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venerdì 19 dicembre 2014

Hobbit-La battaglia delle 5 armate

Titolo: Hobbit-La battaglia delle 5 armate
Regia: Peter Jackson
Anno: 2014
Paese: Usa/Nuova Zelanda
Giudizio: 2/5

Smaug ha deciso di scatenarsi dando fuoco a Pontelagolungo e ai suoi abitanti. Mentre i nani, inermi, guardano la scena dalla montagna, in un delirio di fughe disperate solo Bard decide di combattere il drago riuscendo in extremis a penetrare l'unico punto scoperto della sua dura scorza con una sola grande freccia. Sconfitta la creatura si apre uno scenario ancora più truce: la montagna è libera e il tesoro dei nani incustodito, la notizia si sparge in fretta e, vista la bramosia di Thorin nel tenere l'oro per sè, alle porte si prepara un conflitto tra l'esercito degli elfi e degli uomini (desiderosi di vedere rispettata la promessa fattagli dal nano ora "re sotto la montagna"), quello dei nani accorsi a difendere il loro simile e il grande nemico di Thorin, desideroso d'oro e vendetta. In mezzo a tutto ciò Bilbo ha rubato la bramata Arkengemma e deve decidere che farne.

Forse siamo giunti alla fine dopo ben sei film sulla saga del Signore degli aneli e dello Hobbit.
Senza stare a dilungarmi su quanto fossi scettico sul fatto di girare una trilogia su un libro da cui si poteva fare un solo unico grande film, il botteghino è la risposta che precede la mia fonte di preoccupazione contando che l film dopo pochi giorni ha incassato più di 100 milioni di dollari.
Purtroppo l'ultimo hobbit è il capitolo conclusivo peggiore della trilogia, con dichiarate invenzioni che seppur c'erano anche nei due capitoli precedenti, solo in quest'ultimo raggiungono la summa del non-sense in un film, anzi una trilogia che sembra girata troppo alla veloce dovendo stare dietro alcune scadenze che riflettono lo scarso interesse a curare nei dettaglia una storia.
La battaglia delle 5 armate sembra slegato in svariate parti, presentando il conto di alcuni personaggi in modo piuttosto frettoloso come Smaug (un drago in primo piano che enuncia monologhi) e purtroppo tanto melodramma da far crollare quel poco di serietà che il film aveva cercato di costruire. Ora non elencando le differenze, gli orrori partoriti dalla scelta del pubblico che volevano di nuovo Legolas e più che mai, in una storia d'amore e il personaggio di Bard, mai così fastidioso e caratterizzato da un bambino dell'asilo e interpretato come per Legolas da un non-attore che ultimamente sembra andare tanto di moda.
La battaglia delle 5 armate è un film che si doveva fare, per tutti i soldi che avrebbe portato a casa, per la carriera e il curriculum di Jackson, e sopratutto per continuare a scomettere di come le produzioni siano sempre al vertice della piramide.
Sono loro il vero Sauron che dietro la maschera del potenziale narrativo e cinematografico, e della contemporaneità delle attrezzature tecnologiche che realmente possono ormai tutto, nascondono i loro intenti puramente economici e di mercato standardizzando tutti i generi e mettendo un solo e unico target per tutti.