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domenica 11 ottobre 2020

Blu profondo


Titolo: Blu profondo
Regia: Renny Harlin
Anno: 1999
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Degli squali dalla struttura genetica alterata vengono impiegati per sviluppare una cura contro l’Alzheimer. Peccato solo che i pescioni mutanti siano diventati anche superintelligenti e comincino a combinarne di tutti i colori…

Bistrattato da quasi tutta la critica, Blu profondo per me rimane un film di puro intrattenimento con un ottimo ritmo, un'idea originale, dei buoni caratteristi e una messa in scena che nonostante gli anni invecchia bene.
Squali da laboratorio, intelligenza da predatori, una caccia all'uomo anzi al team scientifico dove spadroneggia con il suo mascellone Carter Blake una sorta di Acquaman degli squali.
Il b-movie di Harlin, regista partito molto bene per finire molto male, ha un sacco di spunti interessanti e un ritmo strepitoso, con un paio di colpi di scena su chi dovrà morire davvero notevoli e inaspettati. La mattanza degli squali non conosce barriere così come le strategie adottate per cercare di sopravvivere per i nostri protagonisti (alla fine almeno un nero si salva, ma il pappagallo no). Gli effetti speciali beneficiano di un decoroso budget e riescono a non imporsi in maniera esagerata lasciando molto spazio all'atmosfera e ai dialoghi tra gli attori tagliati con l'accetta. Sembra una sorta di Jurassic Park sottomarino per quanto alla fine la storia sia sempre la stessa.

martedì 16 ottobre 2012

Blu Profondo



Titolo: Blu Profondo
Regia: Renny Harlin
Anno: 1999
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un esperto gruppo di biologi e scienziati marini compra una vecchia base di riarmo militare della Seconda Guerra Mondiale e la trasforma in un gigantesco laboratorio di ricerca con tanto di squali cavia per testare l'uso di un moderno medicinale che dovrebbe, secondo i calcoli, riattivare le cellule morte di un malato di Alzheimer. Ma dopo il successo dell'impresa la situazione precipita: dopo il test gli squali dimostrano di aver aumentato la loro intelligenza e in un crescendo di terrore assediano a metri di distanza dalla superfice il piccolo gruppo di sfortunati scienziati.

Forse ci troviamo di fronte ad una delle poche pellicole che sul filone dei film di genere sugli animal-horror e in particolare sulla infinita scia degli shark-movie, trova qualche apprezzamento.
L’idea dell’esperimento genetico è un classico che in un modo o in un altro lo vediamo come cardine molto abusato dagli sceneggiatori. In questo caso poi la deriva su cui si sviluppa la cura che dovrebbe portare a riattivare le cellule morte di un malato di Alzheimer ci può stare anche se dopo una ventina di minuti tutto ciò che apparteneva ad una deriva fantascientifica diventa solo uno spunto per accelerare il pedale dell’azione.
Deep Blue è un prodotto estremamente ritmato, pieno di tensione e colpi di scena elettrizzanti.
I dialoghi, anche se non sono il massimo, riescono a rendere accettabile e poco banale l'idea dell'esperimento genetico come pretesto per far ruotare intorno ad esso un moderno film d'azione fine anni '90, non tra i migliori del genere ma estremamente emozionante e mai deludente, se non nelle fasi finali in cui come sempre le scene improbabili sono quelle a farla da padrone.
Per il resto Harlin, un mestierante come un altro, è un operaio di Hollywood specializzato nei film d’azione. Probabilmente insieme a CLIFFHANGER e NIGHTMARE 4 firma il suo film migliore. Ed è tutto presto detto.