seconda stagione oppure il ruolo sempre più centrale di Mr. Bojenkins e la minaccia dei senza tetto.
Situazioni sempre più assurde come quelle di S.C.A.R.P.E., il vero nome degli stivali robotici, un'arma militare portate via da alcuni agenti del governo, che coinvolgono il telemarketing e il contadino malvagio di nome Montgomery, una fattoria con vendetta e altre avventure stravaganti che si intrecciano con la doppia vita di Mr. Pickles. Senza contare il covo di Gorzoth, una caverna che racchiude al suo interno una testa incrostata interamente di gioielli d'oro. Ci sono ancora i fratelli Blorpton, mafiosi, bande di motociclisti, torna Detective Astronauta Delfino, si parla di lotta alla droga a scuola filmando cartoni animati.
Il rapporto tra Tommy e Mr. Pickles rimane centrale, ma la stagione esplora anche le dinamiche della famiglia Goodman e della comunità di Old Town, sempre più alle prese con il caos causato dal cane demoniaco.


mercoledì 23 luglio 2025

Ziam


Titolo: Ziam
Regia: Kulp Kaljareuk
Anno: 2025
Paese: Thailandia
Giudizio: 3/5

In un mondo che sta soccombendo alla fame sempre più diffusa, un lottatore di muay thai è pronto a tutto per respingere un'epidemia di zombi all'interno di un ospedale e salvare la sua amata.
Vermi + pesci marci = mutati simil zombie ma di Boyleriana e Garlandiana memoria.
Ziam cavalca l'onda del post apocalittico, dell'epidemia, la concentra tutta in un ospedale e prende un giovane bravo a fare a cazzotti facendolo picchiare contro gli zombie senza usare armi o strumenti di tortura.

Bisogna ammettere che Ziam si prende abbastanza sul serio e sa essere drammatico, sporco e violento al punto giusto. Crea delle belle fazze con un buon make up, ricorre a volte in maniera esagerata con la c.g come la scena finale post credit distruggendo purtroppo quel bel climax finale che aveva creato stravolgendo così le sorti del film puntando forse su un possibile sequel.
La metafora più bella nonchè la più semplice è proprio quella che il pesce marcio, il nuovo oro delle gang criminali per sconfiggere la fame si trasformi nella merce più marcia possibile condannando le sorti di un paese. Le coreografie sono più che buone, la Thailandia sembra voler strizzare l'occhio ai recenti capolavori indonesiani e nonostante il nostro venga affiancato da un bambino il film riesce a non perdere la cattiveria anche se con abbondanti dosi di pathos

Last of Us-Season 2


Titolo: Last of Us-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 7
Giudizio: 3/5

The Last of Us 2 è ambientata cinque anni dopo gli eventi della prima, con Ellie e Joel che vivono a Jackson, Wyoming, in una comunità di sopravvissuti. La loro vita viene sconvolta quando un tragico evento li costringe a intraprendere un viaggio pieno di vendetta e violenza a Seattle, dove si scontrano con un culto pericoloso chiamato i Serafiti
 
C'è una differenza sostanziale tra chi ha giocato e chi ha visto LOU. In primis l'aspetto narrativo, dove i fan del gioco hanno le idee chiare su quale sia la storia e la sua evoluzione e quanto invece in questa stagione cinematografica cambi prospettiva quasi fin dall'inizio regalando e scioccando con un cambio totale di prospettiva e adesione alla storia originale. Trovo che sia funzionale e una buona risorsa in termini di colpo di scena, cliffangher, capovolgimento e stravolgimento delle aspettative o di chi da bravo fan service si aspetta sempre quello che vorrebbe.
In questa seconda stagione non è così. Ellie è a tutti gli effetti la vera protagonista, diciannovenne, indipendente ed emancipata, alla ricerca di un orientamento sessuale, sempre irrequieta e votata al machismo e a cercare di crescere il più velocemente possibile. Qui il racconto sceglie di concentrarsi soprattutto - e con grande efficacia - sull'evoluzione dei protagonisti e sulle ragioni che li muovono, spingendo soprattutto sul confronto tra nuove e vecchie generazioni e sulla trasmissione dei traumi dove non mancano momenti potenti come il giustizialismo delle Luci, l'assalto dei mutati contro il villaggio, l'effetto delle spore e la vendetta di Ellie. La seconda stagione è a tutti gli effetti molto più drammatica e cinica, meno horror con più pathos, meno creature, si concentra su un sacrificio a parti invertite che non potrà che finire nel sangue dove scopriamo il segreto di Joel e cosa fece a Salt Lake City pur di proteggere Ellie a discapito del mondo intero. Una stagione dove gioca con l'assenza del nemico inteso come un antagonista ben preciso ma dove sembra voler dire in fondo che il nemico è dentro ognuno di noi e come la natura sembra trasformarci.

