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giovedì 23 marzo 2017

Trainspotting 2

Titolo: Trainspotting 2
Regia: Danny Boyle
Anno: 2017
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

A vent'anni esatti dalla sua rocambolesca fuga dalla Scozia con sedicimila sterline nella borsa, Mark Renton si ripresenta a Edinburgo e al cospetto dei vecchi amici, Simon "Sick Boy" e Daniel "Spud". Anche "Franco" Begbie, intanto, è evaso di prigione e non vede l'ora di ammazzarlo a mani nude. Renton li ha traditi, si è rifatto una vita, fuori dalla droga e dentro un progetto borghese, ma quella vita si è già sgretolata, mentre l'amicizia dei compagni di siringa dimostra, nonostante tutto, di aver tenuto bene. Molto è cambiato e molto è rimasto lo stes

T2 è il tipico esempio di sequel che nessuno vuole e aspetta ma che alla fine andranno a vedere quasi tutti. Il perchè è semplice: il primo è diventato un cult per un'intera generazione, forse due, e alcune formule vincenti almento commercialmente, vanno ripetute per portare liquidità a chi ne ha già molta. C'è da dire che Boyle non se la stava passando male così come McGregor che ha provato assieme al collega Carlyle a mettersi alla prova come registi. Sugli altri c'è poco da dire se non che la fama l'hanno raggiunta solo con il film del '96.

Il film è abbastanza lungo descrivendo tanti piccoli microcosmi e cercando di dare un pò di dignità ai dialoghi. Per il resto l'elemento migliore è che nessuno è cambiato e Renton (McGregor ha di recente ammesso in un'intervista che il film di Boyle è stato il ruolo più interessante della sua carriera) che dovrebbe essere il filo conduttore per tutte le storie (una sorta di leader carismatico) è forse il peggiore di tutti riportando la compagnia a non potersi di nuovo fidare di lui e a far vedere come un viaggio di nozze iniziato nel '96 è diventata una squallida pensioncina nel 2017.