Visualizzazione post con etichetta River of Darkness. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta River of Darkness. Mostra tutti i post

giovedì 27 dicembre 2012

River of Darkness


Titolo: River of Darkness
Regia: Bruce Koehler
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Un folle serial killer miete le sue vittime in una tranquilla cittadina di provincia. Una cameriera viene sventrata e crocifissa, una coppia di pescatori arpionata e impalata, a un altro abitante viene spaccato il cranio a colpi di ascia. Lo sceriffo Will Logan comincia a indagare, scoprendo presto un muro di omertà che unisce indissolubilmente i cittadini.

Allora i lottatori di Wrestling è vero ci sono anche nel cinema dobbiamo farcene una ragione. Alcuni hanno perfino un senso come è capitato per Roddy Piper nel celebre ESSI VIVONO. Poi c’è il mistero di un attore come the Rock che addirittura piace al cinema e infatti lo si ritrova in parecchi film nonostante la sua perfetta incapacità. Senza stare a dire tutti i collegamenti bisogna però dire che soprattutto negli horror si sono visti parecchio. Forse tra gli unici utili alla causa troviamo Kane nel bruttissimo IL COLLEZZIONISTA DI OCCHI.
Kurt Angle si era visto come cattivo nel bellissimo WARRIOR. Se non fosse che lui è tra i più reazionari tra gli attori americani (la tutina da frocio che usa sul ring la dice lunga) proprio in quel film doveva rappresentare il più cattivo tra i lottatori russi. Chissà se si è incazzato.
River of Darkness probabilmente è uno di quei film voluti anche dagli attori stessi per far capire che esistono ancora. Addirittura farlo diventare uno sceriffo è stata la scelta più pessima di tutte contando che ci sono presenti altri lottatori e a parte la mancanza totale di credibilità sembra di vedere un film con i soldi lasciato ad un cast amatoriale.
Dalla fotografia e dagli effetti che ricordano solo vagamente THE FOG, am semplicemente per una nebbia che occupa molti momenti, scene e doverosi rompicapi della storia, tutto è condito con la merda e la soluzione finale è di una bruttezza disarmante.
Koehler (sceneggiatore, montatore, addetto alla fotografia, al casting e pure camera operator) dirige un’altra puttanata e la cosa davvero strabiliante è che Angle sembra niente poco di meno che il suo attore feticcio.
Paralizzato dall’incertezza su cos’altro si possa dire di questo orrore che fa molta più paura del film vero e proprio.