Squid Game-Season 3


Titolo: Squid Game-Season 3
Regia: Hwang Dong-hyuk
Anno: 2025
Paese: Corea del Sud
Stagione: 3
Episodi: 6
Giudizio: 2/5

La terza stagione di Squid Game, ultima della serie, vede Gi-hun, alias il giocatore 456, profondamente segnato dagli eventi della seconda stagione.
La trama ruota attorno a una ribellione fallita, la morte di un amico, e un tradimento segreto.
Gi-hun, tormentato dai sensi di colpa, cerca di distruggere il sistema dall'interno, ma si ritrova a dover fare scelte difficili e dolorose. La stagione rivela il lato ancora più spietato degli uomini dietro il gioco e mette alla prova i giocatori con giochi ancora più folli e spietati. Il finale, molto discusso, vede un inaspettato cameo di Cate Blanchett, suggerendo l'espansione del gioco a livello globale

Squid Game era la risposta come già avevo scritto ad un misto tra Giochi senza frontiere e Battle Royale. Idea interessante, premesse buone e sviluppo intrigante. Almeno era quello che la prima stagione aveva promesso e mantenuto. Poi si è arrivati ad una seconda già clamorosamente più bassa come intenti, ambizioni, obbiettivi, caratterizzazioni dei personaggi, adrenalina, intrattenimento e soprattutto i giochi. Questa terza stagione a parte due prove e sfide come quella del nascondino e del salto della corda è davvero derivativa e sembra compiacere solo lo sceneggiatore e nemmeno il fan service della serie che vantava milioni di seguaci.
Quello che ci viene proposto appare piuttosto come un pretesto da parte di Netflix per prolungare forzatamente la narrazione, tornando a dinamiche già viste: giochi ripetitivi e conflitti tra giocatori. Il risultato è un racconto piatto e monotono, fin troppo prevedibile per un franchise che, negli anni precedenti, aveva saputo regalarci momenti di grande tensione. I nuovi round perdono di impatto, inseriti in un contesto che appare confuso, mentre il pubblico ormai sembra desiderare qualcosa di diverso.

mercoledì 25 giugno 2025

Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è


Titolo: Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è
Regia: Scott Chambers
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

l nuovo film del Poohniverse segue Wendy Darling nel tentativo di salvare suo fratello Michael dalle grinfie del malvagio Peter Pan, che intende spedirlo sull'Isola che non c'è. Lungo la strada incontra una contorta Campanellino, che è dipendente da quella che lei crede essere polvere di fata
 
Questo multi universo dell'horror, Twisted Childhood Universe o Poohniverse, con i protagonisti delle fiabe e di un certo fantasy ha un serio problema chiamato budget e scrittura. Peter Pan che rapisce i bambini tenendoli chiusi in una casa tossica dove prova a fargli credere di essere sull'isola che non c'è può avere un senso ma bisogna gestire l'idea in una maniera congrua e non un accozzaglia di elementi che non stanno in piedi.
Peter Pan è semplicemente un drogato assassino senza alcun reale collegamento con la storia di J.M. Barrie per non parlare di Trilly/Timmy a cui deve portare le dosi in casa prima che questa si redimi verso il finale e a cui lui strappa le braccia. E' un film che non posso nemmeno definire trash ma che parla di droga e rapimenti tutto fatto molto male e senza mai riuscire a regalare una scena degna di nota come almeno provava a fare WINNIE THE POOH-BLOOD AND HONEY e WINNIE THE POOH TUTTO SANGUE E NIENTE MIELE. Questo Poohniverse è partito veramente male e ho paura che possa fare ancora di peggio diventando sotto certi aspetti una costola della Asylum.

domenica 20 aprile 2025

Girl with the needle


Titolo: Girl with the needle
Regia: Magnus von Horn
Anno: 2024
Paese: Danimarca
Giudizio: 5/5

Karoline è una giovane donna che, nella Copenaghen al termine della Prima Guerra Mondiale, nel giro di poco tempo si ritrova sfrattata dall'appartamento in cui viveva, sedotta e abbandonata dal suo datore di lavoro nonché successivamente licenziata. C'è però una donna che si dichiara disposta ad aiutarla.

