OJ e Emerald Haywood, fratello e sorella, hanno ereditato un ranch ad Agua Dolce, non lontano da Hollywood, dopo la morte del padre Otis sr., avvenuta in circostanze difficili da spiegare scientificamente. L'attività di famiglia riguarda l'addestramento di cavalli selvaggi per l'industria del cinema, ma gli Haywood vantano origini ben più nobili e sostengono di discendere dal fantino bahamense immortalato da Eadweard Muybridge nella sequenza di fotografie del 1878, nota come la prima successione di immagini in movimento (in sostanza il primo film) mai girata. Mentre OJ cerca di vendere i propri cavalli a Jupiter, ex attore divenuto proprietario di un parco dei divertimenti western ad Agua Dolce, avvengono fatti sempre più strani e inspiegabili al ranch degli Haywood, tanto da far pensare a una presenza extraterrestre e ostile.
Nope è una sfida importante per uno dei registi della new horror più osannati da critica e pubblico. E c'è un perchè enorme visto il talento dimostrato nei due film precedenti in particolare in Get Out.
Nope è la sfida più
ambiziosa, quella con il più alto budget, sul creare un'atmosfera
per tutto l'arco del film cercando di tenerti incollato con la
suspance a cercare di capire cosa si nasconda in quel cielo terso
sopra la tua testa. E' un film che sviluppa una storia con una
metafora alla base su di un fatto di cronaca e su quanto i sentimenti
e le emozioni degli animali possano contrastare con le nostre.
Peele
però si cimenta in questa sfida creandosi da solo alcuni ostacoli
farlocchi in termini di scelte narrative, senza stare ad elencarle
tutte, perchè c'è ne sono diverse, deraglia da un ritmo tutto
sommato buono nel primo atto per affogarlo nel secondo e fargli
riprendere atto alla fine del terzo e nel climax finale. Un film
importante per il coraggio e il talento dimostrato ancora una volta.
Impreciso e altalenante per quanto concerne ritmo, scelte narrative,
dialoghi e alcuni wtf.