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martedì 23 agosto 2022

Blocco 181


Titolo: Blocco 181
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Italia
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Nella periferia di Milano, Bea si ritrova divisa tra l'essere fedele alla famiglia e alla gang, e la voglia di cambiare la sua vita. Ludo e Mahdi sono uniti come fratelli. I tre ragazzi scalano le gerarchie del sistema criminale.
 
Blocco 181 nonostante riproponga ingenuità a profusione e una serie di clichè, stereotipi e luoghi comuni aberranti è davvero deliziosa e divertente. Un'altra storia criminale come GOMORRA e SUBURRA ormai terminate e con quella voglia di tornare a raccontare drammi italiani che sappiano parlare e inserire quel policentrismo culturale e tenere testa a un pubblico esigente che vuole violenza, ritmo, azione, sesso, droga, emancipazione, potere, narcotraffico, etc.
Finalmente ci stacchiamo anche da Roma e Napoli per inserire Milano e tutto il suo macello.
I suoi quartieri periferici, le gang criminali, la mafia e il potere in mano a quei pochi che esigono rispetto e macinano soldi a palate ai danni di una collettività che spesso li esalta come salvatori.
Il fatto di aver messo alla regia Giuseppe Capotondi (Suburra), Ciro Visco (Gomorra) e da Matteo Bonifazio è già di per sè un indizio di dove la produzione voglia andare a parare soprattutto contando un cast internazionale di volti poco noti e un'unica stagione con otto episodi.
E' così la storia leggermente inventata e che sembra uscita da una grapich novel immagina questo ipotetico quartiere di periferia che vive di appartamenti abusivi e attività al limite della legalità dove sguazzano i ragazzi del Blocco, che dominano lo spaccio organizzato di cocaina alle prese con i loro avversari, i pandilleros della Misa, tatuati, famelici, una grande famiglia allargata in cui ognuno è pronto a dare la vita per l'altro.
Il triangolo tra i tre protagonisti per assurdo è la componente che funziona di più, un mix letale tra dreamers Bartolucciano e le belve di Stone. Nelle retrovie messicane poi molto fa il ruolo e la performance di Juan Cely nel ruolo di Ricardo, incontrastato boss in galera che aspetta di tornare a dominare il suo clan.
C'è ne fossero di prodotti come Blocco 181, certo con temi e scene tutt'altro che educative ma d'altronde il cinema serve a questo a evadere dalla realtà e immaginare e riproporre quelli scenari che più ci piacciono.