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domenica 30 agosto 2015

Ex Machina

Titolo: Ex Machina
Regia: Alex Garland
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Tra tutti gli impiegati del grande motore di ricerca per cui lavora, Caleb è stato scelto per il prestigioso invito nella residenza del mitologico fondatore della società e inventore dell'algoritmo di ricerca. Arrivato in una zona a metà tra la magione irraggiungibile e il rifugio zen, Caleb comprende di essere stato scelto da Nathan per un importante esperimento. Da decenni infatti Nathan è al lavoro sulla costruzione di un'intelligenza artificiale e Caleb deve testarla per capire se abbia raggiunto o meno il suo obiettivo. Il modello attuale con cui Caleb si confronta si chiama Ava, ha forma umanoide, pelle e circuiti, ragiona ed è conscia del suo status. Dopo i primi giorni Caleb comprende però che c'è qualcosa che non va, le frequenti ubriacature del capo, i moltissimi luoghi della magione in cui non può entrare e alcune strane confessioni di Ava compongono un mosaico più inquietante di quel che non sembrasse all'inizio.

I motori di ricerca cominciano a fare paura per la quantità infinita di informazioni. E se poi riuscissimo a costruire un robot cosciente e affascinante, sarebbe opportuno conferirgli gli stessi diritti di un essere umano oppure usarlo come un oggetto e un automa schiavo della razza umana? Garland, sceneggiatore con alle spalle alcuni ottimi esempi di script, porta sullo schermo un thriller fantascientifico singolare ed elegante, minimale e ambizioso, che seppur trattando alcuni argomenti tipici del genere, come l'intelligenza artificiale e i robot, crea un intricato complesso di elementi con diverse sottostorie e intrecci che portando ad un finale intenso e struggente.
Il punto di forza e la chiave di volta del film infatti non è solo la descrizione di Ava, ma la complessa matrice umana che c'è dietro, le decisioni a cui non è possibile tornare indietro e gli effetti che produrranno, la fragilità di Nathan e il limite sottile con uno strato di follia e una responsabilità stratificata per cui creare in laboratorio e solo un esperimento da formattare a proprio piacimento.
Ex Machina pone molti quesiti, non spiega troppo e lascia lo spettatore a ragionare e creare delle risposte sui meccanismi e le scelte che i protagonisti prenderanno.