Nel cinema bisogna sempre fare affidamento su un concetto fondamentale: azzerare ogni forma di pregiudizio. Il film di von Horn ha diviso tra odiatori e stimatori. E questo è un bene. Per assurdo mi sono avvicinato a quest'opera senza sapere davvero nulla e mi ha conquistato fin da subito.
Ho trovato diverse analogie con POVERE CREATURE contestualizzato però in una realisticità differente e meno enfatizzata. E' cupo, veritiero, parla di guerra, di diritti delle donne, di freak, di sessualità, di predominazione, di rapporti tossici, di maternità. Il film parte in un modo e poi come dovrebbero fare alcune storie di sofferenza varca i cancelli scavalcandoli ed entrando a capolino in altri generi e sotto generi, cambiando come la sua protagonista, assumendo forse e consapevolezze diverse. Un viaggio alla scoperta, iniziatico, diabolico per certi aspetti che prende sempre pieghe inaspettate con numerosi colpi di scena e alcune sequenze raggelanti come quella in cui vediamo Dagmar fare quell'azione terrificante che in un attimo cancella quanto di più sadico sia stato girato negli ultimi anni. Un film potente e gigantesco, commovente nel viaggio dell'eroe di Karoline che sembra costellato soltanto di disgrazie e perfidie come la perfetta protagonista di una favola dei Grimm.
Immerso poi in un b/n espressionista, con una galleria di attori che rasenta la perfezione diventa un dramma sociale che rievoca un terrificante fatto di cronaca nera e al contempo racconta numerose altre storie come quella sottovalutata di Peter, il marito vittima di guerra con una ferita orribile e costretto ad esibirsi nei circhi come freak

Steppenwolf


Titolo: Steppenwolf
Regia: Adilkhan Yerzhanov
Anno: 2024
Paese: Kazakhistan
Giudizio: 4/5

Tamara cerca il figlio scomparso in una città violenta. Assume un ex detective, moralmente discutibile, per trovarlo. I suoi metodi dell'uomo sono crudeli ma lei è determinata a ritrovare suo figlio a qualunque costo.
 
Allora il primo plauso và fatto perchè produzioni di genere che arrivano dal Kazakhistan non credo se ne vedano molte. Soprattutto quando non riportano ad un cinema lento che riprende lande e campi desolati. Qui parte con il pandemonio, con piani sequenza accesissimi. Con una guerra di stato apocalittica sull'orlo di una crisi totale che forse c'è già stata e continua tuttora ad essere in atto. Si abbatte prima di tutto il confine tra buoni e cattivi e ci sono solo anti eroi. Dall 'incontro tra protagonista e Tamara nasce infine la parodia, qualcuno forse sperava nell'amore ma qui non c'è. Parodia perchè aldilà di uno stile importante e alcune scelte registiche interessanti e divertenti, il film diventa per certi aspetti anche comico e questo mi è piaciuto ma tutto il resto è scritto nella maniera più distratta possibile. Mi ha ricordato per certi aspetti SISU dove anche lì si rideva ma la parodia era più accattivante. Qui i momenti di massima comicità sono quelli in cui Tamara entra nel vivo della battaglia tra esplosioni e sparatorie per chiedere umilmente come se non si rendesse conto di dove si trova che fine ha fatto suo figlio. E questo anche nel dipanarsi della storia è forse l'elemento con cui il protagonista e il film gioca alla stragrande anche se allungare troppo questo elementoa lungo andare crea l'effetto inverso. Il risultato è una visione confusionaria e troppo annacquata dove i punti di riferimento vengono spesso meno e lasciano lo spettatore interdetto e dove soprattutto gli intenti di alcuni personaggi non sono mai chiari. Anche le questioni sulla moralità e la giustizia che vengono sollevate dal regista sembrano spesso lasciate a metà e l’ambiguità che tanto si vorrebbe infondere all’interno di un genere come quello apocalittico si va a generare più per delle lacune di scrittura che per delle reali intenzioni di approfondire il discorso del sottile confine tra bene e male nella giustizia di frontiera.


