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lunedì 24 marzo 2025

Mr Pinkle-Season 1


Titolo: Mr Pinkle-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

Nella piccola e antiquata comunità di Old Town, la famiglia Goodman e il loro innocente figlio di sei anni Tommy hanno un border collie satanico di nome Mr. Pickles. I due trascorrono le loro giornate divertendosi in giro mentre all'insaputa di Tommy, della famiglia o di chiunque altro tolleri Mr. Pickles, eccetto il nonno di Tommy che cerca di farlo scoprire, il cane sgattaiola segretamente via per uccidere e mutilare le sue innumerevoli vittime. Il cane spesso ricompone e resuscita le sue vittime che poi risiedono nella sua tana sotterranea e eseguono i suoi ordini. Attraverso la sua furia malvagia e omicida contro coloro che minacciano Tommy, Mr. Pickles sembrerebbe portare ordine a Old Town, che altrimenti sarebbe piena di crimini di fronte ad uno sceriffo incapace.
 
Mr. Pinkle mi è stata presentata come una delle opere d'animazione più violente degli ultimi anni e manco a farlo apposta posso dire che si avvicina molto a quell'idea di violenza senza senso e raccapricciante come se SOUTH PARK avesse deviato in chiave satanista sotto molti aspetti.
Ora uno degli aspetti è la durata degli episodi di undici minuti che scorrono molto velocemente e aprono e chiudono siparietti con personaggi agghiaccianti che cercano di mostrare ogni nefandezza possibile e dove la stessa natura del protagonista Mr. Pickles è un servo di Satana ma al contempo un salvatore dai veri pericoli della società come a sottolineare la dicotomia onnipresente tra bene e male. L'asino uccello, il doc Walton che innesta delle protesi al seno al piccolo Tommy, il Bigfoot, l'Uomo Formaggio, Bello Kid, pedofili, criminali nani, cannibali, membri di società segreta, trash, fetish, fisting, bondage, sadomaso, la tana di Mr. Pinkle in cui avviene ogni tipo di orgia di sangue e mostruosità. Il tutto con uno stile che sembra quasi ironico quando invece è totalmente grottesco e libero da ogni tipo di critica e censura con un umorismo nero e cupo. Si ha proprio l'impressione di aver voluto creare qualcosa di anarchico dando un calcio in culo ad ogni tipo di perbenismo ma molto poco critico come invece succedeva per la saga di Trey Parker e Matt Stone. Qui sembra solo essere un divertissement accentuando gli aspetti violenti, grezzi, che prendono in giro tutto e tutti senza distinzione alcuna. Si fa beffe dei problemi e dei disagi, accentua problematiche che diventano punti di forza dei singoli personaggi ed è demenziale come pochi.

giovedì 30 gennaio 2025

Blood Star


Titolo: Blood Star
Regia: Lawrence Jacomelli
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

A una distanza di tempo non specificata, Bobbie è da poco uscita di prigione per furto e sta tornando a casa dal suo ex ragazzo quando, in una stazione di servizio, incontra il sospetto sceriffo locale, che non gode di buona reputazione. Poco dopo essere ripartita, la ragazza viene fermata dallo stesso sceriffo per eccesso di velocità e per avergli danneggiato un lampeggiante della macchina, rendendosi presto conto che questo non è il classico controllo da parte della polizia e cadendo vittima del sadico gioco dell’uomo.

Blood Star è un revenge movie di quelli abbastanza flosci nella narrazione e nei tempi. Riesce ad avere una buona mano e una cattiveria di fondo che lo rende un concentrato di misoginia dove alla prima incomprensione una donna finisce al calvario. Abbiamo uno sceriffo che per vendicarsi dei soprusi di una donna al fratello mezzo autistico decide di uccidere ogni ragazza che da sola cerca di attraversare il confine. Avendo l'avvallo di una comunità che crede in lui e luoghi deserti in cui prendersi i suoi tempi per fare il gioco del gatto al topo. Bobbie non è una protagonista per cui si empatizza particolarmente e questo non è un male, però alcune sue scelte sono così banali da manuale delle cose che in un horror una final girl non dovrebbe fare che distruggono gran parte della suspance e della violenza che ci si poteva aspettare. Si lascia vedere ma senza troppi ghirigori e la scena nella stazione di servizio dove la cameriera viene licenziata perchè pensano abbia rubato del denaro ad un cliente è da denuncia per come sia stata girata e pensata male.

Grotesquerie-Season 1


Titolo: Grotesquerie-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

La detective Lois Tryon deve indagare su una serie di omicidi ritualistici estremamente violenti e macabri che sconvolgono una piccola comunità. Ogni scena del crimine è caratterizzata da simbolismi religiosi e messaggi criptici, portando Lois a collaborare con Suor Megan, una giornalista e suora affascinata dai culti e dal true crime. Nel corso delle indagini, Lois deve anche affrontare i propri demoni personali, trovandosi in bilico tra ciò che è giusto e ciò che è inevitabilmente corrotto e oscuro.

