Racconti incantati

Titolo: Racconti incantati

Regia: Adam Shankman

Anno: 2008

Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Skeeter Bronson, lavora in un albergo come addetto alle manutenzioni, quando sua sorella gli chiede di badare a suoi figli mentre lei é alla ricerca di un lavoro, lui lo fa con molto impegno, tanto che, poco soddisfatto dai libri che gli legge per intrattenerli, decide di inventarsi delle storie, permettendo ai bambini di entrare nel gioco e contribuire a questi racconti folli: le storie, spaziano dal Vecchio West allo Spazio profondo, dall'Epoca medievale alla Grecia antica. La sua vita scorre via nella normalità più assoluta, sino a quando, però, si accorge, che le storie che racconta ai nipotini, diventano realtà e lui, si ritrova a viverle personalmente. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa...

La Walt Disney negli ultimi anni ha perso sempre più colpi cercando di stare al passo con i tempi, lasciando da parte quel suo spirito che negli anni ’90 era stato una miniera d’oro e fucina di ottimi lungometraggi d’animazione per dare spazio a inutili sequel e film contemporanei che perdono quasi sempre di vista l’obbiettivo.

Questo Bedtimes stories invece potrebbe quasi dirsi una sorpresa. L’idea di sfruttare alcuni cliché al soldo di una narrazione fantastica ma inverosimilmente ripetitiva e a tratti infantilmente nostalgica e strappalacrime funziona per il target d’età che la fiaba in salsa new-age cerca di coinvolgere.

Il gioco è affidato interamente ad Adam Sandler che sa il fatto suo e in questo ruolo sembra veramente destreggiarsi al meglio delle sue capacità gigionesche come racconta-storie e sfigato della situazione che come tutti percorre il suo viaggio dell’eroe e conquista un prevedibile lieto fine.

Effetti speciali neanche troppo esagerati per passare invece a dei dialoghi prevedibili che cercano la carta commozione con troppa facilità.