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mercoledì 15 gennaio 2014

Metallica-Throught the Never

Titolo: Metallica-Throught the Never
Regia: Nimrod Antal
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Nella serata del concerto dei Metallica a Vancouver un ragazzo che lavora come galoppino presso l'organizzazione dell'evento viene mandato a recuperare qualcosa di molto importante in un furgone rimasto senza benzina in mezzo alla città. Uscito dall'arena troverà la città deserta e ben presto capirà di essere in mezzo a una rivolta tra la polizia e dei ribelli che paiono ben più violenti delle forze dell'ordine. Per salvare un uomo si inimicherà il capo dei ribelli e dovrà sfuggirgli senza perdere la borsa che era stato mandato a prendere.
Intanto nell'arena i Metallica portano avanti il loro concerto nonostante la scenografia sembri esistere in un equilibrio precario.

Non mi era ancora capitato di assaggiare questa nuova forma di genere mischiando performance live con una storia di fiction che si svolge parallelamente ed è legata al concerto.
Ero molto interessato al risultato soprattutto contando l'amore per i Metallica e per la loro energia incredibile durante il tour.
Ora funziona il concerto ma non il resto. Fondamentalmente uno non aspettava altro che vedere Ulrich e soci dare il meglio in una sorta di concerto Greatest Hits è così accade, infatti, ma nulla c'entra con la struttura del film rimanendo solamente un tentativo mancato in cui certo la scenografia ha un suo peso specifico ma spesso traballante e mai del tutto funzionale.
In particolare la parte con il ragazzo (un DeHaan che oramai a Hollywood è richiestissimo senza capirne il motivo) è davvero banale e inconsistente oltre che lasciare dei dubbi sul significato e sul fatto che i ribelli debbano far molta più paura delle forze dell'ordine.
L'ingenuità e i luoghi comuni fanno il resto portando un'accozzaglia becera di scene telefonate e fatte con lo stampino di cui Antal forse ne è un maestro.
L'unica scena che mi è piaciuta è quando il ragazzo cammina lungo il corridoio scoprendo le star e il momento più bello è quando si vede Trujillo suonare le note di basso da vero guerriero con la stanza che trema.
L'errore più grosso da parte di produzione, gruppo musicale e regia è stato quello di non costruire meglio l'idea e coglierne degli intenti almeno interessanti da seguire, cercando dunque di dare più verve alla storia del ragazzo e cercando di essere meno esasperatamente superficiale.