Thicket


Titolo: Thicket
Regia: Elliot Lester
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Ambientato nel Texas orientale agli inizi del ventesimo secolo, questo cupo thriller segue la storia di Jack, un giovane che cerca di salvare la sorella rapita da un violento assassino e dalla sua banda. Jack chiede l'aiuto di un astuto cacciatore di taglie di nome Shorty e di un alcolizzato scavatore di tombe figlio di un ex schiavo e di un'intelligente prostituta. I tre rintracciano la ragazza nella mortale terra di nessuno conosciuta come The Big Thicket - un luogo dove regna il sangue e il caos.

Capita di rado che Lansdale venga trasposto al cinema. Ed è un pecato perchè ha scritto così tante cose originali e diverse da poter far contento tutto il cinema di genere e oltre. La foresta da cui è adattato questo film è un revenge movie, un western sanguinolento con tanti elementi al suo interno che devo dire vengono giostrati abbastanza bene grazie in primis all'azzeccata scelta di casting dove tra tutti i volti noti vorrei spezzare una lancia a favore della villain di tutto una Juliette Lewis devastata dalla violenza, dai soprusi, una cattiva che lo è diventata dopo che semplicemente le hanno tolto tutto. C'è tanto dolore, devastazione, un viaggio dell'eroe, una carovana di anti eroi che si muovono per farsi vendetta ognuno con un obbiettivo e un senso della giustizia differente.
Il ragazzo semplice che vuole ritrovare la sorella, il nano strozzino, il gigante buono di colore, la prostituta e così via trovando criminali agguerriti, saloon ormai ripieni di semi cadaveri costipati dall'alcool e il gioco d'azzardo, una natura selvaggia che non perdona e una resa dei conti finale che per chi non avesse letto il romanzo è tutt'altro che scontata

Squid Game-Season 2


Titolo: Squid Game-Season 2
Regia: Hwang Dong-hyuk
Anno: 2025
Paese: Corea del Sud
Stagione: 2
Episodi: 7
Giudizio: 3/5

La seconda stagione di Squid Game riprende tre anni dopo gli eventi della prima, seguendo Seong Gi-hun (456) alla ricerca di vendetta contro gli organizzatori dei giochi mortali. Determinato a smascherare il sistema corrotto dietro il torneo, Gi-hun intraprende una caccia che lo porta ad affrontare nuovi giochi brutali, incontrare personaggi inediti e confrontarsi con il Front Man dalla maschera nera, Hwang Jun-ho.
 
Partiamo da una premessa. Scelta voluta o non, l'inizio della seconda stagione si prende una grossa responsabilità e un enorme rischio ovvero far vedere il volto del compagno di Seong che sappiamo benissimo essere il nemico giurato. In tanti non se ne erano nemmeno accorti perchè in questi tre anni ne abbiamo visti di film e serie per cui trovare spazio per ricordare i particolari non è da tutti.
Era ovvio che prendesse le dovute distanze dalla prima stagione mettendo sì il focus sui giochi mortali, ma intessendo alcune sotto storie più legate ai complotti, alla ricerca disperata di questo poliziotto dell'isola in cui si svolgono i giochi, della ricerca dei pescatori di uomini che ingaggiano gli sfidanti alle fermate della metro e così via. Ancora una volta la Corea del sud ci mostra tutti i fanalini di coda come ha fatto negli ultimi vent'anni rivelandosi una delle realtà più brillanti, originali e prolifiche nel parlare di diseguaglianze sociali facendolo attraverso un gioco al massacro come succedeva per BATTLE ROYALE dove le inconsapevoli vittime e i disperati venivano promossi ad archetipi di una società in cui il fallimento economico si traduce in una condanna sociale senza appello. Ed è accettata in questo modo la mattanza come a estirpare l'uomo medio acellerando una nuova inerzia dei poteri alti ovvero avvalorarsi di una nuova classe sociale che non conosca debolezze e povertà. C'è più introspezione individuale basti pensare alla caratterizzazione e i conflitti di Seong piuttosto che gli episodi legati ai giochi preferendo l'indagine e le lotte interne. Sicuramente non siamo ai fasti della prima stagione ma d'altronde non era nemmeno facile trovare nuovi spiragli per non ripetere il già detto.

