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martedì 12 aprile 2016

Cartel Land

Titolo: Cartel Land
Regia: Matthew Heineman
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Il documentario riflette sulle conseguenze della lotta tra trafficanti e forze di polizia sul confine tra Messico e Stati Uniti. I cartelli della droga messicani rischiano di diventare ancora più violenti per rispondere ad un ordine di giustizia che è sempre più rigido: il film indaga su quanto sia difficile frenare la diffusione della violenza in questa lingua di terra.

Cartel Land è sicuramente uno dei documentari dell'anno.
L'idea nasce quando il regista nota un articolo riguardante José Manuel Mireles e la sua organizzazione anti crimine organizzato "Autodefensas" nata abusivamente per estirpare la mafia messicana e successivamente legalizzata e rinominata con l'appellativo "Polizia rurale".
Un'organizzazione che sembra dirla lunga sul silenzio dello Stato e la rinuncia della politica e delle istituzioni al problema dei cartelli.
Heineman in questo caso offre una visione globale che comprende il lavoro svolto dai "vigilanti" locati al confine tra Messico e Stati Uniti al fine di monitorare ed eventualmente stroncare le attività illecite messicane.
Nell'immaginario collettivo i vigilantes sono dipinti come "razzisti col turbante" armati fino al collo, ma il montaggio delle varie riprese prevede l'incontro di due differenti punti di vista corrispondenti ai due lati del confine: il movimento di resistenza fondato da Mireles da un lato e la strategia di difesa americana dall'altro.
Quando poi leggi che tra le produttrici c'è la coraggiosa e intrinsecamente politica Kathryn Bigelow allora sai che questo importante documentario, sul confine tra Messico e Usa, difficilmente darà risposte sommarie, cercando di indagare su tutte le contraddizioni possibili.
Il risultato che ne esce è un quadro di ribellione, di presa di coscienza, di giustizia solitaria e proletaria, quello delle vittime e della popolazione che reagiscono ai narcos, che combattono il Cartello da una parte e dall’altra del confine.
A dare loro un volto sono due leader di entrambi i lati: Mireles “El Doctor”, a capo delle autodefensas, ovvero i gruppi armati di cittadini messicani che si difendono dal Cartello, e Tim “Nailer”, leader dell’organizzazione para-militare Arizona Border Recon che tenta di impedire il narco-traffico attraverso il confine.
Heineman segue il Dr. Mireles, nella sua lotta armata quotidiana, nell’inferno perenne di violenza efferata, atroce, inaudita con cui i narcos mantengono il potere.
Ultimamente i riflettori del cinema, da qualche anno a questa parte, sembrano tornare molto su questa lotta impari che è degenerata troppo velocemente nel corso degli ultimi anni.
SICARIO, NON E'UN PAESE PER VECCHI e altri esperimenti falliti come BORDERTOWN e VIAGGIO IN PARADISO spingono il cinema a interrogarsi o a parlare di questo problema.
Cartel Land è un documentario temerario dal forte impatto, sia per il tema, dalla rilevante portata sociologica, sia nel suo essere tramite di due voci diverse accomunate dallo stesso male.
Una delle frasi che meglio definisce il quadro e fa da termometro della situazione è proprio la frase di uno dei narcotrafficanti all'inizio del film rivolto alla telecamera del regista

“Sappiamo di fare del male, mandando su tutta questa droga. Ma te lo ripeto, non abbiamo risorse, siamo poveri. Se stessimo bene, saremmo come voi. Gireremmo il mondo e faremmo lavori belli e puliti come voi.”