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venerdì 11 gennaio 2013

Dredd

Titolo: Dredd
Regia: Pete Travis
Anno: 2012
Paese: Gran Bretagna/Usa/India
Giudizio: 3/5

In una violenta città del futuro dove la polizia ha l'autorità di agire come giudice, giuria e boia, un poliziotto si allea con una giovane recluta per combattere una banda che spaccia SLO-MO, una potente e pericolosa
droga che altera la percezione realtà.
Certo che per arrivare a dire che ho preferito il Dredd con Stallone credo che lasci ben immaginare il risultato di questo film girato spogliandosi di tutte quelle connotazioni irreali e bizzarre che in parte facevano parte della creatività di John Wagner e Carlos Ezquerra . Una cozzaglia di clichè sul genere già viste e il giudice che per tutto il film non si toglie mai l’elmetto quindi chi lo sa se veramente dietro c’era Karl Urban?
Probabilmente il motivo di tanta tristezza era la possibilità di vedere finalmente sviluppato come si vede il fumetto violentissimo da cui si pensava di vederne uscire qualcosa di degno.
Tutto il film praticamente è girato in un’unica location all’interno appunto di una mega-città (una palazzina e qualche esplicito richiamo a THE RAID REDEMPTION viene quasi in automatico) controllata da quella che potremmo chiamare la mafia locale e la cui unica cosa apprezzabile che riesce a fare e quella di poter chiudere le mura a proprio piacimento rinchiudendo tutti gli abitanti.
Non ci sono enormi robot come nel film del ’95 e neanche mutanti o creature che si pensava dovessero far parte rigorosamente del film mentre invece quelle che si vedono sono solo bande criminali e pure stupide come nella scena in cui la cattiva di turno con una mega mitragliatrice distrugge praticamente un piano di un palazzo senza ovviamente beccare il giudice e nemmeno la sua assistente mutante fastidiosissima.
La dicotomia infatti tra lo sbirro cattivo e la seguace che si farà sopraffare dalla violenza è immediato quanto assolutamente meccanico nella sua palpabile banalità.
Con cinquanta milioni di budget si è puntato dunque sulla realisticità della storia, sulla sottrazione di mostri e quant’altro ma puntando su scene canoniche del genere con sparatorie e combattimenti senza dover ricorrere a troppi effetti in c.g.