Titolo: Masks
Regia: Andreas Marschall
Anno: 2011
Paese: Germania
Giudizio: 3/5
Dopo essere stata respinta da numerose
accademie d"arte drammatica Stella, aspirante giovane attrice di
Berlino, viene accettata alla scuola Matteusz Gdula fondata negli
anni 70 da una insegnante dai metodi poco ortodossi. L"ambiente
è piuttosto ostile e l"unica amica di Stella sembra essere
Cecile un"allieva che non abbandona mai l"edificio in cui
si trova la scuola. Stella assiste inoltre a strani avvenimenti come
sparizioni, rumori inquietanti e un"ala della scuola che rimane
chiusa sempre a chiave.
Masks deve molto al nostro cinema
neogotico nonchè ad alcuni maestri come Fulci e Argento.
Il perchè è chiaro e il regista non
lo nasconde neppure. Diventa tutto il marchingegno che porta avanti i
tasselli del film, gli omicidi in particolare, abbastanza
sanguinolenti e una soundtrack dalle sonorità elettroniche sempre
presente e potente che conferisce maggior atmosfera e ritmo nelle
scene d'azione.
Un'opera giocata in poche location e
con una fotografia cupa che cerca di conferire maggior risalto
all'atmosfera generale tutta giocata come dicevo su degli omicidi
comunque abbastanza feroci.
Il solo limite del film tedesco è
quello di richiamare troppo appunto i gialli anni '70, diventando
presto un esercizio di stile che cita il nostro cinema di genere
senza però riuscire a dare una sua anima e originalità al film, un
pericolo sempre più presente nel cinema di genere.