Titolo: Alien
Regia: Ridley Scott
Anno: 1969
Paese: Usa
Giudizio: 5/5
L'astronave Nostromo sbarca su un
pianeta da cui proviene un SOS, ma la colonia sembra essere
disabitata. Nel corso di una ricognizione, un membro dell'equipaggio
viene attaccato da un essere a forma di ragno. La situazione
precipita: i coloni sono stati in realtà sterminati da una razza
aliena che ha trasformato la base in una gigantesca covata.
Alien è stato un punto di svolta
importante per il genere sci-fi. Un film che ha rivoluzionato
completamente idee e teorie sugli alieni riprendendo l'idea di Siegel
e trasformandola ad hoc per un film che ha nei suoi punti di forza
l'estrema violenza e il carattere dell'alieno.
Alieno è il mostro come la base
spaziale. Alieni sembrano i presupposti per cui la creatura abbia
solo lo scopo di cibarsi e riprodursi facendo in modo che gli umani
siano solo cavie che servono al loro scopo usati come materia
organica per cibarsi e come incubatrici per poter dare vita e
riprodursi.
La creatura pensata dal pittore Hans
Ruedi Giger e realizzato dal mago degli effetti speciali Carlo
Rambaldi è sempre risultata inquietante, influenzando molto le
fattezze degli alieni e allo stesso tempo per le sue incredibili
caratteristiche è riuscito ad essere ancora ad oggi la creatura più
perfida, crudele e maledettamente affascinante dell'universo sci-fi
come un viscido essere tentacolare dalla forma di ragno, e in seguito
si tramuta in un gigantesco xenomorfo dal cranio allungato e dalla
lingua letale.
Il pregio enorme del secondo
lungometraggio di Scott è stato quello al di là dei meriti delle
maestranze, di averla spuntata con un budget di appena 11 milioni
costruendo e puntando tutto sull'impianto dell'atmosfera, rendendola
sempre suggestiva, inquietante, dove l'astronave, l'universo e il
senso di angoscia che permane nello spettatore per tutto il film è
proprio quello legato alla paura dell'ignoto, elemento che invece
l'alieno non ha, attaccando e massacrando tutto l'equipaggio.
L'alieno diventa dunque la risposta a
questa nostra paura, tradotta dal cinema e dalla "scienza"
come uno xenomorfo in cerca di cibo e di altri come lei.
Un altro elemento che ha giovato molto
e dato originalità e spessore al film è stata sicuramente la
sceneggiatura di Dan O’Bannon, frutto di un cocktail di influenze
narrative importanti, tant'è che ha sempre risposto alla critica
"Non rubai Alien a nessuno in particolare. Lo rubai un po’ da
tutti!"
Il pregio dei cult a di là dell'aver
sdoganato tempi, modi, intuizioni, scene d'azione, scenari e tutto il
resto, è quello di riuscire sempre ad essere attuali,
controcorrenti, moderni per la loro freschezza narrativa e per aver
dietro la macchina da presa dei maniaci della minimalità. Alien
entra nell'olimpo tra i film che più di tutti hanno segnato un'epoca
e un genere.