lunedì 24 marzo 2025

Mr Pinkle-Season 1


Titolo: Mr Pinkle-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

Nella piccola e antiquata comunità di Old Town, la famiglia Goodman e il loro innocente figlio di sei anni Tommy hanno un border collie satanico di nome Mr. Pickles. I due trascorrono le loro giornate divertendosi in giro mentre all'insaputa di Tommy, della famiglia o di chiunque altro tolleri Mr. Pickles, eccetto il nonno di Tommy che cerca di farlo scoprire, il cane sgattaiola segretamente via per uccidere e mutilare le sue innumerevoli vittime. Il cane spesso ricompone e resuscita le sue vittime che poi risiedono nella sua tana sotterranea e eseguono i suoi ordini. Attraverso la sua furia malvagia e omicida contro coloro che minacciano Tommy, Mr. Pickles sembrerebbe portare ordine a Old Town, che altrimenti sarebbe piena di crimini di fronte ad uno sceriffo incapace.
 
Mr. Pinkle mi è stata presentata come una delle opere d'animazione più violente degli ultimi anni e manco a farlo apposta posso dire che si avvicina molto a quell'idea di violenza senza senso e raccapricciante come se SOUTH PARK avesse deviato in chiave satanista sotto molti aspetti.
Ora uno degli aspetti è la durata degli episodi di undici minuti che scorrono molto velocemente e aprono e chiudono siparietti con personaggi agghiaccianti che cercano di mostrare ogni nefandezza possibile e dove la stessa natura del protagonista Mr. Pickles è un servo di Satana ma al contempo un salvatore dai veri pericoli della società come a sottolineare la dicotomia onnipresente tra bene e male. L'asino uccello, il doc Walton che innesta delle protesi al seno al piccolo Tommy, il Bigfoot, l'Uomo Formaggio, Bello Kid, pedofili, criminali nani, cannibali, membri di società segreta, trash, fetish, fisting, bondage, sadomaso, la tana di Mr. Pinkle in cui avviene ogni tipo di orgia di sangue e mostruosità. Il tutto con uno stile che sembra quasi ironico quando invece è totalmente grottesco e libero da ogni tipo di critica e censura con un umorismo nero e cupo. Si ha proprio l'impressione di aver voluto creare qualcosa di anarchico dando un calcio in culo ad ogni tipo di perbenismo ma molto poco critico come invece succedeva per la saga di Trey Parker e Matt Stone. Qui sembra solo essere un divertissement accentuando gli aspetti violenti, grezzi, che prendono in giro tutto e tutti senza distinzione alcuna. Si fa beffe dei problemi e dei disagi, accentua problematiche che diventano punti di forza dei singoli personaggi ed è demenziale come pochi.

giovedì 30 gennaio 2025

Blood Star


Titolo: Blood Star
Regia: Lawrence Jacomelli
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

A una distanza di tempo non specificata, Bobbie è da poco uscita di prigione per furto e sta tornando a casa dal suo ex ragazzo quando, in una stazione di servizio, incontra il sospetto sceriffo locale, che non gode di buona reputazione. Poco dopo essere ripartita, la ragazza viene fermata dallo stesso sceriffo per eccesso di velocità e per avergli danneggiato un lampeggiante della macchina, rendendosi presto conto che questo non è il classico controllo da parte della polizia e cadendo vittima del sadico gioco dell’uomo.