Grotesquerie di Ryan Murphy che non conosco perchè non ho mai visto AMERICAN HORROR STORY aveva tutti gli elementi per farsi piacere, dalla religione, al poliziesco, all'indagine, al grottesco, a questo serial killer che imbastisce delle morti come fossero affreschi dimostrando un certo malsano talento nella tortura e tanto altro ancora anche se sui personaggi secondo me poteva risultare più incisiva. Intanto l'aspetto che mi è piaciuto è che tutti in un qualche modo diventano insopportabili nel giro di poco. Nessuno si salva e nessuno riesce mai a contenere i propri vizi, le proprie voglie, i propri eccessi, scegliendo sempre il proprio piacere personale e andando oltre taboo e superando i freni inibitori. Se da un lato l'aspetto della messa in scena, le location, la fotografia, sembra tutta far parte di una cornice interessante e poco squilibrata è forse l'aver voluto destrutturare l'intera vicenda dalla fine del settimo episodio, quando viene abbattuto il serial killer (purtroppo la sua identità diventa inesorabilmente scontata) e da lì per mezzo di plot twist discutibili viene stralciata tutta la precedente vicenda. Tutti diventano l'esatto opposto di quello che erano, diventa LOST in trip. Il consiglio è di vederla fino al settimo episodio e poi di lasciar perdere anche perchè se questo poi avesse avuto uno scopo e un senso ancora potevo accettarlo ma così non è stato.

mercoledì 1 gennaio 2025

Vhs-Beyond


Titolo: Vhs-Beyond
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Finalmente siamo ad un altro capitolo a episodi di una delle serie più interessanti di sempre ovvero la saga antologica found footage Vhs. Sette capitoli con pochi passi falsi per la mente contorta del creatore di Bloody Disgusting concentrandosi in questo caso sul tema degli ufo.
STORK parla di un manipolo di agenti che come per REC finisce nel posto in cui non dovrebbe a combattere un'orda di mezzi zombie con al posto del cervello un pulcino. Tutti loro sono creati e comandati da una creatura a forma di cicogna. Interessante soprattutto nel finale a fronte della sparatoria iniziale.
DREAM GIRL come sempre quando ci si imbatte in territori asiatici si esagera buttando e investendo molto sullo splatter. In questo caso dietro l'apparenza di una star di Bollywood si nasconde una dea assetata di sangue che farà una strage in una discoteca seminando terrore e devastando tutto ciò con cui entra in contatto.
LIVE AND LET DIVE tutto su un jet privato segue un gruppetto di ragazzi che stanno per lanciarsi con il paracadute quando una nave aliena improvvisamente rilascia una creatura che oltre a farli precipitare in un aranceto da loro la caccia massacrandoli senza pietà
BABIES è forse uno dei più malati dove una tassidermista con l'amore per gli animali e in particolare per i cani nasconde nel piano sotterraneo gabbie dove fa esperimenti ibridando i geni animali in vittime senza speranze e rendendole aggressive e assetate di sangue
STOWAWAY è sicuramente il più onirico e non a caso e scritto da Mike Flanagan. Senza l'intromissione di mostri, alieni o creature, il viaggio di Halley all'interno di un'astronave aliena la condurrà a fare una scoperta spiacevole e surreale.
ABDUCTION invece ci porta proprio al complotto, all'incontro tra umani e alieni e di come i primi volessero documentare l'accaduto ma non vennero mai presi in considerazione.
Una buona prova in generale dove il livello della messa in scena è abbastanza alto, mantiene le premesse e regala azione, horror e body horror andando a prendere da leggende, fatti di cronaca ed eventi slegati da ogni dove come in quello dell'astronave. Sapendo sempre come alimentare azione e fatti più onirici e diversamente impressionanti.

Terrifier 3


Titolo: Terrifier 3
Regia: Damien Leone
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Cinque anni sono passati dai fatti raccontati nell'episodio precedente. Sienna, ancora preda di turbe psichiche e in cura presso un ospedale psichiatrico, viene ospitata dagli zii per le festività natalizie, trovando conforto nel loro affetto e nella compagnia della cuginetta Gabbie, con cui ha un rapporto molto profondo. Suo fratello Jonathan, nel frattempo, cerca di dimenticare i traumi del passato dedicandosi agli studi universitari. Solo che il famigerato Art il clown, benché decapitato da Sienna alla fine del film precedente, non è morto e, ripristinata la sua integrità fisica, è pronto a colpire di nuovo in compagnia della demente Victoria, per l'occasione liberata dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. Sienna si ritroverà quindi ancora di fronte alla sua crudele nemesi in un percorso pavimentato di sangue e morti.

