Visualizzazione post con etichetta Spy. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Spy. Mostra tutti i post

domenica 30 agosto 2015

Spy

Titolo: Spy
Regia: Paul Feig
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Susan Cooper, agente della CIA senza licenza di uccidere, è relegata dietro alla scrivania da un machismo duro a morire. Analista brillante, Susan 'teleguida' gli agenti su campo da un ufficio underground infestato da ratti e pipistrelli. Innamorata di Bradley Fine, agente charmant che abusa del suo ascendente, Susan fatica a trovare il suo posto nel mondo. Intelligente e competente, è minata da un'insicurezza atavica che affonda le radici nella relazione materna. La morte improvvisa di Fine, per mano della perfida Rayna Boyanov, boss in capi sinuosi ossessionata dai suoi capelli e decisa a vendere un ordigno nucleare a un pericoloso criminale, vince le sue resistenze. Ma la vita fuori dal bureau si rivela presto vorticosa e complessa, a complicarla poi intervengono un agente dimissionario dall'ego ipertrofico e un agente 'italiano' col vizio del palpeggiamento. Arruolata per monitorare senza avvicinare il suo bersaglio, Susan finirà per confrontarsi con Rayna in un casinò di Roma, innescando un'operazione che la vedrà indiscussa protagonista sotto improbabili parrucche e deprezzanti coperture.

Spy è una cazzatona col botto, uno di quei film parodia sul genere spy-story che cercano di salvarsi in corner con uno script furbo e che cerca di colpire lo spettatore con una carica di umorismo a metà tra le gag americane e le slapstick inglesi.
La trovata clamorosa che sembra essere piaciuta di più è quella di aver piazzato una donnona corpulenta come bond-girl, elemento che ho trovato spesso fuori luogo e quasi per nulla irriverente, dal momento che non ho mai amato James Bond in generale.
Ciò che invece non mi aspettavo dal momento che Jude Law non ha mai fatto ridere in nessun film, è Staham, che dalla sua espressività marmorea riesce, con un ruolo davvero azzeccato, nella difficile impresa di far ridere il pubblico con una buona dose di autoironia.
E' un film quello di Feig, regista che rimane ancorato al genere con un passato nelle serie tv, davvero molto lungo, preparato minuziosamente ma senza nessun colpo di scena.