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martedì 27 aprile 2021

Plank Face


Titolo: Plank Face
Regia: Scott Schirmer
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Dopo un inizio shock, che vede protagonista una giovane coppia mentre sta facendo sesso di notte nel bosco e finisce massacrata da un uomo corpulento mascherato con una corteccia, seguiamo una coppia di campeggiatori, Max e Stacey, che si accinge ad addentrarsi in un bosco in un giorno come un altro. Dopo una spiacevole disavventura con un altro campeggiatore, Max finisce per essere catturato da una banda di donne selvagge e lentamente trasformato per assumere il ruolo di patriarca come inseminatore per la famiglia di donne cannibali.
 
Plank Face è un film indi low budget decisamente non canonico e convenzionale girato con poche lire ma con interessanti ambizioni a partire dalla graduale decivilizzazione di un ragazzo rapito che viene rieducato verso il proprio io selvaggio, fatto di accoppiamenti (le donne lo rapiscono e lo stuprano per la riproduzione dopo la morte del precedente maschio) e per cacciare potenziali vittime per nutrirsi infine della loro carne. E così dopo aver visto il patriarca ferito a morte (un omone grasso e rallentato) Max finirà a dover saziare la fame di sesso di due diversi target d'età, le due sorelle e la loro madre finendo per vedersi attaccata al viso la maschera/corteccia.
Plank Face ha un prologo originale con una delle ragazze della troupe che spiega come è stato realizzato. Il film ha delle musiche davvero ottime e oniriche che aiutano il lento evolversi e la dipanamento della storia a volte complessa soprattutto contando che per mezzi, Schirmer non potendo puntare su un ritmo intenso, punta più sulla caratterizzazione dei personaggi con diversi momenti di riflessione. Dalla bestialità di alcune scelte, pochissimi dialoghi e improvvise esplosioni di violenza determinate dal soddisfacimento di bisogni puramente primari.