Continua l'ascesa di uno dei clown più famosi degli ultimi anni nella scena horror splatter.
Art ritorna come tutte le figure iconiche dell'horror senza poter mai in fondo morire ma trovando sempre un modo per tornare a tormentare le sue vittime. Il secondo era di sicuro il capitolo migliore e Leone con questa saga a basso budget ha saputo fare una palettata di soldi puntando su alcuni elementi interessanti come il mutismo da mimo di Art e giocando su tanti stereotipi esagerandoli all'ennesima potenza. Il personaggio di Victoria è interessante, loro due nella mansion gotica e putrescente valgono una speciale menzione come del resto alcune morti che per quanto ai limiti del gore e del buon gusto riescono ad essere accattivanti e provare quel qualcosa in più con cui Leone e crew si spingono negli eccessi torpidi trovando però anche un certo impianto ironico.

mercoledì 11 dicembre 2024

Mads


Titolo: Mads
Regia: David Moreau
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

Dopo aver provato una nuova droga, Romain si mette in macchina per andare a una festa. Lungo la strada, una donna ferita e in stato confusionale sale sulla sua macchina, per poi perdere totalmente il controllo, ferendosi con estrema violenza fino a uccidersi. Comincia per Romain un incubo a occhi aperti, con 
visioni che sembrano indistinguibili dalla realtà: che droga ha preso? Cosa sta realmente succedendo?

Mads è uno dei film più scioccanti ed esagerati degli ultimi anni. Una scheggia malata e impazzita che parla di come una droga "cucinata da non si sa chi" possa devatsare le vite di alcuni giovani e portare ad un rapido raid da parte di un'elite militare che spara prima di chiedere. Mads si divincola tutto in un unico e impressionante piano sequenza, un film che sembra debba sempre cambiare registro dopo pochi minuti diventando ansiogeno e devastante nel suo impatto, nel come ci riporta a quell'horror francese di Laugier e soci, un film che strizza l'occhio a così tante cose ma sapendolo fare bene, devastando le vite dei cittadini di una piccola città, parlando di una sorte di eroina scura che vediamo solo all'inizio in grado di modificare azioni, percezioni e forza..un miscuglio di generi che abbraccia l'horror, il body horror, il gore, lo splatter, il torture, gli esperimenti sugli esseri umani come cavie, condito poi con interpretazioni disperate e stupende
In questa stagione ancora un horror da annoverare tra i migliori in assoluto. Un cinema che sembra esaurire la pazienza dello spettatore, composto di grida che non vogliono mai cessare e di sangue e lamenti come una seduta di tortura barkeriana


domenica 24 novembre 2024

Strange Darling


Titolo: Strange Darling
Regia: JT Mollner
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Niente è quello che sembra quando l'avventura di una notte si trasforma in una feroce follia omicida di un serial killer.
 
Adoro i film come Strange Darling. Perchè sono cinema allo stato puro. Liberi, freschi, folli, raccontano quello che vogliono e come vogliono cercando di portare avanti una politica d'autore propria e mai scontata. Il film di Mollner dopo OUTLAWS AND ANGELS dimostra un talento incredibile per un film che gioca con i colpi di scena molto bene e saggiamente. Incanta, affascina ma poi sa colpire duro e diventare brutale sopra ogni aspettativa. E' un continuo prevaricarsi l'uno sull'altro giocando in maniera camaleontica su chi sembra avere il coltello dalla parte del manico e poi è recitato divinamente con Willa Fitzgerald che dopo averla vista un pò dappertutto riesce ad avere i suoi spazi e confezionare un personaggio che sarà davvero difficile da dimenticare e questo forse è uno degli elementi più intensi del film. Qui c'è una storia d'amore tra le più brutali mai viste dove veniamo sempre destabilizzati e dove la scelta di mischiare in fase di montaggio i capitoli serve a scompensare il pubblico dando così risalto ai colpi di scena altro, particolare che ho adorato

Azrael


Titolo: Azrael
Regia: E.L. Katz
Anno: 2024
Paese: Estonia
Giudizio: 4/5

In un mondo in cui nessuno parla, una devota comunità guidata da donne dà la caccia a una giovane donna che è scappata di prigione. Riconquistata, Azrael dovrebbe essere sacrificata a un antico male nel deserto, ma combatte per la propria sopravvivenza.
 
