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domenica 21 novembre 2021

Squid Game


Titolo: Squid Game
Regia: Hwang Dong-hyuk
Anno: 2021
Paese: Corea del Sud
Stagione: 1
Episodi: 9
Giudizio: 4/5

Centinaia di persone che hanno problemi finanziari accettano uno strano invito a una competizione con una varietà di gioco per bambini. Un grosso premio in denaro li attende, ma la posta in gioco è alta e mortale.
 
La serie di cui parlano tutti. Il concetto è sempre quello. Se parti da zero senza avere una buona base cinematografica, se non conosci l'horror e il survival movie orientale, se non conosci l'opera di Koushun Takami, i film di Kinji Fukasaku, la corrente asiatica sud coreana e potremmo andare avanti per molto ancora...allora sì, Squid Game potrà apparire come qualcosa di completamente disarmante e originale.
Ed ora quello che non mi aspettavo. Anche per coloro che sono cresciuti con la cultura orientale, che come me hanno visto tutto ma proprio tutto arrivando a vedersi le maratone in sala con registi presenti come Kim Ki Duk o Miike Takashi, solo per dire due nomi, devo ammettere che la serie di nove puntate di Hwang Dong-hyuk ha un fascino notevole ma soprattutto è confezionato ad hoc per il mainstream. Tanti ingredienti, molte facce indimenticabili, un ritmo nonostante tutto scorrevole senza troppe litanie pur dovendo immettere quella componente tragica e didascalica di un certo tipo di valori e sentimentalismo. Squid Game sfrutta un clichè davvero abusato eppure riesce a intersecarlo con tanti ingredienti presi dalla cultura pop, dalla recente filmografia americana e non distopica, da una certa società ormai priva di emozioni e sentimenti ma votata al consumismo becero, con un aumento di povertà inquietante, con una critica alla cultura dell'intrattenimento sfrenato per finire col mito della vincita facile e arrivando alle diseguaglianze tra le diverse classi sociali che prendono parte a questo gioco mortale. Insomma è furbetta al punto giusto e macina e raccoglie di conseguenza ciò che il pubblico semina e desidera di continuo. Gli sceneggiatori devono essersi sbizzarriti nel frullare insieme oltre gli elementi sopra indicati, comportamenti umani che prendono tutti gli stereotipi possibili in quello che rimescolato potrebbe essere per assurdo seguendo i comportamenti dei giocatori, una sorta di esperimento carcerario di Stanford al contrario.