Blood Star è un revenge movie di quelli abbastanza flosci nella narrazione e nei tempi. Riesce ad avere una buona mano e una cattiveria di fondo che lo rende un concentrato di misoginia dove alla prima incomprensione una donna finisce al calvario. Abbiamo uno sceriffo che per vendicarsi dei soprusi di una donna al fratello mezzo autistico decide di uccidere ogni ragazza che da sola cerca di attraversare il confine. Avendo l'avvallo di una comunità che crede in lui e luoghi deserti in cui prendersi i suoi tempi per fare il gioco del gatto al topo. Bobbie non è una protagonista per cui si empatizza particolarmente e questo non è un male, però alcune sue scelte sono così banali da manuale delle cose che in un horror una final girl non dovrebbe fare che distruggono gran parte della suspance e della violenza che ci si poteva aspettare. Si lascia vedere ma senza troppi ghirigori e la scena nella stazione di servizio dove la cameriera viene licenziata perchè pensano abbia rubato del denaro ad un cliente è da denuncia per come sia stata girata e pensata male.

Grotesquerie-Season 1


Titolo: Grotesquerie-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

La detective Lois Tryon deve indagare su una serie di omicidi ritualistici estremamente violenti e macabri che sconvolgono una piccola comunità. Ogni scena del crimine è caratterizzata da simbolismi religiosi e messaggi criptici, portando Lois a collaborare con Suor Megan, una giornalista e suora affascinata dai culti e dal true crime. Nel corso delle indagini, Lois deve anche affrontare i propri demoni personali, trovandosi in bilico tra ciò che è giusto e ciò che è inevitabilmente corrotto e oscuro.

Grotesquerie di Ryan Murphy che non conosco perchè non ho mai visto AMERICAN HORROR STORY aveva tutti gli elementi per farsi piacere, dalla religione, al poliziesco, all'indagine, al grottesco, a questo serial killer che imbastisce delle morti come fossero affreschi dimostrando un certo malsano talento nella tortura e tanto altro ancora anche se sui personaggi secondo me poteva risultare più incisiva. Intanto l'aspetto che mi è piaciuto è che tutti in un qualche modo diventano insopportabili nel giro di poco. Nessuno si salva e nessuno riesce mai a contenere i propri vizi, le proprie voglie, i propri eccessi, scegliendo sempre il proprio piacere personale e andando oltre taboo e superando i freni inibitori. Se da un lato l'aspetto della messa in scena, le location, la fotografia, sembra tutta far parte di una cornice interessante e poco squilibrata è forse l'aver voluto destrutturare l'intera vicenda dalla fine del settimo episodio, quando viene abbattuto il serial killer (purtroppo la sua identità diventa inesorabilmente scontata) e da lì per mezzo di plot twist discutibili viene stralciata tutta la precedente vicenda. Tutti diventano l'esatto opposto di quello che erano, diventa LOST in trip. Il consiglio è di vederla fino al settimo episodio e poi di lasciar perdere anche perchè se questo poi avesse avuto uno scopo e un senso ancora potevo accettarlo ma così non è stato.

mercoledì 1 gennaio 2025

Vhs-Beyond


Titolo: Vhs-Beyond
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Finalmente siamo ad un altro capitolo a episodi di una delle serie più interessanti di sempre ovvero la saga antologica found footage Vhs. Sette capitoli con pochi passi falsi per la mente contorta del creatore di Bloody Disgusting concentrandosi in questo caso sul tema degli ufo.
STORK parla di un manipolo di agenti che come per REC finisce nel posto in cui non dovrebbe a combattere un'orda di mezzi zombie con al posto del cervello un pulcino. Tutti loro sono creati e comandati da una creatura a forma di cicogna. Interessante soprattutto nel finale a fronte della sparatoria iniziale.
DREAM GIRL come sempre quando ci si imbatte in territori asiatici si esagera buttando e investendo molto sullo splatter. In questo caso dietro l'apparenza di una star di Bollywood si nasconde una dea assetata di sangue che farà una strage in una discoteca seminando terrore e devastando tutto ciò con cui entra in contatto.
LIVE AND LET DIVE tutto su un jet privato segue un gruppetto di ragazzi che stanno per lanciarsi con il paracadute quando una nave aliena improvvisamente rilascia una creatura che oltre a farli precipitare in un aranceto da loro la caccia massacrandoli senza pietà
BABIES è forse uno dei più malati dove una tassidermista con l'amore per gli animali e in particolare per i cani nasconde nel piano sotterraneo gabbie dove fa esperimenti ibridando i geni animali in vittime senza speranze e rendendole aggressive e assetate di sangue
STOWAWAY è sicuramente il più onirico e non a caso e scritto da Mike Flanagan. Senza l'intromissione di mostri, alieni o creature, il viaggio di Halley all'interno di un'astronave aliena la condurrà a fare una scoperta spiacevole e surreale.
ABDUCTION invece ci porta proprio al complotto, all'incontro tra umani e alieni e di come i primi volessero documentare l'accaduto ma non vennero mai presi in considerazione.
Una buona prova in generale dove il livello della messa in scena è abbastanza alto, mantiene le premesse e regala azione, horror e body horror andando a prendere da leggende, fatti di cronaca ed eventi slegati da ogni dove come in quello dell'astronave. Sapendo sempre come alimentare azione e fatti più onirici e diversamente impressionanti.