Film praticamente muto menzione fatta per i fischi e il tipo in auto che prima di morire dice tre frasi che la nostra non capisce perchè in una lingua diversa. Ottanta minuti di inseguimenti, fughe, lotte, scoperte. La nostra faceva parte di un culto a cui hanno tolto le corde vocali e che dovrebbe essere sacrificata a degli esseri che si sono trasformati forse a causa di un'epidemia o forse a causa di un'apocalisse che ha rilasciato purulenza e disgrazie facendo tornare tutti in una dimensione che abbraccia Mad Max e gli Ewoks. La nostra parla con gli occhi, deve fare attenzione a non essere annusata, cerca insistentemente il ragazzo che le hanno rapito e scoprirà nel villaggio dove risiedono tutti i suoi agguerriti nemici che c'è una donna in una palafitta (che dovrebbe essere una chiesa) che sta per partorire una creatura demoniaca.
Azrael già dal nome fa pensare a qualcosa di religioso, divino e mitologico. Nelle sue corde c'è la componente sanguinaria della final girl e del revenge movie che abbraccerà e colpirà duro tutti i nemici lasciandola a brancolare tutta piena di sangue con questo nuovo nascituro destinato a far soccombere o far rinascere il genere umano.

martedì 19 novembre 2024

Buco-Capitolo 2


Titolo: Buco-Capitolo 2
Regia: Galder Gaztelu-Urrutia
Anno: 2024
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Nella prigione verticale composta da 333 livelli dove il cibo scende dall'alto su una piattaforma e dove riescono a sfamarsi soprattutto quelli che si trovano ai piani superiori, è arrivata Perempuàn. La donna, un'artista che ha deciso di sottoporsi volontariamente al progetto perché tormentata dal senso di colpa per una tragedia avvenuta nel corso di una mostra delle sue sculture, condivide la cella con il matematico Zamiatàn che si trova inizialmente al piano 24. Lui vorrebbe sempre mangiare la pizza, si rade spesso il corpo ed è tormentato dalla soluzione impossibile della radice quadrata di -1.
 
Il sequel del primo capitolo non sapevo nemmeno che fosse stato messo in cantiere. Il risultato è ancora meglio del primo che già non era male ma questo capitolo è a tratti ancora più distopico, estremamemte violento, cinico, grottesco, splatter, gore. Ci mette tutta la cattiveria possibile mostrando personaggi ancora più perfidi ormai completamente impazziti da questo esperimento e costretti a seguire delle regole ferree che non concedono speranza e salvezza per nessuno.
Qualsiasi piano è pericoloso. Il cibo quando c'è è pericoloso e crea disordine e trasgressione. I morti aumentano in maniera sporadica e si cercano torture ai limiti della concezione.

Shadows Strays


Titolo: Shadows Strays
Regia: Timo Tjahjanto
Anno: 2024
Paese: Indonesia
Giudizio: 3/5

Dopo una missione non pienamente riuscita in Giappone, 13 viene sospesa dall'Ombra, la società segreta per cui lavora. Poi incontra Monji, undicenne rimasto orfano, e si lega a lui. Quando il ragazzino viene rapito, lei entra in azione per ritrovare il suo unico amico, anche a costo di scontrarsi con il suo mentore e con l'organizzazione segreta di cui fa parte.
 
Tjahjanto è uno dei Mo Brothers ovvero coloro che hanno ridato spinta, vigore, mazzate, violenza e horror confezionando dei piccoli gioielli del cinema di genere. MACABRE, NIGHT COMES FOR US, KILLERS, HEADSHOT, MAY THE DEVIL TAKE YOU, MAY THE DEVIL TAKE YOU TOO, V/H/S 94, V/H/S 2. Insomma giovani, pieni di talento e di idee che si sono espresse perlopiù nell'horror e nelle arti marziali. Shadows Strays segue una sua politica d'autore lasciando spazio ai complotti, al revenge movie, alla final girls, alla resa dei conti, ad un'organizzazione spietata che agisce appunto come fantasmi senza lasciare tracce e dove di fatto 13 diventa la performer in grado di misurarsi con la stessa organizzazione e contro dei politici corrotti oltre che la malavita locale.
Dal punto di vista tecnico e delle maestranze coinvolte il film funziona molto bene, senza farsi mancare nulla, dove addirittura vediamo un ragazzino massacrato di botte per quasi tutto il film, dove di happy ending c'è ben poco sapendo che presto tutti moriranno. Però d'altra parte se confezionato molto bene la trama è di una banalità incredibile senza nessun vero colpo di scena, come quei quadri di un videogioco che vedi passare ma sai benissimo a cosa porteranno

venerdì 13 settembre 2024

MaXXXine


Titolo: MaXXXine
Regia: Ti West
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

1985. Maxine è a Hollywood con l'intenzione fermissima di dare una svolta decisiva alla sua vita. Fa l'attrice nel cinema porno, ma si rende conto che è necessario mirare più in alto, passare al cinema "normale". A questo scopo partecipa a un'audizione per una parte nel seguito di un horror di serie B diretto da un'ambiziosa regista. Nonostante la sua provenienza dal porno possa essere un handicap, Maxine non demorde e ottiene il ruolo. Sembra l'inizio della sua realizzazione artistica, ma in città opera un feroce serial killer che ammazza a ripetizione anche pornostar colleghe di Maxine. Inoltre, un detective privato si fa vivo con toni insinuanti e minacciosi: la cerca per conto di qualcuno di potente, una figura misteriosa che emerge da un passato con cui Maxine dovrà fare i conti, mentre lotta per sopravvivere e diventare una star.
 
