Visualizzazione post con etichetta Hatchet. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Hatchet. Mostra tutti i post

domenica 20 marzo 2011

Hatchet

Titolo: Hatchet
Regia: Adam Green
Anno: 2007
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Ben è con un gruppo di amici a New Orleans, mentre in città si festeggia il Martedì Grasso. L'aria divertita e euforica delle strade non fa però al caso di Ben, giù di morale per essere stato lasciato dalla ragazza. Così insieme al suo amico Morgan decidono di allontanarsi dal centro ed imbarcarsi in un tour delle vicine paludi, che la leggenda vuole siano infestate da misteriose presenze. Sulla barca incontrano due ragazze estroverse, Misty e Jenna e la più riservata e misteriosa Marybeth. Giunti nella vicinanza della palude, la guida turista e traghettatore incomincia a raccontare al gruppo di turisti la leggenda di Victor Crowley, uno spirito che infesta questi posti remoti, orribilmente deforme, morto una notte di Halloween, ucciso per sbaglio da un'accetta da suo padre. I partecipanti ritengono che questa storia sia senza fondamento, fino a quando la barca affonda e gli ignari turisti scoprono che le leggende hanno sempre un fondo di verità...

“Old school american horror”.
Che lo slasher non sia morto ne è la prova questa gioiellino retrò firmato dal brillante Adam Green suo il grottesco SPIRAL e l’atteso FROZEN.
Il film ha una storia standard con il mostro che non aspetta neanche tanto a farsi vedere e già da subito comincia a sterminare il gruppo di personaggi stereotipati, tra cui uno sfigato che cerca di girare un film mezzo porno con due super gnocche che non attendono ad esibire la loro mercanzia, tutti i personaggi, tra cui la renvenger che perde la famiglia nell’incipit del film con un cameo di Englund, si trovano a dover fronteggiare l’orrendo mostro con un passato ancora più sfigato ma un nome intrigante Victor Crowley. Il film denota una grande passione per i vecchi slasher anni ’80 così come il passaggio dalla comicità e lo splatter. Qualcuno scrive che Hatchet non è un derivativo ma un film anni’80 girato quasi trent’anni dopo, in parte si può dire che ha ragione ma c’è anche da dire che se Green non avesse avuto tanti stimoli il film non avrebbe avuto la sua fama. Da segnalare a parte una buona fotografagli effetti artigiani del buon John Carl Buechler che cerca di deliziarci con quanto di più trash e sanguinolento si possa vedere nel genere.
Il protagonista poi è quanto di più nerd si possa avere e avrà naturalmente il suo viaggio dell’eroe e finirà con Marybeth.
Il mostro poi è veramente brutto ed avendo flash-back sulla sua storia ci si appassiona anche di più alla sua causa anche se non fa che sbraitare versi onomatopeici.
Un film quindi che non è affatto sofisticato, non aggiunge nulla, non crea pretesti per sequel e non cerca di avere sottotesti di alcun tipo ma rimane una deliziosa chicca del genere che non potrà che appassionare i fan.