Yelena Belova, addestrata nel brutale programma della Stanza Rossa per diventare una Vedova, vive ormai in uno stato di profonda apatia. Continua a svolgere i lavori per cui è stata preparata - operazioni clandestine per conto di Valentina Allegra de Fontaine - ma senza vera convinzione. Dopo una visita al suo padre putativo, Alexei Shostakov (alias Red Guardian), decide di portare a termine un'ultima missione prima di dedicarsi a un incarico più tranquillo. Tuttavia, in questa operazione finisce in trappola, insieme ad altri agenti: Ghost, Taskmaster e John Walker. Mentre si scontrano tra loro, i quattro si rendono conto di non essere soli. Nel complesso in cui sono stati inviati si trova anche Bob, un uomo affetto da amnesia che sembra incapace di ricordare il motivo per cui è lì o come uscirne. A prima vista non appare come un pericoloso agente, ma quando tocca gli altri, questi rivivono le visioni dei momenti più traumatici delle loro vite.
Thunderbolts continua la sfortunata serie di film Marvel che almeno ci provano ma senza riuscirci. E questi dovrebbero essere i nuovi Avengers? Anti eroi che diventano paladini sottomettendo l'avversario visto che The Void è imbattibile. Ma la parte più bassa del film è proprio al di là di scegliere un antagonista che è il Superman della Marvel è stato quello di scomodare la psicologia andando a cercare di liberare Bob dai suoi demoni entrando nelle stanze dei suoi ricordi. Alcune scene sono del tutto pacchiane come i nostri che cercano di fuggire da pentole, cavi, posate e muri che vogliono fermare la loro corsa per liberare sempre Bob.
L'unica scena davvero decente è quando i nostri provano a sfidare corpo a corpo Sentry