Ma quanti temi, contesti storici, rimandi, citazioni e tanto altro ancora il nostro caro Ti West riesce ad infondere nelle sue opere. MaXXXine viene accolto in maniera tiepida, forse perchè i due precedenti di una filmografia che finora non ha sbagliato praticamente nulla, erano stati tenutic come è ovvio che sia, in grossa considerazione. Per alcuni aspetti questo capitolo finale, se così possiamo definirlo, gli fagocita entrambi e alza ancora di più la posta mostrando un film che è un atto politico, un film sull'indipendenza e di emancipazione di una donna e sul fatto che sia libera di scegliere e superare alcune convenzioni di quel tempo che sembravano dogmi assoluti con effetti perversi e conseguenze inattese radicate in una certa logica malata di Hollywood.
Le sette, il satanic panic, lo snuff movie, il grande sogno americano, gli omicidi che rimandano al cinema italiano di Fulci e Argento ma anche De Palma e tutta quella nuova Hollywood che cita Schraeder e tutti gli altri crea un film rouge dove di mezzo troviamo detective perversi come John Labat, agenti che diventano protettori a tutto tondo come Teddy Night, i migliori amici "perchè sono quelli che non ti vogliono scopare" come Leon.
In MaXXXine c'è tanta violenza non detta, come se ogni dialogo esprimesse una prova per la nostra protagonista su che livello e gradino debba porsi per andare avanti e cercare di non finire in una discesa all'inferno che sembra accomunare il destino di chiunque le stia intorno
E' un horror senza porno, dove le uniche scene arrivano dalla stessa vhs inviata a Minx dove si vedono le scene di X

Boys- Season 4


Titolo: Boys- Season 4
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 4
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Dopo aver fallito nell'eliminare Patriota con l'aiuto di Soldatino, ai nostri ragazzi viene ordinato dalla CIA nonché dal prossimo Presidente degli Stati Uniti di uccidere il più presto possibile Victoria Neuman, vicepresidente eletta e figura chiave di un terrificante piano che la Vought sta architettando con un nuovo e temibile alleato, Sister Sage. Nel frattempo, Butcher fatica prevedibilmente ad accettare la sua morte imminente a causa del tumore che infesta il suo cervello e Patriota cerca di comprendere una dimensione a lui particolarmente estranea, quella di genitore nei confronti di Ryan.
 
La penultima stagione. Boys è la tipica serie che tutti vogliono e da cui dipendono per poi sviscerarla anatomicamente per cercare crepe e anomalie. Resta sempre e di fatto una serie potentissima, politicamente scorretta, pulp, splatter, con torture e scene di sesso sfacciate, volgarità di ogni tipo e persone che muoiono nel modo più crudele possibile.
Analizzando bene la stagione di sicuro ci sono diverse scene che non vengono spiegate, ribaltamenti che accadono perchè devono succedere. Giusto un paio di esempi..in un episodio non si sa come Butcher riesce a rapire uno del gruppo dei cattivi per poi minacciarlo di creare il composto V senza che nessuno se ne renda conto ed è impossibile contando che erano tutti assieme quando tale rapimento è avenuto. In un altro episodio il padre di Hughie sembra riprendersi grazie al composto V e stermina quasi un'intera ala di un ospedale senza che poi succeda nulla.
Ma ci sono altri momenti come questi tuttavia il ritmo è sempre serrato al punto giusto. Ci sono le new entry che seppur ci mettono un pò ad ingranare poi funzionano. Si percepisce una fondamentale staticità dei protagonisti e delle loro sotto trame facendo pochi progressi nonostante il tema di quest'annata fosse proprio il cambiamento. La staticità o meglio il compromesso più grande che sembra sempre più difficile da accettare e ora che Patriota e i suoi sanno chi sono i Boys di Butcher, è assurdo che non vogliano farli fuori o che si facciano scrupoli a livello d'immagine o politico dopo tutto quello che hanno combinato. Eppure è quello che succede per gran parte della stagione, coi nostri che riescono sempre a scampare per un pelo ad ogni agguato o aggressione grazie al potere meta narrativo della "plot armor": non possono morire perché lo show non può fermarsi. Sembra voler ribadire come è importante avere una nemesi ma allo stesso tempo si rimane costantemente passivi quando arrivano i clamorosi colpi di scena.