Terrifier 3


Titolo: Terrifier 3
Regia: Damien Leone
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Cinque anni sono passati dai fatti raccontati nell'episodio precedente. Sienna, ancora preda di turbe psichiche e in cura presso un ospedale psichiatrico, viene ospitata dagli zii per le festività natalizie, trovando conforto nel loro affetto e nella compagnia della cuginetta Gabbie, con cui ha un rapporto molto profondo. Suo fratello Jonathan, nel frattempo, cerca di dimenticare i traumi del passato dedicandosi agli studi universitari. Solo che il famigerato Art il clown, benché decapitato da Sienna alla fine del film precedente, non è morto e, ripristinata la sua integrità fisica, è pronto a colpire di nuovo in compagnia della demente Victoria, per l'occasione liberata dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. Sienna si ritroverà quindi ancora di fronte alla sua crudele nemesi in un percorso pavimentato di sangue e morti.

Continua l'ascesa di uno dei clown più famosi degli ultimi anni nella scena horror splatter.
Art ritorna come tutte le figure iconiche dell'horror senza poter mai in fondo morire ma trovando sempre un modo per tornare a tormentare le sue vittime. Il secondo era di sicuro il capitolo migliore e Leone con questa saga a basso budget ha saputo fare una palettata di soldi puntando su alcuni elementi interessanti come il mutismo da mimo di Art e giocando su tanti stereotipi esagerandoli all'ennesima potenza. Il personaggio di Victoria è interessante, loro due nella mansion gotica e putrescente valgono una speciale menzione come del resto alcune morti che per quanto ai limiti del gore e del buon gusto riescono ad essere accattivanti e provare quel qualcosa in più con cui Leone e crew si spingono negli eccessi torpidi trovando però anche un certo impianto ironico.

mercoledì 11 dicembre 2024

Mads


Titolo: Mads
Regia: David Moreau
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

Dopo aver provato una nuova droga, Romain si mette in macchina per andare a una festa. Lungo la strada, una donna ferita e in stato confusionale sale sulla sua macchina, per poi perdere totalmente il controllo, ferendosi con estrema violenza fino a uccidersi. Comincia per Romain un incubo a occhi aperti, con 
visioni che sembrano indistinguibili dalla realtà: che droga ha preso? Cosa sta realmente succedendo?

Mads è uno dei film più scioccanti ed esagerati degli ultimi anni. Una scheggia malata e impazzita che parla di come una droga "cucinata da non si sa chi" possa devatsare le vite di alcuni giovani e portare ad un rapido raid da parte di un'elite militare che spara prima di chiedere. Mads si divincola tutto in un unico e impressionante piano sequenza, un film che sembra debba sempre cambiare registro dopo pochi minuti diventando ansiogeno e devastante nel suo impatto, nel come ci riporta a quell'horror francese di Laugier e soci, un film che strizza l'occhio a così tante cose ma sapendolo fare bene, devastando le vite dei cittadini di una piccola città, parlando di una sorte di eroina scura che vediamo solo all'inizio in grado di modificare azioni, percezioni e forza..un miscuglio di generi che abbraccia l'horror, il body horror, il gore, lo splatter, il torture, gli esperimenti sugli esseri umani come cavie, condito poi con interpretazioni disperate e stupende
In questa stagione ancora un horror da annoverare tra i migliori in assoluto. Un cinema che sembra esaurire la pazienza dello spettatore, composto di grida che non vogliono mai cessare e di sangue e lamenti come una seduta di tortura barkeriana