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giovedì 4 dicembre 2014

En Change Til

Titolo: En Change Til
Regia: Susanne Bier
Anno: 2014
Paese: Danimarca
Festival: TFF 32°
Giudizio: 3/5

Andreas è un poliziotto e un padre modello del piccolo Alexander, Tristan un poco di buono tossico che picchia la compagna e trascura il proprio bebè Sofus. Durante un'ispezione a casa di Tristan, Andreas scopre le condizioni in cui versa il bambino e cerca di togliere a Tristan la paternità. Sarà una tragica fatalità il motore scatenante di azioni in cui le barriere etiche di Andreas, Tristan e dei personaggi che li circondano finiranno per essere pericolosamente violate.

La tragica fatalità che diventa l'incidente scatenante e il fulcro della storia è un bella matassa intricata, destinata a far riflettere continuamente lo spettatore sulle scelte etiche e soprattutto morali dei suoi protagonisti.
Un film complesso, robusto, violento, scioccante ma necessario soprattutto per la grazia e l'attenzione con cui la Bier cura le caratterizzazioni dei suoi personaggi.
Traumi e fragilità si rincorrono continuamente in questo melodramma famigliare con risvolti macabri e originali, dal punto di vista emotivo, e con un colpo di scena finale di indubbio spessore.
Dopo la non felice parentesi americana di UNA FOLLE PASSIONE del non proprio riuscito NOI DUE SCONOSCIUTI (le parentesi americane spesso fanno male e lasciano cicatrici), Susanne Bier torna alla danesità a tutti gli effetti, per ambientazioni, attori e soprattutto tematiche, visto che si muove lungo il crinale del moralmente accettabile come insegnano Von Trier e Vinterberg e a uno dei suoi trucidissimi e turgidi melodrammi pulp, con la connotazione in più di pretese sociali e frecciatine a tutto ciò che può avere a che fare con la perdita di un bambino e i rischi che si corrono.
L'unico vero problema di EN CHANGE TIL è che dopo un primo atto davvero serrato e perfetto che termina con lo "scambio", tutto poi sembra abbassare di tono e ripuntare sul climax finale.
In più una grave mancanza della sceneggiatura è quella della spiegazione medica astrusa circa l'incidente del figlio che dovrebbe coincidere con un importantissimo colpo di scena ma che si palesa per la difficoltà su come incastrare la vicenda.