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giovedì 16 aprile 2020

Uninhabited


Titolo: Uninhabited
Regia: Bill Bennet
Anno: 2010
Paese: Australia
Giudizio: 3/5

Una giovane coppia si reca in campeggio su un'isola corallina, remota e deserta, solo per scoprire che non è disabitata come si credeva…

Uninhabited come dimostra il titolo, non nasconde la sua essenza e gioca tutto su un’atmosfera decisamente curiosa almeno nel primo atto per andare via via scemando. Una coppia di attori che cerca di mettercela tutta, un’isola desolata (anche se qualche segno premonitore viene lanciato dalla guida che gli accompagna) e per il resto il film gioca molto sulle suggestioni senza far vedere quasi mai nulla con questi echi e pianti che provengono dal bosco in grado di far pensare a una moltitudine di pericoli.
La parte migliore rimane un primo atto dove tra insidie acquatiche e tracce lasciate vicino alla tenda, arriviamo alla piccola capanna in mezzo alla foresta dove i punti di forza, a mio avviso, crollano miseramente. Probabilmente tutti si aspettavano un mostro o una creatura, qui i fantasmi del passato, un libro “maledetto”, la capanna di Coral e l’isola che sembra comportarsi come un’entità fanno tutto il resto.
Lo spunto da eco vengeance poteva essere una modalità per dare forza e consistenza alla trama che soprattutto nel finale cerca di caricarsi troppo deragliando da una suggestione iniziale che rimaneva l’aspetto migliore. Capita poi ad un certo punto una coppia di personaggi che sembrano portare il film verso tutta un’altra direzione. Deboluccio ma con quella strana atmosfera australiana che amo e che come per Long Weekend gioca tutto di allusioni e atmosfera.