Well


Titolo: Well
Regia: Federico Zampaglione
Anno: 2023
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

1993. La giovane restauratrice americana Lisa Gray arriva in un paesino italiano con il compito di restaurare un antico dipinto nella villa della duchessa Emma Fosca Malvisi. Il dipinto, opera di un pittore di nome Arcano, risale al 1493 ed è completamente annerito come conseguenza di un fuoco che fortunatamente non l'ha bruciato, rendendone così quantomeno possibile il recupero. Lisa ha solo due settimane di tempo per svolgere il suo lavoro, con una forte penalità a livello economico qualora non ci riuscisse. La restauratrice fa la conoscenza di Giulia, la figlia tredicenne della duchessa e la trova scontrosa e reticente, come se qualcosa la turbasse. Nel frattempo, tre persone con cui Lisa aveva fatto amicizia vengono catturate e rinchiuse in celle sotterranee disposte intorno a un antico pozzo, sorvegliate da un energumeno dalle pessime intenzioni. Lisa procede nel suo lavoro, ma incubi e visioni la turbano, mentre un terribile segreto aleggia intorno a lei.
 
Well è il risultato di una storia abbastanza solida e un impianto collaudato con esperienza di un regista che fino ad ora non mi aveva mai entusiasmato. Questa piccola favola horror e dark invece riesce a propendere per un buon intrattenimento, la storia seppur già annusata ha i suoi elementi originali (tutto sembra dipendere da qualcos'altro come in un girotondo infernale) ci sono elementi delle fiabe dei fratelli Grimm e il cast internazionale risulta peculiare e funzionale per muovere e dare ritmo all'opera. Sicuramente è il film migliore dell'autore, ma anche quello più dichiaratamente di genere, dove i toni splatter e il torture non manca, le scene di sadismo ma anche tutto il contesto che gira in sottofondo (il quadro e i suoi significati) e poi un finale aperto che sinceramente ho molto apprezzato


Furies-Season 1


Titolo: Furies-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Francia
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Lyna ha vent'anni, studia all'università, ha un fidanzato poliziotto e una vita apparentemente normale. In realtà è figlia del commercialista della mafia di Parigi e da sempre fa di tutto per stare lontana dalla vita criminale dei genitori. Fino al giorno in cui, mentre festeggia il compleanno, suo padre viene ucciso davanti ai suoi occhi: da quel momento per Lyna comincia una discesa agli inferi che la porterà a scoprire il segreto della sua identità e risalire così alla «Furia», la donna che veglia sulle famiglie mafiose della città e impedisce le guerre tra clan. Lyna rintraccia la Furia, la carismatica e potentissima Selma, e si mette al suo servizio non sapendo bene (o forse sì...) a cosa va incontro.
 
Furies è una gradevole serie di intrattenimento che spero non abbia un seguito. Perchè pur avendo un buon ritmo che và scemando soprattutto negli ultimi pessimi episodi, è un prodotto che alza troppo la posta in ballo inserendo troppo e finendo per essere stucchevole e derivativo. Pur con delle buone intuizioni, il cast, la messa in scena, le location e le maestranze in generale pecca proprio nel voler esagerare in tutti i modi. E' un continuum di alzata di livello partendo dal basso e finendo per far diventare Lyna e la Furia due personaggi complementari che però ormai non sembrano più aver nulla da dire perchè sono state strizzate troppo velocemente con drastici colpi di scena che a volte lasciano l'amaro in bocca. Il vero antagonista, ovvero il padre di Lyna interpretato dal redivivo Mathieu Kassovits è scritto con una velocità tale da renderlo una sagoma e l'ennesimo personaggio scontato e già visto fuori dalle righe. Mi viene da fare un arduo paragone con un'altra mini serie simile sotto certi aspetti per la spensieratezza con cui è stata condotta l'operazione ma con risultato molto più convincente ovvero CONTINENTAL

venerdì 6 settembre 2024

Immaculate


Titolo: Immaculate
Regia: Michael Mohan
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

La giovane Cecilia, novizia americana, arriva a Roma da Detroit per prendere i voti e diventare suora. Viene accolta molto cordialmente nel convento cui è destinata, adibito principalmente alla cura di suore anziane e malate. Cecilia si trova subito bene e fa amicizia con l'altrettanto giovane Guendalina. Trova serenità anche nelle parole confortanti di padre Tedeschi: è lui che l'ha voluta lì, per il suo bene. Tutto sembra quindi svolgersi per il meglio, ma, dopo aver preso i voti ed essersi acclimatata alla vita del convento, Cecilia comincia ad avvertire malesseri. L'incredibile responso è che, pur non avendo mai avuto rapporti sessuali, è incinta. La convinzione generale al convento è che si tratti di un miracolo e che Cecilia porti in grembo il Salvatore, ma le cose prendono presto una piega sinistra.
 
