Regia: Mark Neveldine, Brian Taylor
Anno: 2009
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Questo secondo film di Crank vede Chelios alle prese con un boss della mafia cinese che gli ha letteralmente rubato il cuore e lo ha sostituito con un macchinario che richiede periodiche scosse elettriche per continuare a funzionare.
Avete presente quando una cosa da principio vi piace nel senso che vi diverte per la sua brutalità e idiozia?ecco quella stessa cosa continua per un po' a divertire finché per il rotto della cuffia non diventa ad un tratto perfettamente identico ad ogni altro prodotto confezionato con gli stessi accessori e le stesse garanzie. CRANK era meraviglioso nella sua travolgente tamarria. Un folle che corre per tutto il film perché se si ferma muore a causa di una droga in corpo, era stupida quanto astuta come idea. Peccato che il giocattolone si sia già rotto nel finale con la morte del protagonista che cade dai cieli e nel secondo si riprende come se nulla fosse successo. Da questo momento è logico aspettarsi un continuum di scene improbabili e dialoghi ridotti all'osso dell'inconsistenza. La coppiata di registi continua a schiacciare il pedale nel secondo capitolo ancora più che nel primo. Qui tra scopate in pieno ippodromo e come esso segue il visto censura "Restricted" della MPAA per sequenze di violenza brutale, frenetica e sanguinolenta, contenuti crudi e sessuali, nudità e linguaggio osceno, fa capire l'ingenuità degli americani vista la stupidità con la quale il film non si prende mai sul serio. Un film fracassone fine a se stesso voluto tanto da Statham,chissà come mai, è musicato dal sempre ottimo Mike Patton.
