Regia: Michael Morrisey
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Un ragazzo di Brooklyn assiste in tenera età all'omicidio di sua madre e cresce con l'ossessione di trovare il suo assassino. Comincia così una doppia vita, studente modello di giorno e eroe di notte. Ma cos'è un vero eroe e chi decide cosa è giusto o sbagliato?
Di certo il tema abusatissimo e i connotati del film non lo davano certo come una delle pellicole più interessanti da vedere. Eppure pur apprezzando il coraggio dell'opera prima di Morrisey non si riesce a non paragonarlo a mille altri film già visti e soprattutto strutturandolo in modo abbastanza prevedibile. Fatta eccezione del finale e di qualche buona manciata di scene sul modus operandi del ragazzo, è proprio la scelta del protagonista che a me sinceramente a fatto un pò storcere il naso.
Se contiamo che alcune scene sono davvero troppo campate in aria e inverosimili sembra quasi da fare un paragone con Dave Lizewski/Kick-Ass. Solo che lì appunto il film scherzava, qui tutto sembra prendersi molto sul serio, anche su un ragazzo che cerca giustizia in una società che non riesce ad arrestare i veri colpevoli.