Passano gli anni anzi i decenni e continuiamo a dover ripetere ROSEMARY'S BABY piazzandolo in ogni dove che sia una magione, una città o un convento in Italia. Immaculate con quella strana scelta di lingue partiva peraltro bene, la location è fatiscente e alcune scelte più prosaiche e meno ancorate ai jump scared le ho apprezzate. Il problema però smonta il film fin dal primo atto dove ci rendiamo subito conto che qualcosa di brutto sta succedendo e che Cecilia è trattata stranamente troppo bene dal padre e gli altri gregari. C'è la scena in cui la novizia come lei viene punita da queste suore malvage col velo rosso che non ha molto senso se non altro perchè la nostra a mio vedere poteva cercare di fare qualcosa e quella stessa risorsa delle suore col velo rosso poteva e doveva essere più impattante nel film. Ripeto, alcune scelte mi sono piaciute, l'idea di scegliere queste sorte di punizioni quasi inquisitorie (la croce incandescente sui piedi per marchiare le ribelli) ma alla fine è la storia di lei che deve dare alla luce l'anticristo e quando deve fuggire ai soprusi diventa una macchina di morte uccidendo tutti

In a violent nature


Titolo: In a violent nature
Regia: Chris Nash
Anno: 2024
Paese: Canada
Giudizio: 3/5

Quando un medaglione viene rimosso da una torre antincendio crollata nel bosco che seppellisce il cadavere in decomposizione di Johnny, uno spirito vendicativo è spronato da un orribile crimine vecchio di 60 anni, il suo corpo viene resuscitato e diventa determinato a recuperarlo.

In a violent nature è un film noioso e sopravvalutato. L'idea di piazzare il punto di vista da parte del serial killer (che poi è un mostro che si risveglia perchè rubano il ciondolo della madre che serviva a farlo stare sotto terra) poteva rivelarsi interessante come forse lo sarà anche il nuovo film di Soderbergh con la stessa idea ma su una casa stregata e il punto di vista della medesima.
Il film fatica davvero a decollare. Le scene dove seguiamo il nostro maniaco che cammina in parti diverse del bosco senza fare nulla se non cercare di individuare le vittime diventa quasi claustrofobico. In più cammina sott'acqua. A livello tecnico è girato molto bene, c'è quasi un'assenza totale dei dialoghi perchè il nostro non parla e le uniche battute sono delle vittime quando le trova. Però anche in questo modo non veniamo mai a capo di nulla, degli intenti, di una qualche caratterizzazione, come se nulla di ciò importasse. Ed in parte ha un suo perchè dal momento che lo slasher non ha di queste pretese e sapere di cosa parlino alcuni giovani arrapati abbiamo una filmografia molto costipata che parte dagli anni '80 ad oggi.
E' un'operazione solo in parte originale e con un suo perchè che sinceramente non ho apprezzato come la maggior parte dei suoi sostenitori.

venerdì 2 agosto 2024

Honeydew


Titolo: Honeydew
Regia: Devereux Milburn
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

É una notte complicata per Sam e Riley, una giovane coppia in viaggio tra campagne sperdute. Prima vengono cacciati da un campeggio, poi la loro macchina si guasta. In cerca di aiuto, suonano alla porta di una casa isolata, la cui proprietaria, Karen, è una strana contadina anziana che vive con il figlio ancora più strano, Gunni. Quando Karen inizia a mostrarsi per quel che è realmente, la notte di Sam e Riley si trasforma in un incubo.
 
Honeydew è quel tipico horror dalle brillanti premesse che pur trattando un tema fin troppo utilizzato, ha dalla sua alcune interessanti componenti come in questo caso la segale cornuta in grado di avvelenare lentamente e portare gli abitanti del luogo alla pazzia.
Una coppia sfortunata come sempre in questi casi e un'abitazione dove dentro non troviamo i soliti bifolchi muscolosi ma una anziana donna e il suo figlio disturbato. La regia pulita di Milburn unita ad una buona padronanza della mdp, una fotografia interessante e altri dettagli che aiutano l'operazione, sono gli elementi migliori a discapito di una storia molto banale che non riesce mai ad avere quel guizzo narrativo o quel colpo di scena in grado di far decollare ritmo e ambizioni

Winnie The Pooh Tutto Sangue E Niente Miele


Titolo: Winnie The Pooh Tutto Sangue E Niente Miele
Regia: Rhys Frake-Waterfield
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Ritornano Pooh e compagni per stravolgere nuovamente la vita di Christopher e fare incetta di vittima dentro e fuori dal bosco dei cento acri

Gli slasher hanno sempre una loro presa sul pubblico. Soprattutto quando basta indossare una maschera un minimo intrigante e stravolgere l'idea di un pupazzo coccoloso amato dai bambini.
Il sequel diretto con qualche sterlina in più fa peggio del precedente. Da un lato l'unico aspetto significativo è la ricerca di Robin del suo carnefice che ha rapito il fratello facendolo sprofondare in un limbo di psicosi dove i media pensano proprio a Nico come carnefice delle morti del precedente capitolo. Invece si scoprirà che alla base c'è un pazzo scienziato che ha fatto esperimenti sui bambini facendoli diventare quelle strane creature. Lo stesso rapitore era il predestinato a portare i bambini dallo scienziato. Dunque esperimenti di laboratorio e non come nel primo capitolo creature che in mancanza di cibo sono diventate cannibali. Il corvo cattivo che sembra poi il leader non si può vedere. La scena nella discoteca, il momento più slasher e gore dell'intera pellicola, diventa stucchevole dopo pochi minuti e alla fine per come sembra finire il film è probabile che la tireranno ancora per le lunghe magari stravolgendo ancora una volta il plot narrativo

martedì 23 luglio 2024

Satanic Hispanics


Titolo: Satanic Hispanics
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una squadra S.W.A.T. irrompe in un locale di El Paso. È buio pesto. I fasci delle torce illuminano cadaveri sparsi ovunque, poggiati alle pareti e riversi a terra. C’è un solo sopravvissuto ed ha una mano ammanettata. Quando la polizia lo scopre, l’uomo, nel tentativo disperato di liberarsi e scappare, cerca di amputarsi l’arto con una mannaia. Viene fermato, portato alla centrale e sottoposto a un interrogatorio. Un interrogatorio che si rivelerà piuttosto interessante: l’individuo dirà di chiamarsi “il viaggiatore”, dirà di essere immortale e inizierà a raccontare una serie di storie all’apparenza assurde. Storie di vampiri, demoni, streghe e fantasmi…
 
Sicuramente il film strizza l'occhio a molte pellicole, dal finale nella centrale di polizia per Terminator, all'inizio con i poliziotti che entrano in quella bolgia tipo Baskin, alla stessa ironia e toni grotteschi a volte quasi delle sorte di parodie come nell'episodio in cui il ragazzo incontra la sua ex che non è lei bensì un demone e da lì parte la sparatoria. L'episodio del vampiro forse il più esilarante raccontando la macabra dipartita di un conte che ormai ha perso le staffe. Quello sui fantasmi di Damien Rugna è forse tra i migliori se non altro per l'atmosfera e qualche jump scare d'effetto mentre Nahuales impatta in quel rituale tribale abbastanza inconsistente soprattutto se non serve come fil rouge per gli altri episodi (avrebbe potuto evocare quel demone visto poi nel capitolo successivo o finale). Come raccolta o film episodico ultimamente mancavano storie e aneddoti dell'orrore dopo una galleria interessante negli scorsi anni. Si lascia vedere ma soprattutto visti i registi mi aspettavo un tasso di violenza e gore maggiore così come una certa seriosità nel trattare alcuni temi quando invece il film da questo punto di vista oscilla fortemente e non trova mai un equilibrio.

mercoledì 3 luglio 2024

Devils Bath


Titolo: Devils Bath
Regia: Severin Fiala, Veronika Franz
Anno: 2024
Paese: Austria
Giudizio: 5/5

Austria, metà del diciottesimo secolo. In una comunità contadina nella foresta, la giovane Agnes celebra speranzosa il matrimonio con Wolf e lo segue in una nuova abitazione, lasciando la famiglia. Tutte le sere prega Dio di darle presto un figlio, ma le proibitive condizioni di vita e le aspettative di obbedienza iniziano a gravare sulla ragazza, che si sente in difetto nel suo ruolo di moglie devota. Una spirale di depressione che la porterà a distaccarsi sempre più dalla rigida routine della comunità, e ad essere additata come prigioniera del "bagno del diavolo".
 
Fine 1700. Il suicidio era un abominio tale per cui l'uomo o donna che sia non riceveva nemmeno una sepoltura e spiritualmente l'anima non poteva andare in paradiso. Così in maggioranza le donne che volevano suicidarsi erano costrette a uccidere dei bambini per poi costituirsi, venire confessate e infine brutalizzate in piazza ma almeno così si aveva salva l'anima.
La regista di GOODNIGHT MOMMY con Ulrich Seidl alle spalle compie un lavoro dettagliato, un'analisi forte, rigorosa, realistica e antropologica sui fanatismi religiosi che da sempre hanno connotato le sorti di una parte di società rurale. Si parte con una confessione e una sentenza.
Testa e dita dei piedi tagliati, un corpo lasciato pubblico affinchè chiunque possa vedere quale destino attenda un'omicida ma allo stesso tempo nessuno mai si è chiesto perchè delle donne timide e immacolate arrivino ad un gesto così estremo.
Devils Bath è un capolavoro, cinema veritè, di quelli che bisognerebbe inserire in alcuni cineforum obbligatori nelle scuole e negli istituti per sensibilizzare le menti e insegnare cosa ci ha riservato il passato e quali erano i dogmi estremi che bisognava perseguire come in questo caso in maniera disturbante e controversa.